Stabilità, legge iniqua con le famiglie

Molto critico il Forum delle Famiglie riguardo ad alcune delle misure proposte del Governo nella Legge di stabilità. Critiche in particolare su Iva e Irpef.

11/10/2012
Francesco Belletti, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari
Francesco Belletti, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari

«A leggere le nuove disposizioni rispetto alla Legge di stabilità emanate dal Governo c’è da rimanere allibiti». Così Francesco Belletti, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, commenta a caldo le anticipazioni sulle principali novità della Legge di stabilità, la vecchia legge finanziaria. «Non solo non si interviene a favore delle famiglie più bisognose, quelle con redditi medio-bassi e più carichi familiari, ma addirittura si peggiora la loro situazione, con un accanimento inspiegabile specie da parte di un Governo che si vuole “tecnico”». Sotto accusa le scelte in materia di Irpef e Iva: «Sono esattamente il contrario di quello di cui le famiglie hanno bisogno». In particolare Belletti critica, paradossalmente, l’abbassamento di un punto delle due aliquote minori, quelle del 23% e del 27%: «In sé è positivo, ma, se come è successo viene introdotto senza alcun riferimento alla composizione del nucleo familiare, non solo è insufficiente, ma perfino dannoso». «Il vero scandalo», prosegue Belletti, «è la prevista introduzione di un tetto massimo di 3.000 euro alle detrazioni. Ora, non c’è bisogno di essere dei tecnici per sapere che le detrazioni più rilevanti, quelle per i familiari a carico e per il lavoro dipendente, sono inversamente proporzionali al reddito, e cioè sono maggiori più il reddito è basso. Il risultato è che per redditi attorno ai 23-25.000 euro, avere moglie e figli a carico significa non poter detrarre più nulla delle ulteriori detrazioni previste – spese mediche, spese per istruzione, assicurazioni, ecc.­– ma addirittura rischiare di pagare più tasse di prima».

Anche l’aumento di un punto percentuale dell’IVA (da 21 a 22 punti l’aliquota base, mentre i generi alimentari passa da 10 a 11 punti) è criticato pesantemente dal Forum. «Si aggiunge al precedente aumento dell’IVA e, oltre a un effetto paralizzante sui consumi, è necessario considerare anche il grave impatto che tale decisione avrà sulle famiglie e sulle imprese familiari, che fino ad oggi hanno portato il carico della crisi. La stretta sulla spesa settimanale ora sarà ancora più evidente e poterà molte famiglie a dover risparmiare ulteriormente anche sul cibo e sui beni per l’infanzia», conclude.

Insomma, un provvedimento nelle parole di Belletti “odioso”, “iniquo” e “dannoso”, tanto più considerando «che le più volte annunciate misure straordinarie per arginare la spesa della politica e degli enti pubblici non sono ancora state seriamente poste in essere, mentre le grandi banche e le grandi società di speculazione finanziaria sono state sostanzialmente preservate da qualsiasi manovra fiscale». Infine un appello: «Facciamo appello a tutte le forze politiche perché in Parlamento venga posto rimedio a questa autentica follia introducendo il tetto alle detrazioni solo al di sopra di una certa soglia di reddito; defiscalizzando gli oneri familiari, privilegiando le imposte dirette e abbattendo quelle indirette, cioè revocando l’aumento dell’IVA; giungendo quanto prima a un’autentica equità fiscale mediante il “fattore famiglia”». Sta qui in realtà per Belletti una parte rilevante della soluzione per aiutare la ripresa economica del nostro Paese.

Stefano Stimamiglio
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Postato da Antonio 57 il 17/10/2012 22:27

E' una politica ingiusta. Bisognerebbe colpire gli sprechi . Ma manca la cultura.

Postato da andrea50 il 17/10/2012 14:22

Tutti noi stiamo cercando .. di migliorare il mondo che ci circonda, avere un lavoro, dare speranze un futuro ai giovani, vivere circondati da amici ecc. ma la realtà della vita oggi non è questa, io e tanti amici sparsi in tutta Italia abbiamo condiviso di sostenere ed essere partecipi al movimento popolare liberale democratico vedi www.mpld.it per le sue ideologie per i suoi contenuti. Credo che seguire il mpld sia un'opportunità unica per risolvere i problemi personali e dell'Italia. Diffondi ad amici e metti in vetrina questo evento.

Postato da DOR1955 il 16/10/2012 12:47

Il signor "giogo" invece di criticare sempre e comunque gli altrui commenti, farebbe bene, se ne è capace, di fare un suo commento, pro o contro i temi dei vari articoli non ha importanza. Ritengo sia semplicemente distruttivo il comportamento di questo "signore", che accusa altri di "accanimento insolito e velenoso quasi maniacale".." quando, come gli succede troppo spesso, non si accorge che lui ha letteralmente "in odio il berlusconi". Continui su questa strada signor "giogo" (e non si permetta di darmi più del tu, non ritengo di avere nulla da spartire con lei) e vedrà che, invece di contribuire alla distensione tanto necessaria in questo momento, alimenta tensioni, seppure insignificanti, anche fra i lettore di questa pregevole testata. E comunque, visto che pensa di sapere tutto e che si scandalizza perchè io "attacco" il governo di super-mario-fmi, si legga bene (se ne è capace) la legge di stabilità. Dove, i cari "cattolici" che fanno parte di questo governo, hanno introdotto norme che tagliano 300 milioni di Euro (si 300 milioni) a disabili, onlus, famiglie e altri soggetti deboli. Continui a difenderli. Ha capito tutto. In compenso il dr. Belletti e tanti altri, me compreso, secondo le sue astruse tesi, non siamo in grado di distinguere se questa legge di stabilità è equa o INIQUA. E per concludere, visto che non di meglio da fare che criticare, fino all'offesa, quasi tutti i miei commenti, mi permetto questa volta veramente di mandarla a quel paese. Decide lei dove. Mi scuso con la Redazione per questo sfogo, ma è inaccettabile essere continuamente accusati di un qualcosa che menti poco lucide si inventano. Se ha tanto "odio" per Berlusconi, lo scriva chiaro e tondo e non rinfacci ad altri di non farlo. Altrimenti, seguendo la logica di questo signore, attribuiamo tutti i mali dell'Italia a Mussolini, a Garibaldi, ai papà re e via dicendo. Il mondo va avanti e le "colpe" di quanto succede oggi sono determinate da chi ha il potere oggi. Senza per questo venire meno al diritto-dovere di criticare e, se del caso, condannare, chi nel passato ha sbagliato.

