Adesso l'Italia ritrovi la sua dignità

Anticipiamo l'Editoriale del N. 53 di Famiglia Cristiana, in edicola dal 27 dicembre: "A febbraio gli italiani voteranno: un'altra politica è possibile".

21/12/2012
 Il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi (Ansa).
Il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi (Ansa).

Si conclude questo difficile 2012, quando la crisi si è fatta sentire nella vita concreta degli italiani e delle famiglie. Tanti tra di noi sono stati costretti a molti sacrifici. Molti hanno sentito il morso di questi limiti, cioè la povertà. Penso al fatto che nel nostro Paese ci siano circa 339 mila bambini in condizione di povertà assoluta. Ma non si debbono dimenticare le centinaia di migliaia di anziani che hanno fatto i conti, durante il 2012, con la fatica di vivere. Non voglio difendere la mia azione di ministro né quella del Governo. Non mi sembrerebbe giusto parlare della nostra fatica a governare una situazione critica. Ma debbo ricordare che la crisi viene da lontano. Non è nata nel 2012.


Eppure una risposta va data subito. Eravamo sull’orlo dell’abisso, un anno fa. Oggi la situazione è migliorata. Possiamo, in queste condizioni, dare una risposta, cioè aspirare alla ripresa che metterà di nuovo in movimento il Paese e che consentirà una solidarietà efficace e concreta. Gli esperti prevedono che, nel cuore del 2013, ci sarà una ripresa. I nostri sacrifici non sono stati inutili. Non vanno sperperati. Ho in mente un impegno di solidarietà più diffuso, ma anche una questione prioritaria che la ripresa potrà consentire: il lavoro dei giovani.

C’è però un handicap alla ripresa: la credibilità internazionale dell’Italia, che il Governo Monti ha conquistato sul campo, tanto che il nostro premier è uno dei più influenti leader europei, nonostante la nostra situazione non sia la più florida. A febbraio siamo chiamati alle urne, purtroppo con il cosiddetto Porcellum. Il Parlamento non l’ha riformato. Solo 11 italiani su 100 hanno molta fiducia nel Parlamento e 4 su 100 nei partiti, mentre 72 su 100 hanno molta fiducia nei carabinieri, 52 nella Chiesa, 40 nell’Unione europea.

Per ridare credibilità internazionale al Paese e forza al Governo, la politica deve ritrovare la sua dignità. Il futuro Governo non sarà di tecnici, ma di politici. È l’occasione per compiere i tagli auspicati alle spese della politica. Non è demagogia, ma sintonia con un Paese in difficoltà. C’è bisogno poi di un nuovo rapporto tra la politica e il Governo da una parte e, dall’altra, gli italiani: una comunicazione fondata non sull’emotività, ma sulla sincerità. Questa è stata la comunicazione di Mario Monti. Con lui si è aperta una nuova stagione politica. Non è una parentesi da concludere. Ma un punto da cui partire.

Il grande rischio ora è che una campagna elettorale emotiva e aggressiva faccia dimenticare che un’altra politica è possibile. Non sono prediche inutili, come diceva Luigi Einaudi, un grande italiano, primo presidente della Repubblica. In una situazione così grave bisogna lavorare al bene comune dell’Italia. A febbraio gli italiani voteranno: a loro è la scelta della guida del Paese nella prossima legislatura, un tempo in cui davvero si traccerà il profilo dell’Italia di domani.

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Postato da giogo il 23/12/2012 18:04

NO NO NO "non nominare il nome di De Gasperi invano" Libero Leo...perchè un furbo e bugiardo lazzarone se ne "appropria indegnamente" di frequente...e sapendo bene come la pensi la cosa sa molto di giravolta acrobatica di cattivo gusto.Buon Natale a tutti

Postato da lettrice il 22/12/2012 19:34

Se l'Italia fosse caduta nel baratro,non ci sarebbero stati i soldi per gli stipendi del pubblico impiego, per le pensioni, per ripagare gli investitori piccoli o grandi del debito pubblico, perché il problema dell'Italia è il debito pubblico ed il tenore di vita ( pubblica) al di sopra di quanto l'economia reale può sopportare: perciò Grazie Monti! Ma ora è doveroso per la politica darsi da fare e i partiti improvvisati di centro o il movimento di Grillo non sono all'altezza; senza parlare della trottola impazzita Berlusconi . Ben venga un governo allargato di centro sinistra con buona pace della CEI e della mega lobby cielllina e del loro pensiero teo-con all'americana. p.s. anch'io non amo come figura di editorialista di famiglia cristiana un fresco ex-ministro; preferisco un giornalista.

Postato da Libero Leo il 22/12/2012 09:30

E’ molto appropriato il titolo del pezzo di Riccardi: l’Italia ritrovi la sua dignità in Europa. A tal fine non deve più subire l’umiliazione dei “compitini” imposti dalla Merkel. Deve riprendere la capacità di trattativa internazionale alla De Gasperi. Deve difendere strenuamente gli interessi degli italiani, minacciando eventualmente di rigettare i vincoli dell’euro incautamente accettati a suo tempo. Deve farsi promotrice di una concreta e definitiva soluzione dei problemi finanziari e della rinascita di una vera Europa politica in sostituzione dell’attuale costosa Europa burocratica. Deve avere un capo del governo che, come De Gasperi, abbia grande esperienza in trattative ad alto livello; che sappia anche rischiare, che non tema di essere criticato dalle controparti: chi non accetta supinamente gli interessi e le imposizioni altrui è inevitabile che le controparti lo osteggino e cerchino di farlo sostituire. La strenua difesa dell’Italia può comportare anche sacrifici personali. Il capo del governo non deve mirare prioritariamente al suo prestigio personale in vista di futuri sviluppi della sua carriera politica in ambito europeo. Deve saper accettare critiche ed ostilità pur di portare avanti con fermezza gli interessi dell’Italia in una vera e rinnovata Europa, con la consapevolezza che il futuro vedrà trasformare queste critiche in grande apprezzamento quando di lui si dirà: sembrava contrario all’Italia in Europa; ma si trattava di un’abile trattativa per collocare l’Italia in Europa al posto che le compete.

