Manovra, critico il Forum Famiglie

Il Presidente Francesco Belletti: "Le famiglie finiranno per pagare il prezzo più alto". Pronto un documento per le parti sociali e i politici.

23/08/2011
Il Presidente del Forum delle associazioni familiari Francesco Belletti.
Il Presidente del Forum delle associazioni familiari Francesco Belletti.

Dopo il duro editoriale di Famiglia Cristiana sulla manovra finanziaria, che è appena approdata in commissione Bilancio al Senato, e l'indizione dello sciopero generale di 8 ore per martedì 6 settembre da parte della Cgil, anche il Forum delle Famiglie, attraverso un comunicato stampa e per voce del suo presidente Francesco Belletti, interviene a dire la sua, visto che i nuclei familiari, come sempre, sono i più quotati ad uscirne con le ossa rotte. «Le famiglie, ed in particolare quelle con figli, saranno le protagoniste della manovra solo perché finiranno per pagare il prezzo più alto», dice laconicamente Belletti.

Il Forum intende partecipare attivamente all'elaborazione della manovra e per questo ha elaborato un documento che sottoporrà all'attenzione delle parti sociali e dei protagonisti della politica. Ecco, in sintesi, i punti sollevati dall'associazione:

  • Collegamento della manovra alla riforma fiscale perché venga almeno riconosciuta un'equità fiscale alla famiglia, grazie all'introduzione del FattoreFamiglia perché si paghi ma si paghi con giustizia.
  • I tagli alle agevolazioni fiscali non devono essere indiscriminati ma devono seguire criteri di equità.
  • Occorre privilegiare gli investimenti sullo sviluppo e in particolare sul lavoro dei giovani e sull'armonizzazione tra tempi del lavoro e tempi della famiglia.
  • I primi tagli devono riguardare i costi della politica, i privilegi e le spese improduttive.
  • Ogni eventuale intervento sul sistema previdenziale deve riequilibrare le prestazioni previdenziali.
«Di fronte alla gravità della crisi in atto serve al Paese un tavolo pubblico di concertazione, in cui la politica e le forze vive del Paese possano dialogare con trasparenza e coesione di intenti. Rinnoviamo a questo riguardo la richiesta che questa modalità interessi sia la politica a livello nazionale, (governo ed opposizione), sia i diversi livelli della pubblica amministrazione (segnatamente Regioni e Comuni), in modo che questa "concordia nazionale" possa trovare spazi pubblici e trasparenti (davanti ai cittadini) di confronto», sostiene Belletti, che conclude: «Non tocca a noi indicare le formule politiche o tecniche con cui attuare questi principi ma è chiaro che oggi nessun attore sociale, politico od economico da solo è in grado di salvare il Paese, mentre ciascuno, da solo, può contribuire ad affossarlo, se non aderisce a questo sforzo di coesione nazionale: da Rimini, il Presidente Napolitano ci ha richiamato tutti a questo. Le famiglie sapranno rispondere con responsabilità e generosità, se la manovra saprà diventare più equa».

Stefano Stimamiglio
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Postato da santrev il 29/08/2011 15:50

