Come si partorisce in Italia?

Un'analisi sui punti nascita rivela dati interessanti: l'età media delle madri italiane è di 32,5 anni mentre per le straniere scende a 29,1. Eccessivo il ricorso al cesareo.

25/05/2012
Foto Corbis
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Pubblicato il nuovo Rapporto CeDAP (Certificato di Assistenza al Parto), l’analisi dell'evento nascita condotta dal Ministero della Salute, riferito all’anno 2009. Il Rapporto nasce dall’elaborazione dei dati sanitari, epidemiologici e socio-demografici di oltre 548mila parti in 549 punti nascita italiani. In quest’ultimo studio, rispetto agli anni precedenti, le schede raccolte sono risultate migliori dal punto di vista della correttezza e completezza. Ecco i dati rilevati:

  1. Dove si partorisce? L'87,7% dei parti è avvenuto nei punti nascita pubblici, il 12,1% nelle case di cura e solo 0,2% altrove. Dove è rilevante la presenza di strutture private accreditate rispetto alle pubbliche, il 66,7% dei parti si svolge in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui, che rappresentano il 37,2% dei punti nascita totali.
  2. Chi partorisce? Ben il18,0% dei parti è quello di donne di cittadinanza non italiana, provenienti soprattutto dall'Africa (27,8%) e dall'Unione Europea (24,7%). L'età media della madre è di 32,5 anni per le italiane mentre scende a 29,1 anni per le cittadine straniere. Dal punto di vista dei dati socio-demografici, il 45,0% delle donne che hanno partorito nel 2009 ha una scolarità medio alta, il 33,7% medio bassa ed il 21,3% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (52,0%). Il 59,8% delle madri  lavora, il 31,2% sono casalinghe e il 7,3% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione. La condizione professionale delle straniere che hanno partorito nel 2009 è per il 55,7% quella di casalinga. Un dato incoraggiante: nel 92,27% dei casi la donna ha accanto a sé al momento del parto (non cesareo) il padre del bambino.
  3. Come si partorisce? Rimane eccessivo il ricorso al parto cesareo in Italia: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, dovrebbe infatti attestarsi intorno al 15%. In media, il 38,0% dei parti avviene per via cesarea, in particolare nelle case di cura accreditate in cui si arriva al 58,3% dei parti contro il 35,0% negli ospedali pubblici. Il parto cesareo è più frequente nelle donne con cittadinanza italiana rispetto alle donne straniere, 40.1 contro il 28,6%.
  4. Come si arriva al parto? Nell'84,2% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 73,2% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. Le donne con scolarità bassa effettuano la prima visita più tardivamente rispetto alle donne con scolarità medio-alta, così come accade per le donne più giovani (12,9% nelle madri con meno di 20 anni). Le amniocentesi effettuate, in media, sono state 14,2 ogni 100 parti. Per le madri con più di 40 anni, quasi la metà dei casi (40,69%).
  5. Salute dei neonati. L'1% dei nati ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,1% tra 1.500 e 2.500 grammi. Sono stati rilevati 1.578 nati morti pari a 2,83 nati morti ogni 1.000 nati, e 5.529 nati con malformazioni. L'indicazione della causa è presente rispettivamente solo nel 19,4% dei casi di nati e nel 51,2% di nati con malformazioni.

Alessandra Turchetti
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