Con “Diritto al Futuro “ mutui ai giovani

E' nata l’iniziativa denominata “Diritto al futuro”, un programma di sostegno che mette a disposizione dei giovani un Fondo di Garanzia per i mutui sulla prima casa.

16/09/2011

(Informazione a cura di Mutui.it)

Su iniziativa del Ministro della gioventù Giorgia Meloni è nata l’iniziativa denominata “Diritto al futuro”, un programma di sostegno che mette a disposizione delle giovani coppie e dei giovani precari, con un’età compresa entro i 35 anni, un Fondo di Garanzia in grado di garantire la concessione del finanziamento a chi fa richiesta di un mutuo prima casa.

Il Fondo consente, a partire da settembre 2011, alle giovani coppie con contratti di lavoro non a tempo indeterminato di ottenere più facilmente mutui prima casa a condizioni di favore. Il Fondo, gestito dalla Consap SpA, avrà una dotazione patrimoniale a regime di 50 milioni di euro. E rilascerà a favore delle banche e degli intermediari finanziari garanzie a prima richiesta a copertura di un ammontare non superiore a 75mila euro, costituito dal 50% della quota capitale dei mutui ammissibili, degli interessi contrattuali calcolati in misura non superiore al tasso legale e dei costi di recupero non superiori al 5% del capitale residuo.

I mutui erogabili dovranno essere non superiori a 200.000 euro e per immobili adibiti alla sola abitazione principale che non rientrino nelle categorie catastali di lusso e non superino i 90 mq. Saranno inoltre concessi a giovani coppie coniugate o nuclei famigliari con unico genitore con figli minori che abbiano determinati requisiti, nello specifico:

  • - età inferiore a 35 anni;
  • - reddito Isee non superiore a 35mila;
  • - non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef derivante da un contratto a tempo indeterminato;
  • - nessun possesso di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli di cui il mutuatario abbia acquistato la proprietà per successione

E’ importante sottolineare che i tassi applicati ai mutui garantiti dal fondo saranno particolarmente favorevoli. Nel caso di mutui a tasso variabile non potranno essere superiori a Euribor + 150 punti base per durate uguali o superiori a 20 anni e a Euribor + 120 punti base per durate inferiori. Nel caso, invece, di mutui a tasso fisso non potranno essere superiori a Irs + 150 punti base per durate uguali o superiori a 20 anni e Irs +120 punti base per durate inferiori.

(Informazione a cura di Mutui.it)

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