Postato da DOR1955 il 21/12/2012 16:44

Sono meravigliato che il (ex)ministro Riccardi citi senza cognizione di causa Luigi Einaudi. Dimentico che, al contrario del governo di cui lo stesso Riccardi ha fatto parte, la politica economica di Luigi Einaudi è stata caratterizzata da una reale diminuzione della tassazione interna che pose le basi per il boom economico degli anni 50-60. Esattamente il contrario di quanto fatto dal governo pseudo-tecnico di Monti che ha posto le basi per una crisi economica che, se tutto va bene, ci vorranno almeno cinque anni per superare e almeno venti (20) per tornare a essere un Paese leader a livello internazionale. Invito la Redazione a mantenere questo commento in modo che a tempo debito (se Dio ce lo concederà) possiamo valutarne la bontà o l'insipienza. E a proposito di dignità egregio signor Riccardi, un Paese ha "dignità" quando le persone che lo compongono hanno "dignità". a cominciare dalla "dignità" di avere un lavoro. E anche su questo tema mi sembra che abbiate "toppato". O ha numeri che dimostrano il contrario?

Postato da Libero Leo il 21/12/2012 15:46

Ritengo utile dare maggiore concretezza a quanto ha scritto Andrea Riccardi. Egli scrive: “Penso al fatto che nel nostro Paese ci siano circa 339 mila bambini in condizione di povertà assoluta. Ma non si debbono dimenticare le centinaia di migliaia di anziani che hanno fatto i conti, durante il 2012, con la fatica di vivere.” Soprattutto non si deve dimenticare che i bambini e gli anziani poveri nell’ultimo anno sono aumentati ed è prevedibile che nel prossimo futuro aumentino ancora di più. Egli scrive: “Eravamo sull’orlo dell’abisso, un anno fa. Oggi la situazione è migliorata.”. Nell’ultimo anno la disoccupazione è aumentata da 8,5% a 10,8% e sta aumentando ancora. Il PIL è passato da 0,4% a -2,4%. Il debito pubblico è aumentato. Se eravamo sull’orlo del precipizio, ora siamo caduti nel baratro. Egli scrive: “Gli esperti prevedono che, nel cuore del 2013, ci sarà una ripresa.”. Sarebbe la prima volta che il vertiginoso aumento delle imposte produce una ripresa. I veri esperti economici (non quelli dei partiti) sanno bene ci sarà un ulteriore “ripresa” della disoccupazione. Egli scrive: “La credibilità internazionale dell’Italia, che il Governo Monti ha conquistato sul campo...”. E’ risaputo che il modo più facile e rapido per acquisire credibilità e dignità al cospetto dei potenti (Germania) è fare bene i “compitini” che ci assegnano. Ed il governo Monti li ha fatti e li sta facendo molto bene. Infatti la Germania continua a progredire velocemente; l’Italia a regredire. Egli scrive: “Il futuro Governo non sarà di tecnici, ma di politici. È l’occasione per compiere i tagli auspicati alle spese della politica.” Forse egli pensa a diminuire drasticamente il numero dei politici; a eliminare o ridurre le pensioni baby; a togliere l’IMU sulla prima casa per riavviare lo sviluppo; a contrastare le ideologie favorevoli al centralismo statale che crea continui ed enormi sprechi; a invitare tutti a lavorare di più; a premiare chi lavora sodo, ha iniziativa e rischia nuove attività; ad evitare che i capitali e gli imprenditori emigrino in paesi dove trovano i dovuti riconoscimenti e non sono additati come sfruttatori; a valorizzare la persona e non svilirne sempre di più il ruolo attivo nella società. Probabilmente egli vuole anche dire che non è più il momento di tante belle parole; ci vogliono fatti concreti, ci vuole un capo del governo che abbia esperienza in grandi e concrete realizzazioni; forse vuole fare questo esempio: se hai bisogno di un autista è bene scegliere uno che sappia guidare bene l’auto, piuttosto che uno che sappia benissimo come è fatta l’auto. In pratica penso che voglia dire che serve non solo scienza, ma anche conoscenza ed esperienza realizzativa. Egli scrive: “Non sono prediche inutili, come diceva Luigi Einaudi, un grande italiano, primo presidente della Repubblica”. Einaudi ha scritto anche: “L'odio è proprio dell'uomo che non ama il rischio, che si contenta di redditi determinati e sicuri, e crede che guadagnar di più del normale sia, per definizione, il male, sia la rapina, sia l'arricchimento indebito. Può darsi che la rapina ci sia quando l'eccedenza è frutto di monopolio, di privilegio di sussidio favori o vincoli legislativi. In questi casi però importa impedire la nascita del reddito medesimo, non delle sole eccedenze. Ma se il reddito è dovuto alla iniziativa, alla capacità, alla intraprendenza, la tassazione delle eccedenze è veramente cosa barocca e stupida.”

Postato da spark il 21/12/2012 13:15

Tanto per sapermi regolare: solo un paio di domande: questo articolo e' scritto dal ministro Riccardi? se l'ha scritto lui, essendo postato sotto forma di "editoriale", significa che queste sono le nuove linee editoriali di FC in vista delle elezioni? Grazie e saluti. Osvaldo Bardelli

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