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Pubblicato il 07/06/2011

Caro figlio, lettere dal carcere

Come puntare a un autentico pentimento e a un sincero perdono (anche) attraverso l'attività teatrale. L'esperienza vissuta alle "Vallette" di Torino.


Nella Casa circondariale "Lorusso e Cutugno" di Torino vanno in scena i detenuti della VI sezione del Padiglione A. In stretta collaborazione con il laboratorio teatrale Cast, hanno ideato uno spettacolo -  Lo scimmione e la tartaruga - che ha come tema la riconciliazione ed è il primo passo di un progetto più ampio che prevede una serie di incontri fra autori e vittime di reati. Ci spiega tutto il regista, Claudio Montagna. Servizio di Eugenio Arcidiacono, riprese di Paolo Siccardi/Sync, montaggio di Matteo Galli.
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Postato da Franco Salis il 08/06/2011 14:06

Ho ascoltato più volte il filmato,sono rimasto estasiato dal prendere atto che fare certe cose si può. Non conosco né gli autori né il regista,né la fiaba, ma il contenuto è estremamente interessante dal punto di vista pedagogico,o meglio si esperienza educativa. L’Italia di oggi vilipesa da tanti soprusi,ha bisogno di meditare su queste cose. Tento di spiegarmi:non è facile fare questo discorso a chi è stato vittima di violenza . Chi non è stato vittima ha paura di diventarlo e pertanto implora leggi severissime di detenzione. Tradotto in termini politici significa confidare nella Lega e in quelle forze che si battono per la severità intesa nel senso corrente). La severità deve iniziare a scuola con punizione esemplare con l’allontanamento. Trovatemi una legge della Gelmini che non sia ispirata a questa logica,trovatemi una legge del governo che non sia ispirata a questa logica. Ecco questa iniziativa è una risposta che va contro corrennte. Non si tratta di una teoria ,ma piuttosto della applicazione di una teoria,dell’unica teoria vincente. Recentemente (5.6.2011) Famiglia cristiana ha ospitato un servizio “Pisapia,buona la prima” Perplessità su Pisapia per il suo trascorso politico? Ma in fondo non è stato un centurione romano ad esclamare per primo:”Costui veramente era figlio di Dio”. Cristo non ha affidato la sua Chiesa a chi lo aveva rinnegato tre volte? Con disappunto di folgore ribadisco che la realizzazione del progetto debba essere a costo zero. Non si tratta di altra tassa,ma di restituire i soldi a coloro ai quali sono stati derubati dalla mafia e non solo mafia. Ma folgore la vuoi capire che la tassa non è brutta in sé, ma diventa brutta a seconda della finalità per la quale viene imposta,spesso sconosciuta. Se viene imposta per pagare le indennità di “trota” pluri ripentente e incapace,chiaramente la gente non è disponibile,se invece dici che quella tassa serve a coprire le spese per certi servizi la gente cambia opinione. Una sola compagnia teatrale non può coprire il fabbisogno. Ecco allora che la compagnia si deve trasformare in una scuola magari attraverso il filtro della comunità S.Egidio. Insomma i soldi ci sono o sono facilmente reperibili,ma bisogna abbattere questo governo,domenica diamo un altro scossone con quattro SI. Richiamo alla memoria alcuni passi della proposta Pisanu Veltroni: “Le forze politiche hanno il dovere di mobilitare le energie migliori al servizio del bene comune,” “Non si può restare inerti e silenziosi quando si vede il Parlamento ridursi a teatro di manifestazioni indegne” “Pensiamo invece che sia necessario un periodo di decantazione, di rasserenamento del Paese, di operosa sintonia con le attese degli italiani.” Beh,Beppe e Walter ,che fate? “armiamoci e partite”? Se si fa un governo di “decantazione” si possono fare quelle cose di cui sopra (e non solo). Gli italiani capiranno che non è vero che non c’è niente da fare e alla naturale scadenza del mandato parlamentare sapranno chi votare. Per quello che sono le mie informazioni, esclusivamente giornalistiche,i tempi sono maturi. Buona giornata

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