02/02/2012
Marka
Non bastavano le modelle anoressiche, di cui si parla ormai da tanto tempo, ma che non sembrano meno numerose a giudicare dalle ultime sfilate. Adesso anche le hostess possono essere solo magre, taglia 42 per la precisione come vorrebbe il diktat dell'ex modella Cristina Ceolin, moglie dell'ad di Meridiana Fly, dirigente della stessa e stilista dei nuovi modelli di divisa, già in uso nella Air Italy, adatti per l’appunto solamente alle magre.
Secondo La Nuova Sardegna Cristina Ceolin incontrando le hostess avrebbe detto loro: «Care, non dovete ingrassare, e anzi, se è possibile, dovete dimagrire». Pronta la risposta del personale di bordo che si è schierato contro la decisione inviando lettere ai vertici della compagnia e anche al principe Aga Khan, che controlla la società, e al presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ricordando tra l’altro che 42 non certo la taglia, ma bensì l’età media delle assistenti di volo del gruppo.
Che le hostess tradizionalmente siano belle e piacevoli alla vista è risaputo (anche se chi viaggia molto sa che in molte compagnie estere pare non ci sia questa preoccupazione) ma che questo si allarghi a divenire criterio obbligatorio è davvero sorprendente se si pensa che ben altre siano le doti gradite ai passeggeri, come gentilezza, comprensione per qualche ansia di troppo e soprattutto calma e sangue freddo in situazioni di tensione.
Vuoi mettere un bel sorriso rassicurante anche se di una signora taglia 44 o “persino” 46 rispetto a una triste espressione di una povera fanciulla costretta a insalata e broccoli per poter continuare ad allacciare i bottoni della divisa? E poi dei signori uomini che cosa vogliamo dire? Arriverà anche il quoziente bellezza per il pilota a cui si affida la propria vita? Per quanto riguarda la misurazione del consenso, comunque, c’è da scommettere che andrà tutto alle dipendenti di Meridiana Fly, che hanno giudicato il nuovo regolamento «altamente lesivo della dignità femminile, marcatamente sessista e discriminatorio», perché la vita di tutti i giorni, al contrario delle passerelle, racconta ben altri modelli.
Renata Maderna