Gioventù bruciata

"I disturbi psichici rappresentano ormai la sfida del XXI secolo". L'allarme a un convegno di psichiatri. Fra alcol, droga e tentato suicidio rendono necessaria un'azione urgente.

22/10/2012
Foto Corbis
Foto Corbis

Allarme della Società Italiana di Psichiatria (SIP) dal recente 46° Congresso nazionale svoltosi a Milano: circa un milione di ragazzi e ragazze fra i 14 e i 18 anni fa uso di alcol e droghe, rischiando di scivolare nell'abuso e nella dipendenza. Ma il dato più allarmante sono i 30mila giovanissimi che ogni anno tentano di togliersi la vita. L’adolescenza, dunque, rimane un momento veramente critico da gestire. «Il consumo di alcol sta aumentando anche nel nostro Paese nella fascia d'età giovanile», spiega Massimo Clerici, docente di psichiatria all'Università di Milano-Bicocca. «Il primo incontro con un alcolico è sempre più precoce. Crescono i tentativi di suicidio e comportamenti parasuicidari ad alto rischio a cui purtroppo si dà ancora poca importanza, come alla “moda” di procurarsi volontariamente ferite e tagli. In tutti questi casi ci sono disturbi dell'autocontrollo e impulsività che possono essere acuiti dall'abuso di sostanze e da patologie mentali sottostanti».

Secondo gli ultimi dati, il 20% dei giovani dai 15 ai 34 anni ha fatto o fa uso di ecstasy, il 23% ha provato la cannabis, il 2% la cocaina. Otto ragazzi su dieci bevono alcol, il cui consumo in giovane età si associa anche a un maggior rischio di abuso di sostanze, droghe e disturbi depressivi nella vita adulta e secondo l'Istat proprio fra i 14 e i 16 anni si stanno registrando i maggiori incrementi nel consumo di bevande alcoliche. Fanno da sfondo a questi comportamenti forti disagi psicologici, con conseguenze quali ansia (ne soffre uno su tre) che, nella maggioranza dei casi, compare intorno ai 13 anni. A volte sono proprio le sostanze stupefacenti a portare a galla il malessere psichico, in altri accade l'inverso. Ma quando i fattori si sommano si arriva ai comportamenti auto ed eteroaggressivi. Ben 30mila sono purtroppo i giovanissimi che ogni anno tentano di togliersi la vita, mentre si ipotizza che siano addirittura dieci volte di più quelli che almeno una volta hanno pensato al suicidio.

I decessi per suicidio in Italia sono circa 120 ogni anno, e sono i ragazzi che si tolgono la vita sei volte di più rispetto alle ragazze. E nonostante l'Italia rimanga un Paese a basso rischio generale suicidario, con una media del 6%, contro valori europei del 10%, occorre fare di più perché scuola e famiglia si accorgano dei segnali di sofferenza degli adolescenti per intervenire in tempo. L'aumento dei tentati suicidi negli adolescenti è strettamente collegato in modo esponenziale al consumo di sostanze stupefacenti, che causano maggiore impulsività. «I disturbi psichici rappresentano ormai la sfida del XXI secolo. La loro diffusione è sempre più ampia», hanno annunciato gli esperti SIP al congresso. «Le ultime stime danno una prevalenza di disturbi psichici nella popolazione generale europea del 38,2% e, soprattutto, la crescita di tali disturbi nell’età evolutiva adolescenziale rendono la capacità di riconoscimento e trattamento precoce come uno degli obiettivi prioritari».  

Alessandra Turchetti
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