14/10/2011
Stress da lavoro? Se in Europa ne sono coinvolti oltre nove milioni di persone, il 70% di chi ne soffre è donna. Lo rivela l'autorevole rivista European
neuropsychopharmacology, citando una recente ricerca. La rivista aggiunge, a peggiorare il quadro, che dal 2005 al 2010 l'aumento degli effetti nocivi da stress nella popolazione europea sono aumentati di oltre il 10% (dal 27,4% al
38%).
Le cause remote che incidono nello stress da lavoro, secondo gli autori dell'articolo, quelle cioé che agiscono come fattori personali a prescindere dall'attività svolta, sono dovute ad ansia (45%), sindrome premestruale (43%),
irritabilità (41%), insonnia (39%) e depressione (20%), fattori che spesso interagiscono tra loro peggiorando sensibilmente il quadro clinico della situazione. Un altro fattore che può incidere è anche un eventuale stato di gravidanza della lavoratrice.
Le cause prossime dello stress al femminile, invece, sono le solite note: ansia
da prestazione, contatto con il pubblico, competitività, rapporti interpersonali
tesi quando non impossibili, differenza di trattamento rispetto ai colleghi uomini (in termini remunerativi ma non solo). E, ultimo ma non ultimo, il peso dei carichi familiari, spesso in gran parte sulle spalle del gentil sesso.
Infine un dato interessante: in termini economici in Europa il costo dello stress da lavoro sarebbe pari all'1% del Pil. Buona materia di riflessione, a prescindere dall'attendibilità di quest'ultimo dato, per chi è chiamato a prendere decisioni a livello aziendale e statale.
Stefano Stimamiglio