04
apr

Ho portato la mamma a Roma dal Papa

Inviato da: loredana benigno salici

Ho portato la mamma a Roma  dal Papa
Ho portato la mamma a Roma dal Papa

Per raccontare il mio incontro con Papa Wojtyla devo partire da lontano nel 1986 dovevo recarmi a Roma per sostenere la prova orale di quello che avevo sentito come il mio concorso e per la preparazione del quale avevo saltato degli appelli all’università . Nell’imminenza della partenza avevo chiesto a mia madre di accompagnarmi a Roma, Lei avrebbe dovuto recarcisi in viaggio di nozze nell’aprile del 1959, ma per impegni di lavoro mio papà era stato invitato a rientrare prima interrompendo la luna di miele sulla costiera amalfitana, poi le varie vicende della vita, l’arrivo di tre figlie e la prematura morte di papà non aveva più potuto realizzare quel viaggio sempre promesso e mai effettuato. Il mio programma di viaggio, prevedeva la partenza martedi sera da Palermo mercoledì mattina udienza dal Papa , nel pomeriggio avrei provato a raggiungere il luogo dell’esame , giovedì l’esame e fino a sabato vacanze romane. Con il ricatto di non partire se non fosse venuta con me, siamo arrivate a Roma, ero giovanissima, c’ero già stata ma sempre con gruppi organizzati, ora la capogruppo ero io, mercoledì mattina prestissimo ci presentammo all’aula Nervi, ci chiesero un biglietto che avemmo potuto ritirare all’istante all’ufficio…. ecc…panico! Provammo a chiedere ad un gruppo di accodarci,senza successo qualcuno balbettò le istruzioni per ritirare il pass, ma ecco una suora tra un gruppo festoso di genitori studenti insegnanti che festeggiavano un anniversario della loro scuola ci invitò a inserirci nel loro gruppo, con il risultato che ci ritrovammo avvinghiate alle transenne del corridoio in prima fila. La sala si riempì tra musica applausi e tante mani tese eccolo imponente arrivò il Papa, ce l’avevo li davanti ,avvenne tutto in un attimo, quando mai mi sarebbe capitata un'altra occasione del genere? Lo tirai a me e gli dissi una cosa all’orecchio, Lui mi risponde e intanto che mi benediceva gli si impigliò l’anello nei miei capelli. nell’ilarità generale mi diede una carezza sulla guancia e guardando mia mamma mi disse Sei una brava ragazza! (tutt’oggi, ogni tanto glielo ricordo. Cosa ha detto di me il Papa?) Quante volte ancora ho avuto modo di vederlo : a Ferrara, a Palermo a Roma., ma lui era li per me il 2 aprile del 2005 , come ieri era un sabato, caldo, mi attendeva un fine settimana intenso, pieno di impegni parrocchiali, ricordo la tristezza per la messa dei figli defunti che si sarebbe celebrata nel pomeriggio, la gioia e l’emozione perché domenica avrei portato per la prima volta la comunione agli ammalati,intanto ero uscita a prendere mia figlia con l’angoscia nel cuore per quelle che la tv ci aveva annunciato come le ultime ore di vita del Papa; io me lo immagino ha fatto un ultimo giro del mondo ha voluto rincontrare tutte le facce e le mani che lo avevano sfiorato, implorato applaudito, era li, ha fermato la mercedes che mi si è schiantata contro con alla guida una persona ubriaca fradicia alle 4 del pomeriggio, ha fermato quella macchina a pochi millimetri dai nostri corpi anche se il muso della mia passat non c’era più. Non ho potuto essere a Roma per il funerale, i miei primi giorni di malattia sono rimasta incollata alla tv che in silenzio trasmetteva le immagini della processione davanti la sua salma . Un cd con le sue preghiere mi ha sostenuta nei due mesi di malattia, sono andata a pregare ancora sulla tomba non ho mai sentito un marmo ribollire ,emanare energia come quella del nostro amato Papa Giovanni Paolo II.. da morto più vivo che mai.!

Pubblicato il 04 aprile 2011 - Commenti (0)

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