18/06/2011
(Informazione a cura di Mutui.it)
In un momento nel quale il settore dei mutui è stato colpito dalla crescita dei tassi, anche dopo gli ultimi rialzi decisi dalla Banca Centrale Europea, arrivano notizie positive sul fronte dei mutui variabili. Secondo le ultime indagine sull’andamento del mercato, i
mutui variabili con Cap stanno conquistando sempre
più richieste, anche se in maniera moderata visto il periodo economico non è ancora dei più favorevoli.
Tanti gli esperti del settore che si sono già pronunciati sul trend. Diversi i commenti che mostrano delle perplessità sulla convenienza si questa tipologia particolare di mutuo: per alcuni esperti la scelta di un mutuo variabile con Cap potrebbe rivelarsi troppo cara in futuro. Vediamo le due principali tesi a supporto:
- La soglia del Cap si sta alzando, nell’ultimo periodo è passata dal 5,2 al 5,7%. Sono diverse le banche che stanno aumentando le soglie, poche le banche che propongono soglie inferiori al 5,5%: la maggior parte sta superando la soglia del 6%.
- L’esercizio del Cap risulta quasi nullo, in generale, effettuando il calcolo rata del mutuo emerge che la quota di interessi sui mutui incide in particolar modo nei primi anni di sottoscrizione. In riferimento a questa tipologia di mutui variabili, l'esercizio del Cap può avere un impatto notevole sulla rata solo sui primi 10-15 anni di un mutuo medio a 25 anni. Negli anni successivi la rata sarà indifferente alla dinamica dei tassi e quindi il costo della protezione potrebbe risultare pressoché nullo.
Il testo della notizia è fornito da Mutui.it, il comparatore online che confronta le proposte di mutuo delle più importanti banche italiane.
(Informazione a cura di Mutui.it)