Ho tra le mani qualcosa che sa d'infinito, la stringo al cuore e mi viene il batticuore. E' una croce di bronzo che tu Karol di Dio hai donato a mia madre quando io ero fanciulla, ho visto un'umile bara di cipresso, ma non sei scomparso nel nulla...... Sei il sole che appare all'orizzonte dopo una tempesta infinita, di fronte a te anche il giovane piu' caparbio,si piega e cambia vita. Sai accordare le note dell'amore in un concerto di parole, quanti giovani a te si son raccomandati e padri e madri son diventati.
Hai commosso intere nazioni,donando a tutti le tue benedizioni. La tua sicurezza nella misericordia di dio mi ha colpita al cuore e il ''totus tuus''e' stato il tuo inno consolatore. Non son riusciti ancora a proclamarti beato che gia' santo il mondo intero ti ha dichiarato. Rieccheggia il tuo ''non abbiate paura'' di nazione in nazione,non c'e' uomo che non ti consideri una benedizione. Ti chiedo pertanto una grazia infinita:donami la gioia di una famiglia,per tutta la vita! Stringo la tua croce di bronzo e non ho piu' paure: con un santo cosi' in paradiso e' facile ritrovare su ogni volto un dolcissimo sorriso.
Pubblicato il 29 aprile 2011 - Commenti (0)