22/09/2011
«Non chiamatemi straniera o immigrata. A voi la scelta:
potete chiamarmi italo-araba, oppure italo-marocchina
ma non sono affatto straniera. I miei genitori tanti anni fa
hanno scelto di immigrare e sono venuti in Italia. Ma io non
ho mai immigrato, sono nata in Italia, per cui mi sento italiana.
Non so con quale percentuale però lo sono, perché lo sento
dentro di me e lo credo. Sento come se il Marocco fosse
mio papà e l’Italia mia mamma e nessuno potrebbe togliermi
dal cuore uno dei due».
Lo scrive Lamiaa, 11 anni, e spiega meglio di qualunque
teoria il senso della campagna “L’Italia sono anch’io”, promossa
nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia da numerosi
sostenitori, Famiglia Cristiana tra loro, e tenuta a battesimo
dalle Acli alle Settimane sociali di Reggio Calabria lo scorso
anno. Il 1° ottobre parte la raccolta firme nelle piazze per
avanzare due proposte di legge di iniziativa popolare: una
per la modifica dei criteri di assegnazione della cittadinanza
italiana, l’altra per estendere il diritto di voto amministrativo
alle persone di origine straniera.
TANTE ANIME UN PROGETTO
“L’Italia sono anch’io”
è un progetto trasversale, che
ha unito nel suo nome tante
persone ed enti diversi,
per spirito e origine: tra loro
Acli, Anci, Caritas italiana,
Cgil, Comitato 1° Marzo,
Coordinamento nazionale
degli enti locali per la pace
e i diritti umani, Emmaus
Italia, Federazione chiese
evangeliche in Italia,
Fondazione Migrantes, Libera,
Tavola della Pace, editore
Carlo Feltrinelli. Presiede
il Comitato promotore
Graziano Delrio, sindaco
di Reggio Emilia. Per
conoscere tutti i promotori
e per saperne di più
www.litaliasonoanchio.it
4.235.059
i cittadini stranieri residenti in Italia
con un’incidenza
del 7% sulla popolazione
complessiva. Di questi 932.675
sono minori e 572.720
nati in Italia
673.592
gli alunni
e studenti di cittadinanza
non italiana iscritti
nell’anno scolastico 2009-2010
59.369
le acquisizioni di cittadinanza
registrate nel 2009
E così tutto
si complica
1) Un bambino non cittadino
che cresce in Italia oggi:
2) È obbligato al rinnovo
del permesso di soggiorno
3) Durante la fase di rinnovo
non può viaggiare.
4) Non può iscriversi
alla maggior parte degli sport
agonistici.
5) Non può partecipare a
periodi di studio all’estero
presso istituzioni italiane o
comunitarie.
6) Se non è nato in Italia
non può chiedere cittadinanza
e quindi non può accedere
ad albi professionali e mestieri
che chiedono per il concorso
la cittadinanza: ne sono
esempio l’avvocatura,
l’insegnamento ma anche
il servizio civile.
(Fonte: Acli)
Elisa Chiari