X Andy di feo - A quale chiesa ti riferisci? Il card. Bagnasco, udite udite, si é scagiato contro gli evasori fiscali. Sarebbe questa la novitá? Le famiglie conoscevano da tempo il problema degli evasori. Invece, chi non lo conosceva, o faceva finta forse per convenienza, erano i nostri rappresentanti in Vaticano. Se non ci fosse stato l'attacco sull'ICI, secondo cui non verrebbe pagata dal Vaticano, il card. Bagnasco avrebbe fatto quelle dichiarazioni, e guarda caso in mezzo ad una manifestazione mediatica come quella di Madrid? Adesso vedrai che, dopo le dichiarazioni, rassicuranti per il Vaticano ed "elettoralmente convenienti" di Alfano e necessarie al PDL per recuperare voti alle prossime imminenti elezioni politiche, anche Bagnasco ritornerá nel letargo da dove si era svegliato improvvisamente. Sono d'accordo sul contenuto del tuo commento, ma penso che dovresti indirizarlo alla gerarchia della chiesa, quella che non dedica molto alla famiglia, ma in compenso si attiva molto pèr manifestazione mediatiche come quelle di Rimini e Madrid. Personalmente, era da tempo che non vedevo una reazione tanto forte come quella sull'ICI. Vorrei che la stessa reazione ci fosse per sostenere i problemi delle famiglie. Invece la gerarchia della chiesa lascia parlare i suoi Lupi, Formigoni e soprattutto Giovanardi, quest'ultimo riconosciuto dalla gerarchia ecclesiastica vero... paladino della famiglia. Mi sto convincendo in questi giorni che il principale problema della gerarchia ecclesiastica siano le difficoltá finanziarie, ma non quelle delle famiglie, bensí quelle dello stato del Vaticano.

Postato da andy di feo il 26/08/2011 17:52

carissimi lettori di famiglia cristiana, colgo questo spazio per lanciare un vero grido d'allarme. alla politica italiana serve una scossa, e questa scossa può venire solo dall'impegno autentico dei cattolici in politica. tutti parlano di famiglia, ma anche i più cattolici doc, tipo casini, sono separati....oltre alle parole servono i fatti e l'impegno deve tramutarsi in atti concreti verso la realizzazione della dottrina sociale della Chiesa, la quale è l'insegnamento del Vangelo. ho sempre sostenuto il nesso tra tre parole, verità, giustizia e pace. se non si hanno dei dati veri non ci può essere la vera giustizia sociale, vedi tutte le leggi sul falso in bilancio.... e senza giustizia non si ha nemmeno la pace sociale, di cui questo paese ha di bisogno! quindi, cattolici tutti, torniamo sotto un solo tetto e dimostriamo che gli insegnamenti del Vangelo possono essere messi in pratica per dare nuova linfa a questo nostro disastrato paese. grazie

Postato da giancarlochiari il 25/08/2011 13:42

Leggendo FrancescoC si capisce perfettamente come si possa finire in uno stato dove la democrazia è diventata demagogia e la ragione un lusso da evitare e condannare. Il vangelo dà indicazioni precise su come valutare chi segua o no il suo messaggio: scrive infatti "non chi dice Signore Signore, ma chi fa le opere del padre mio," e per evitare possibili equivoci Gesù parla di un padre che chiede ai suoi figli di andare a lavorare (guarda un po' a lavorare ... ) e fa notare a chi lo ascolta che solo il figlio che è andato a lavorare dopo avere mugugnato ha fatto il suo dovere al contrario del figlio che ha protestato tutto il suo amore e il suo affetto ma se ne è guardato bene dall'andare a lavorare.. Se FrancescoC leggesse qualche volta il vangelo se ne guarderebbe assai dall'affermare quanto scrive su Bersani e C, ma confronterebbe le proposte di Bersani e C con quelle del governo dei sedicenti cattolici per valutare quale delle proposte vada nella direzione della giustizia sociale, dell'onestà, della coerenza con la missione di uno stato laico che deve garantire tutti. L'evasione fiscale, aspetto base dello stravolgimento dei valori che ha posto il danaro in cima a tutti i valori, è un peccato grave assai più di certi comportamenti deviati che spesso (prendi i costumi sessuali moderni stile veline, reality e bunga assortiti) che derivano da questa scelta. Continuo a domandarmi se sia impossibile ragionare avendo fede: la fede non esclude la ragione, la rinforza e la giustifica, ma chiede al fedele di approfondirla e questo è proprio quello che non vogliono i sedicenti cattolici che si servono di Cristo per costruire il regno del danaro. Cristo non condanna l'uso del denaro, condanna invece, e lo fa fin dal suo digiuno che precede la predicazione, che mette proprietà e ricchezza sopra tutto e questo pare sia Satana che gli dice "tutto questo io ti darò se tu prostrato mi adorerai", sembra tanto a mister B. che con le sue promesse a gerarchie e politici ha offerto proprio questo ...

