Droga, 250 mila morti l'anno

In tutto il mondo, secondo uno studio della rivista "Lancet", circa 200 milioni di persone fanno uso di droghe. E 250 mila perdono la vita per l'abuso di sostanze stupefacenti.

10/01/2012

Non è incoraggiante il quadro che emerge dalla ricerca del National Drug and Alcohol Research Centre dell’Università del New South Wales di Sydney, appena pubblicata sulla rivista Lancet: circa 200 milioni di persone nel mondo, da un minimo di 149 ed un massimo di 271 milioni, fanno uso di droghe. Questo significa che sono consumate da 1 persona su 20 nella fascia d'età 15-64 anni, senza dimenticare che potrebbe trattarsi di un dato sottostimato, visto il carattere di illegalità del commercio delle sostanze tossiche. Le droghe considerate nell’indagine sono gli oppioidi, le amfetamine e la cocaina, mentre rimangono fuori alcool e fumo.

Gli autori dello studio fanno notare che a causa delle conoscenze limitate sull’uso e la natura dei danni correlati, non sono mai stati valutati, inoltre, gli effetti negativi di altre sostanze quali MDMA (ecstasy), droghe allucinogene, sostanze inalanti o l’utilizzo non-medico di benzodiazepine (come il valium) o degli steroidi anabolizzanti.

Nello specifico dell’indagine, emerge che 125-203 milioni di persone nel mondo usano la cannabis, 14-56 milioni le amfetamine, 14-21 milioni la cocaina e 12-21 milioni gli oppioidi. La cannabis è consumata principalmente in Australia e in Nuova Zelanda, mentre l’uso degli oppioidi, inclusa l’eroina, è più forte nel vicino e medio Oriente.  La cocaina è consumata, invece, soprattutto in Nord America.

I rischi maggiori associati al consumo sono sostanzialmente quattro: il rischio overdose o, più in generale, di tossicità immediata subito dopo l'uso, quello di incidenti connessi alla reazione immediata della sostanza, la dipendenza, gli effetti a lungo termine sulla salute. Rimane estremamente alto il numero di morti per droga: ogni anno nel mondo 250.000 persone perdono la vita a causa degli stupefacenti, contro le 2,25 milioni di vittime per l’alcool e i 5,1 milioni di morti per il tabacco.

E’ una quota enorme in termini di vite umane e occorre non abbassare la guardia sui programmi di prevenzione e recupero. Gli autori precisano, inoltre, che non esiste alcun metodo standard per stimare la vera dimensione dei consumatori di droghe illecite, e che nessun metodo è appropriato per tutte le sostanze stupefacenti o per tutti i paesi.

Alessandra Turchetti
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Postato da giovanniforesti il 08/11/2012 19:01

250 mila morti l'anno per droghe illegali e oltre 7 milioni di morti per quelle legali: alcol e tabacco. Mi stupisce che questo dato, i 7 milioni, o se volete i 7 milioni e 250 mila non vengano nominati nel titolo che invece dice: droga, al singolare, come se ci fosse solo una droga... E in questa categoria, droga, logicamente c'è anche la canapa, messa insieme ad altre droghe mortali, separata però da quelle legali. I 250 mila morti di "droga" non sono morti di canapa, altrimenti si saprebbe. Davvero mi stupisco ancora e faccio fatica a capire la posizione del vostro giornale. Perchè siete contro la canapa e la sua legalizzazione? La canapa è una pianta creata come tutte le altre, perchè pensate debba essere vietata, eliminata, estirpata, accusata? Siete veramente convinti che proibire serva? Non vedete gli enormi guadagni delle mafie? Non vedete le pubblicità dell'alcol? Non vi riguardano quei 7 milioni di morti? e allora, perchè, per coerenza, non chiedete la proibizione di alcol e tabacco? Sarei tanto felice di poter vedere più onestà intellettuale da parte di un grande giornale come il vostro. L'Italia ne avrebbe bisogno. Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti Giovanni Foresti

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