Roma, la stagione del sangue

L'assassinio del commerciante cinese e della sua figlioletta di 6 mesi chiude una stagione in cui la cattiva politica ha speculato sulla parola "sicurezza".

05/01/2012

L'assassinio a Roma del commerciante cinese Zhou Zheng, 31 anni, e della sua figlioletta di 6 mesi, è il sigillo crudele ma in sé perfetto a un gigantesco fallimento che non è tanto (certo, non solo) di uno schieramento politico o di una maggioranza di governo, ma di una certa Italia aggressiva e inconcludente, feroce nei modi e incapace a tutto. L'Italia, insomma, che ha prevalso negli ultimi anni.


     Chi ha un minimo di memoria ricorderà una altrettanto crudele: quella della signora Giovanna Reggiani, 47 anni, scomparsa il 1 novembre 2007, a Roma appunto, dopo essere stata aggredita da un rumeno. Su quell'omicidio, il centrodestra nazionale e la destra romana costruirono una campagna elettorale per portare Gianni Alemanno sulla poltrona di sindaco. La Roma amministrata da Veltroni veniva dipinta come una città preda della malavita e della violenza di stranieri senza controllo. 

     Citiamone uno per tutti, Maurizio Gasparri che, a pochi giorni dalle elezioni romane (aprile 2008), così si esprimeva: “La Roma di Prodi, Rutelli e Veltroni è il regno del terrore e dello stupro. Bisogna rimettere ordine in Italia e nella capitale. Allontanare subito clandestini e rom... la politica voluta anche da Rutelli, vice presidente del governo dell’indulto, ha ridotto Roma a un luogo da incubo. