Binetti: alle critiche rispondo così

Paola Binetti ha dichiarato di aderire al Documento del Forum riguardante i "7 sì per la famiglia". Alcuni lettori hanno criticato le sue parole. E lei chiarisce la sua posizione

25/01/2013

Ringrazio tutte le persone che sono intervenute nel dibattito sulla famiglia commentando la mia intervista; avrei voluto rispondere ad ognuna di loro ma non mi è possibile per cui affido a queste poche righe il desiderio di far chiarezza sulla mia posizione.

Concordo totalmente con le critiche rivolte ad una sorta di immobilismo, di destra e di sinistra, nei confronti della mancanza di misure economiche credibili a favore della famiglia. la pressione fiscale che grava sulle famiglie è insopportabile! ed io spero che nella prossima legislatura le cose cambino davvero e per qesto mi batterò fin dal primo giorno... non a caso sono stata la prima a sottoscrivere le proposte del Forum delle famiglie!  

Personalmente  ritengo che tra le politiche familiari più importanti che un Governo ed un Parlameneto debbono lanciare ci siano proprio quelle che sostengono i legami familiari, che rendono più facile mantenere l'unità tra i coniugi, aiutandoli a superare le inevitabili crisi che accompagnano la storia di ogni famiglia. Però la difesa del matrimonio in Italia deve prevedere non solo quello celebrato in Chiesa, ma anche il matrimonio civile, rispettando la libertà delle persone, le loro credenze e le loro convinzioni. Il matrimonio-sacramento ovviamente ha per noi cattolici tutta la forza specifica della grazia, ma la Chiesa è ripetutamente intervenuta in questi ultimi anni per accogliere nella sua maternità anche le coppie che hanno alle spalle esperienze dolorose di separazione e di unioni successive. Nonostante l'impossibilità di accostarsi alla comunione, che fa davvero soffrire molti cattolici, è evidente il desiderio di mantenere vicine tantissime famiglie che si trovano in queste condizioni.    Tanto più la politica deve impegnarsi a difendere le famiglie, ognuna con la sua storia personale di difficoltà e di disagio, ma anche con la propria volontà di ricominciare a fare famiglia e di assicurare ai propri figli la giusta e necessaria formazione.  

In quanto a me sono stata nella Margherita perchè condividevo una serie di valori e di proposte politiche; ma sono uscita dal Pd quando mi sono resa conto che certe proposte culturali nella nuova configurazione assunta dal Pd, proprio in materia di difesa della vita e della famiglia, entravano in conflitto con le mie convinzioni personali che sono sempre state molto chiare e per le quali ho ricevuto spesso critiche personali anche pesanti. 

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Postato da martinporres il 29/01/2013 18:43

Per DOR 1955, non capisco la sua logica, critica Paola Binetti perchè appartiene al partito di Fini e Casini. Allora per il fatto che esistono nella Chiesa i preti pedofili cosa facciamo cambiamo religione? O per il fatto che è esistito un papa Borgia.....

Postato da giogo il 27/01/2013 17:15

Penosa...ora e santamente unta dall'UDC di Casini...che per la famiglia ha fatto tanto...ha riverniciato il sepolcro sbiancato!!

Postato da DOR1955 il 27/01/2013 17:04

Gentilissima Onorevole Binetti, avrei preferito una risposta ad ogni commento alla sua precedente intervista; se del caso sono sempre a disposizione per un "contradditorio". Come scritto nel mio commento mi sono limitato a dire, oltre che esprimere il mio rispetto per la sua persona, che forse è "fuori luogo" parlare di famiglia, e dei problemi che comporta specie se si hanno più figli, non tanto a lei (che qualche proposta per la famiglia, o comunque l'ambito famigliare nel suo complesso, nel suo passato politico l'ha comunque avanzata), quanto al fatto che si è andata ad "accasare", a suo tempo, con quell'UDC di Casini che, parole sue, non ci sarebbe mai andata in quanto lo stesso Casini aveva partecipato a suo tempo al governo Berlusconi. E siccome adesso è in "compagnia" non di uno ma di due (e non solo) esponenti politici (Casini, Fini) che sono stati alleati (influenti) con Berlusconi potrei azzardare l'ipotesi che anche lei non e molto coerente con quanto disse. E, volendo essere "cattivo", dovrebbe doppiamente allontanarsi (politicamente) dai succitati signori in quanto, in oltre trent'anni che sono in Parlamento, a mia memoria, non mi sembra abbiano mai avanzato proposte di legge o emendamenti o altro a favore della FAMIGLIA. Se mi sbaglio ne sarei felice e vorrei conoscere numero e data dei loro provvedimenti.

Postato da Libero Leo il 26/01/2013 18:32

Capisco l’importanza della famiglia. Ma in tempi di crisi come l’attuale, soprattutto quando le previsioni del futuro inducono al pessimismo, è necessario stabilire delle priorità nella destinazione dei pochi solidi disponibili. E le priorità dovrebbero essere stabilite non guardando solo a chi ci è più vicino per lobby o simpatia o altro. Bisognerebbe andare a cercare chi veramente ha più bisogno e non ha neppure la possibilità di manifestare le sue necessità. Se si agisce in questo modo e con spirito altruistico, penso che, purtroppo, la famiglia debba avere una priorità inferiore rispetto alle carceri ed ai pronto soccorsi degli ospedali. Questi sono luoghi ove tutti i giorni si respira e si tocca la sofferenza. Si pensi ad un reduce da incidente, solo indifeso, sofferente, spesso abbandonato in una corsia senza nemmeno un volontario ad assisterlo. Dall’altra parte, nelle carceri, quasi il 50% di persone private della libertà, pur essendo ancora ufficialmente innocenti; e col 50% di probabilità di essere poi (dopo molti anni) dichiarati innocenti. Dietro a queste persone ci sono famiglie distrutte dal dolore, che poco possono fare per alleviare le pene dei loro cari. Più ci penso, più mi convinco che migliorare le carceri ed i pronto soccorsi è molto più prioritario rispetto alle famiglie, semprechè, naturalmente, si voglia agire altruisticamente. Qualcuno potrebbe obiettare: “bisogna aumentare le tasse e trovare i soldi anche per le famiglie”. Certamente questa sembra la soluzione di tutti i problemi; e lo sarebbe se non ci fosse la scienza delle finanze a dirci che in un paese aperto (con libera circolazione dei capitali e delle persone), oltre un certo limite di pressione fiscale, l’aumento delle imposte genera una diminuzione delle entrate dello stato ed un impoverimento generale del paese. Ed in Italia, purtroppo, in questo ultimo anno abbiamo raggiunto e, forse, superato questo limite.

Postato da Lupi Antonio il 26/01/2013 15:18

Gent.ma on. Binetti, le convinzioni personali sono sacrosante, ma quando si è eletti in Parlamento alle convinzioni personali (legittime) si dovrebbero accompagnare gli interessi generali, in termini semplici, il bene comune. Inoltre ci si dovrebbe impegnare, in virtù del mandato elettivo, non più alla realizzazione delle convinzioni personali (che restano sacrosante) ma alle promesse pre-elettorali e ai criteri democratici di maggioranza/minoranza. In Parlamento siete un migliaio: se ognuno seguisse le convinzioni personali si verrebbe a capo di nulla.

Postato da piolotrieste il 26/01/2013 14:51

Io posso capire tutto, è facile prendere i voti a sinistra e portarli da un altra parte.... Meglio dimettersi e aspettare il prossimo giro per lasciare indenne la propria immagine, lei aveva candidato con quel partito con fiducia.... Non è cambiata la linea solo l'etichetta.... lei cambia solo l'etichetta per convenienza sapendo che poi dovrà dialogare anche con il PD. Si sapeva giàprima delle primarie le quote di ciascun apporto.... Lei aveva sposato un partito e poi divorziato... per interesse ad un altro. Brutta cosa, Gesù ha testimoniato pur essendo in minoranza...

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