Postato da al.2001 il 24/08/2011 16:52

La domanda che viene spontaneo farsi è, come puo' un normale cittadino, o lavoratore, o pensionato, oppure semplice contrbuente sentirsi rappresentato da sindacati come CISL o Uil che in presenza di un governo che con le sue decisioni annienta le famiglie togliendo o riducendo le detrazioni per i figli e per le malattie dei loro anziani, protegge i ricchi e gli evasori e i possessori di ingentissime proprietà immobiliari, castiga i lavoratori e i pensionati per il semplice fatto che riescono a vivere con un reddito di 1400 Euro, aumenta la precarietà dei loro figli che non vedono un futuro per le loro vite; ebbene come puo' un sindacato schierarsi a difesa di siffatto governo?? C' è forse sotto sotto qualche ragione dei loro dirigenti inconfessabile??

Postato da Mario Paganini il 24/08/2011 15:24

I nostri nonni hanno duramente sofferto, ma in molti si sono rimasti una casa. I nostri genitori hanno lavorato sodo, combattuti tra gli insegnamenti familiari, che invitavano al risparmio, e gli assillanti appelli della pubblicità, che invitavano al consumo, ma quasi tutti sono riusciti a mettere qualche cosa da parte. Inoltre uno stretto controllo delle nascite ha reso tutto più facile. Meno bocche da sfamare: più risorse per chi già c’è. Il massimo del godimento, poi, poteva essere facilmente raggiunto quando ...le bocche da sfamare non esistevano affatto! Ora i nostri figli o, più in generale, i giovani, ci guardano e ci interrogano. Che cosa gli possiamo dire? Quali insegnamenti e testimonianze siamo in grado di dare? E che cosa lasceremo loro in eredità? Volendo le risposte potrebbero essere mutuate da alcune riflessioni di Dario Olivero (la Repubblica 19/08/2011): “Lo scenario è fin troppo evidente a tutti. Il mercato ha vinto su ogni cosa, la politica si è ridotta a specchio della finanza. Non si produce, si scommette. Non si progetta, ci si indebita. Non si assume, si affitta. Non si costruisce, si rimanda. Non si spera, si consuma. Tutto già detto, tutto già scritto. Tutto finito. Il campo di battaglia è vuoto. Nessun sol dell’avvenir risplende all’orizzonte. Nessuno spettro si aggira per l’Europa. O no?” Ancora una volta la famiglia è la valvola di sfogo, lo stabilizzatore sociale dei tempi tormentati che stiamo vivendo. Ma fino a quando sarà possibile ciò? Le famiglie avranno energie e risorse infinite? Purtroppo, no! Riflettiamo su alcune questioni di attualità. Lasciare il lavoro a settant’anni, significa: non dare occupazione ai giovani e, forse, anche una riduzione qualitativa e quantitativa dei prodotti o dei servizi offerti. Come direbbero loro signori: andremo verso “minor efficienza e minor produttività” del sistema. Non solo, ma in Italia occorre tener presenti anche altri due fenomeni o, potremmo chiamarli: due stili di vita tipici, e cioè: l’arte di arrangiarsi e uno Stato sociale non particolarmente brillante ed efficiente. Fino ad oggi, un ciclo generazionale durava venti, più spesso, trent’anni. Guarda caso coincideva (quasi) con la durata lavorativa. Una generazione si prendeva, via via sempre di più, cura dell’altra. Nonni giovani si prodigavano (moltissimo) per i nipoti. Poi, un giorno, i figli e (un poco) anche i nipoti collaboravano ed accudivano i genitori ed i nonni nelle loro necessità. Oggi questo meccanismo si è già parzialmente fermato. E il fenomeno delle “badanti” lo rende manifesto. Maggiore lavoro (precarietà, mobilità, flessibilità, ecc.), maggiore stress (procurato dai ritmi del lavoro e della vita), minor reddito e maggiori imposte sono tutti, di per se stessi, una grave minaccia per la famiglia. Un ciclo generazionale, articolato su di una normalità pari a quarant’anni, rappresenta, in assenza di servizi o di valide alternative, la fine della famiglia tradizionale. Inoltre forme di convivenza, più o meno stravaganti e innaturali, possono contribuire a non realizzare immediatamente quanto sta per accadere, distraendo tante persone in buon fede o fornendo coperture ideologie e filosofiche indegne. Altra valvola di sfogo alla crescente povertà: le ...riscoperte forme di redistribuzione del reddito tra privati. Ne sono esempio: gli scambi di lavoro prestati nella semi-clandestinità; le economie occulte e parallele, frutto di rapporti umani o di relazioni di buon vicinato, con la cessione (gratuita o quasi) di capi di abbigliamento, di generi alimentari, ecc. Poi, come sempre, quando non c’è “la luce del sole” l’illegalità può trovare un terreno fertile. Le vicissitudini e le traversie per ottenere un posto di lavoro, i lacci ed i laccioli del mercato del lavoro, le “raccomandazioni” per una progressione sul posto di lavoro, queste sono tutte cose arcinote. Così come le tante forme di condizionamento, di estorsione e di ricatto, che però sfuggono alle statistiche ufficiali. Tant’è che si finisce con il rassegnarsi ai furti ed alle rapine, nonostante i proclami di quanti sono chiamati a gestire la cosa pubblica. Mario Paganini

