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apr

Ho incontrato un Santo

Inviato da: Giampietro Rodella

Ho incontrato un Santo
Ho incontrato un Santo

Ho incontrato un Santo. La divina provvidenza mi ha fatto la grazia di incontrare un Santo. Il mio incontro con Papa Giovanni Paolo II, avvenne Martedì 30 Dicembre 1980 alle ore 18,50 nella Basilica di San Pietro in Roma. Lui, Karol Wojtyla, era stato eletto Papa il 16 Ottobre 1978, all’età di 58 anni. L’incontro con il Santo Padre era - riservato - ad un gruppo di giovani che si trovavano quella sera in Basilica. Non era prevista nessuna celebrazione ma quasi un vederci tra “amici “. Il Santo Padre arriva in Basilica (vista l’ora tarda 18.50 di un giorno qualsiasi), senza il solito seguito di prelati. Giovanni Paolo II entra in chiesa sul lato destro, essendo arrivato dal suo studio privato è sceso con l’ascensore praticamente vicino all’altare della Pietà di Michelangelo. Io inaspettatamente, mi trovo al posto giusto al momento giusto, e me lo vedo davanti tutto vestito di bianco, quasi un’apparizione! Era agile, vivace e con lo sguardo suo fisso verso di me che mi guarda negli occhi. Io come ipnotizzato non mi agito anzi avanzo verso di lui e allungo la mano per prendere la sua come si farebbe con un amico. Lui, il Papa, prende le mie mani nelle sue e io, come davanti ad un fratello maggiore, gli dico: - Santità auguri e buon lavoro per la pace nel mondo -. Lui, guardandomi con il suo sguardo magnetico e sempre stringendomi le mani, mi dice: ” LA PACE DIPENDE ANCHE DA TE ”. Poi mi chiede: “ COME TI CHIAMI? “ E io gli dico - Giampietro -. E lui ancora mi chiede: “ DI DOVE SEI, DA DOVE VIENI? “. Io dico - da Brescia - e lui, con stupore forse pensando al suo predecessore Paolo VI di Brescia, esclama con ammirazione: “ AH ! … BRESCIA! “. Quell’incontro, quegli occhi, quella stretta di mano reciproca non li dimenticherò mai. Mi ricordo che mi colpirono le sue mani calde e un po’ gonfie (forse perché erano state strette troppo da altri…). Mi ricordo anche la sensazione che provai mentre mi parlava. Era un uomo carismatico. Era come se tu per lui fossi una persona importante, unica. Al Papa non interessava il tuo ruolo nella società, se eri o non eri un “grande” della terra, ricco o povero; tu per lui in quel momento contavi molto. Era come se ti chiedesse: anche tu ora, assieme a me, aiutami e fa’ qualcosa per gli altri. Mi sono reso conto che, in quel momento, lui poteva essere Gesù che mi interpellava personalmente e mi richiamava ai miei doveri cristiani nei confronti dei fratelli più bisognosi ….. Ecco in quel momento è stato come se avessi incontrato Cristo. Grazie Papa Giovanni Paolo II per tutto quello che hai fatto qui sulla terra, e per quello che farai dal cielo per tutti noi. ( Giampietro Rodella )

Pubblicato il 03 aprile 2011 - Commenti (0)

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