Postato da giogo il 13/10/2012 18:56

Hops scusate dimenticavo di ricordare all'amico Dor55 che anche il berlusconi(mi adeguo al minuscolo)è o era o sarà? un bravo CRISTIANO(mi adeguo al maiuscolo). Ciao!

Postato da giogo il 13/10/2012 18:48

caro Dor55...ecco uno "stralo di un tuo critico", rifletti van bene certe critiche che posso in parte condividere,ma da qui a dire processare per alto tradimennto ce ne corre...vedo nelle tue reiterate critiche, un accanimento insolito e velenoso quasi maniacale...perchè prima NO??? Ma quel governo del recente passato che fino a novembre 2011 per oltre 8 anni filati ci ha disgraziatamente governato(più oltre 2 anni in 2 rateprecedenti) portando il Paese sull'orlo della disperazione,devo pensare che il venditore di TV-fumogeni ti abbia provocato un'anebbiamento duraturo delle tue notevoli facoltà di critica....senza contare le cricche,le nipoti di Mubarak,le censure quasi dittatoriali su giornalisti e stampa concorrenziale,la coorte di ben compensati avvocati che gli salvano il fondoschiena...da intrallazzi e altre sporche cosucce,lo scempio vergognoso di interessi privati favoriti dalle posizioni politiche raggiunte obnulando le menti di tanti creduloni...e potrei continuare, ma TU al massimo come critica... he he arrivi a contestare ,così distogliendo ai distratti la realtà,la cattiva politica dei famosi e ripetuti ""ultimi 30 anni"".E' no amico tante velenose critiche sarebbe assai più corretto e doveroso riversarle sul maggior colpevole...e poi toltosi questo peso via libera anche a severe e costruttive critiche su Monti!!! Naturalmente quanto sopra scritto calza bene anche per Libero L. Saluti

Postato da DOR1955 il 12/10/2012 19:36

L'unica definizione che merita questa legge di stabilità è: INIQUA. Alla faccia della tanto sbandierata equità detta a più riprese dal signor mario monti, che non considero presidente del consiglio del governo italiano (e pertanto chiamato a governare per il bene del popolo italiano, ma un "killer" incaricato di salvaguardare i grandi capitali, le lobby, le multinazionali, le banche, i privilegiati. Ho già espresso più volte cosa penso di super-mario-fmi: dovrebbe essere processato per tradimento degli interessi dell'Italia. E mi spingo oltre, attirandomi gli "strali" dei miei "affezionati critici"; e pensare che questo signore si dichiara sedicente cattolico. Se cattolico ha una "parentela" con CRISTIANO trattasi di un ipocrita all'ennesima potenza; se cattolico non ha niente a spartire con il CRISTIANESIMO può dichiarare quello che vuole. Nel Vangelo e nella Dottrina sociale della Chiesa mi sembra che il concetto di "equità", alias condivisione, imparzialità, giustizia, sia tutt'altra cosa rispetto a quanto detto e fatto da questo governo. Il brutto è che si corre di il rischio di andare di male in peggio, specie se al voto prevarranno coloro che ci hanno portato sull'orlo del baratro a novembre 2011. E peggio ancora è che questi politicanti incapaci vorrebbero super-mario-fmi come premier. Follia pura.

Postato da Libero Leo il 12/10/2012 09:18

Mi stupisce molto l’affermazione di Belletti ove sostiene che bisogna “privilegiare le imposte dirette abbattendo quelle indirette”. Ciò può essere giustificato se ci si limita ad una visione di breve termine. Ma spesso i problemi economico-sociali, se affrontati e risolti con visione di breve termine, portano a risultati opposti a quelli che si persegue. Da molti anni il problema è all’attenzione degli economisti e dei governi. Per capirne la portata bisognerebbe domandarsi: è più equo colpire il lavoro o il consumo? Chi usufruisce maggiormente dei servizi dello stato: chi lavora e conduce una vita sobria, o chi spende tutto quel che ha ed, a volte, anche ciò che non ha? Altro aspetto da tenere presente: se si tassa maggiormente il reddito, ad esempio, delle imprese, si perde competitività internazionale, si creano difficoltà alle imprese italiane, ma non a quelle estere da cui importiamo, e si pongono le basi per un aumento della disoccupazione. Se si tassano i consumi non si colpisce indirettamente solo chi produce in Italia, ma anche chi produce all’estero ed esporta in Italia. Se i livelli di tassazione in Italia non fossero un record mondiale, sarebbe bene trasferire con decisione il carico delle imposte dal lavoro al consumo. Proprio il contrario di ciò che sostiene Belletti. Naturalmente, nell’ambito dei consumi, si può graduare l’imposta sui vari tipi di consumi, incidendo maggiormente su quelli di lusso e, possibilmente, su quelli che per la maggior parte importiamo.

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