Postato da Gioacchino il 24/08/2011 14:46

Pere Francesco C.: e le tue invece non sono banalità, visto che dai per scontate affermazioni indimostrate e indimostrabili? Cerca di attenerti ai fatti e non alle ipotesi.

Postato da FrancescoC il 24/08/2011 11:52

Anche qui come in altri forum trovo banalità smisurate... Se ci fossero bersani & Co al governo probabilmente farebbero delle misure che inginocchierebbero l'economia perchè tale politica è nel loro DNA. Ecco perchè disapprovo fortemente le prese di posizione che leggo, perchè non tengono conto dell'alternativa e non servono a variare positivamente il corso delle cose. Non si butta il bambino con l'acqua sporca. Vi saluto Francesco

Postato da vdiste1939 il 24/08/2011 07:55

qualcuno riesce a spiegarmi come si possono definire cattolici i politici del pdl? i vari lupi(mi dà il voltastomaco quando appare in tv), giovanardi(assolutamente vacuo), formigoni(vanitoso e sprezzante) e compagnia cantante. perchè mai le gerarachie ecclesistiche hanno avallato e continuano con cl et similia? come sopportare gli insulti e gli attacchi laicisti se costoro ci rapprentano?

Postato da santrev il 23/08/2011 21:34

I vari politici cattolici in seno al PDL dove sono? Giovanardi, Lupi e compagnia, cosa stanno proponendo? Perché invece di far sentire la loro voce in favore delle famiglie, in questo momento si nascondono? Sono presi dalle vacanze perché strassati dall'attivitá parlamentare...? Non sono rientrati dal viaggio in Terra Santa? O per caso sono a Rimini per alimentare la loro base elettorale per le prossime elezioni? Se ci sono battano un colpo! E soprattutto ci facciano sapere cosa loro pensano di fare. Invece, cosa pensa di fare questo governo, lo abbiamo giá letto sui giornali ed abbiamo capito che per la famiglia sará una disdetta!

Postato da Negroangelo il 23/08/2011 20:23

Spero tanto che la Chiesa e i Suoi Colonnelli per una volta esercitino la Loro influenza con chi di dovere "per una causa più che giusta, importante e vitale riferita alle famiglie “ che nonostante siano già state massacrate , vengono ancora torturatee salassate, infierendo sulla Loro sopravvivenza perchè ora come ora è di questo di cui stiamo parlando !

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