Per ogni giocatore soffrono sei familiari

La dipendenza dal gioco d'azzardo è un vero e proprio problema sociale che coinvolge numerose famiglie. E li Stato ne approfitta.

14/12/2012

Una volta c’era il lotto ed il totocalcio, ora le slot machine dei bar e le sempre più numerose sale da gioco. Il gioco d'azzardo è ormai un fenomeno che assume i contorni dell’emergenza sociale: «In dieci anni sono il 700 per cento delle persone in più prese nella rete di questa nuova ed inedita dipendenza» ricorda Francesco Belletti presidente del Forum delle Associazioni Familiari. «700mila sono i giocatori compulsivi che non possono fare a meno della dose quotidiana». Come tutte le dipendenze, anche quella del gioco crea un “indotto” di sofferenza: «si stima infatti che per ognuno di quei giocatori ci sono almeno sei familiari che soffrono economicamente o psicologicamente le conseguenza di questa patologia».

Le persone dipendenti dal gioco d'azzardo pesano sulla società con costi umani ed economici incalcolabili: «Un dramma reso ancor più odioso dal fatto che lo Stato fa, senza alcun pudore, bottino con i suoi proventi. Se non esserne promotore o gestore. Dal gioco d’azzardo affluisce nelle casse dello Stato un fiume di soldi sempre più ricco e promettente al quale è difficile dire di no, specie in tempi di magra. Se solo nei primi dieci mesi di quest’anno le entrate tributarie da lotto, lotterie e slot hanno superato i 10 miliardi di euro si capisce come lo Stato non voglia rinunciare ad una vera e propria miniera d’oro».

A questo si aggiunge il fatto che sempre lo Stato agevola fiscalmente lo start up: «In pratica sollecita l'apertura di nuove sale da gioco oppure applica  una tassazione simbolica, inferiore anche a quella dei beni di prima necessità, per i giochi on line» spiega ancora Belletti che conclude: «per questo che il Forum aderisce alla mobilitazione “no slot” lanciata da Vita e che coinvolge già singoli cittadini, famiglie, associazioni, amministratori pubblici che richiedono norme e controlli sul settore ed ipotizzano il ricorso allo strumento della proposta di legge di iniziativa popolare per frenare l’espansione del gioco on line e su cellulare».

(http://www.vita.it/noslot/index.html)

Orsola Vetri
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Postato da santrev il 19/12/2012 17:57

Il ministro della Salute, Renato Balduzzi ha commentato gli emendamenti notturni presentati al disegno di legge Stabilità sul gioco d'azzardo, che ne hanno modificato l'impianto originario: "Sono sconcertato per gli emendamenti notturni sul gioco d'azzardo patologico che sembrano invertire la direzione che il governo ha avuto rispetto a questa questione di impatto enorme. Siamo in presenza di un assalto di questa o quella lobby". Mi chiedo perché non vengono diffusi i nomi di quei parlamentari che stanno distruggendo quel poco di buono che il governo attuale cercava di fare? Dove sono i parlamentari cattolici, Giovanardi e Lupi, che difronte a questi temi si dovrebbero almeno far vedere? Forse questo é un problema minore rispetto all'IMU, quando invece apparivano su tutti i quotidiani e televisioni? Povera chiesa in che mani é andata a finire!

Postato da santrev il 14/12/2012 22:52

Purtroppo dobbiamo constatare che le leggi sul gioco sono state presentate come una ventata di progresso dal governo Berlusconi. Con i proventi si doveva dare inizio alle ricostruzione del l'Aquila. Invece quello che ci é rimasto é una piaga sociale a carico della Sanità Pubblica. Poi abbiamo scoperto che grazie a queste leggi, la Mondadori, azienda di Berlusconi, con il Poker on-line ha risolto i suoi problemi di liquidità, visto che nel 2011 il governo Berlusconi-Tremonti le ha affidato la concessione! Proprio mentre l'ex premier ci diceva che aveva il cuore che grondava sangue per noi italiani...!

Postato da GENFRY il 14/12/2012 21:37

Possibile che non si possa fare niente per rendere illegale le sale Bingo e le macchinette mangia soldi in tutti gli esercizi pubblici? Anni fa non si poteva nemmeno giocare a carte nei bar scommettendo le caramelle, ora tutti i bar sono diventati sale da gioco, rovinado economicamente e moralmente molte famiglie. La dipendenza al gioco è paragonabile alla dipendenza alla droga. Vorrei dare un consiglio al nostro governo, visto che nelle casse dello stato entra un fiume di soldi con il gioco, perchè non vende anche la droga, farebbe più soldi. Se chiudessero le sale Bingo dicono che molti lavoratori sarebbero licenziati, e quando chiudono le aziende?

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