Continuo calo dei matrimoni in Italia

I nuovi dati Istat: ci si sposa sempre meno e sempre più vecchi.

15/04/2010
Italia, matrimoni in calo. (THINKSTOCK)
Italia, matrimoni in calo. (THINKSTOCK)

Continuano a calare i matrimoni in Italia. Lo dice ancora una volta l'Istat, l'Istituto nazionale di statistica.

Nel 2008 sono stati celebrati 246.613 matrimoni (circa 4 ogni mille abitanti). Nel 1972, giusto per avere un'idea del radicale cambiamento in atto nella società italiana degli ultimi decenni, ne erano stati celebrati quasi 419.000 (7,7 ogni mille abitanti).
A diminuire, poi, sono sopratutto le prime nozze, quelle tra celibi e nubili: anche qui si passa dai quasi 392.000 del 1972 (il 93,5% del totale) ai 212.476 nel 2008 (86,2% del totale).

Come sempre il tasso di nuzialità, cioè del numero di matrimoni per mille abitanti, è superiore al Sud: 4,9; seguono le isole (4,7), il Centro (4) e il Nord-Est e Nord-Ovest, entrambe attestate al 3,6. La media italiana si attesta al 4,1.

Chi si sposa per la prima volta, poi, lo fa in età sempre più avanzata: l'età media degli uomini è di 33 anni, le donne in media si sposano un po' più giovani, a 30 anni. Sono in aumento invece le seconde e terze nozze: 34.137 nel 2008, pari al 13,8% del totale. Nel 1972 la quota raggiungeva "solo" il 6,5%.

Anche le coppie miste che sono convolate a giuste nozze, quelle dove almeno uno dei coniugi è straniero, aumentano: 37.000 circa nel 2008, il 15% del totale. Di queste 24.000 matrimoni vedono una parte italiana coinvolta.

Anche l'opzione del rito religioso è in lento ma costante calo: dei 246.613 matrimoni uno su tre (90.582) è stato celebrato con il solo rito civile. E sono anche le prime nozze a soffrirne: il 25% circa delle nozze tra celibi e nubili e' stato celebrato in comune, il 20% se si considerano i matrimoni tra due italiani. Cifra quasi raddoppiata negli ultimi 15 anni.

"La diminuzione dei matrimoni è in atto da 35 anni", fa rilevare la nota dell'Istat, che aggiunge un dato che fa molto pensare riguardo al confronto tra tasso di nuzialità (la propensione al matrimonio), in calo come abbiamo detto, e quello di fecondità (numero di figli per donna), in leggero aumento: "Il trend divergente tra nuzialità e fecondità va interpretato nel quadro più generale delle trasformazioni dei comportamenti familiari. Sono infatti sempre più numerose le coppie che scelgono di formare una famiglia al di fuori del vincolo del matrimonio". I bambini nati al di fuori del matrimonio sono infatti il 20% del totale, pari a oltre 100.000 nel 2008.

Stefano Stimamiglio
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Postato da andrea luca il 29/04/2010 15:29

io penso che sposare (e non solo convivere) con la persona a cui si vuol bene sia segno di impegno e rispetto. Una volta sposata poi si ama la moglie/il marito proprio perché sono moglie/marito. Fuggendo le eventuali occasioni che capitano conoscendo persone nuove o diverse, bensì continuando il dialogo e la condivisione dei sentimenti, non capiterà di prendere sbandate. E' l'esempio delle coppie riuscite che può trascinare quelle più incerte a cominciare dal messaggio che trasmettiamo ai nostri figli col nostro matrimonio.

Postato da dino avanzi il 27/04/2010 20:02

la conferma di una societa che si va scristianizzando.
Dino Avanzi

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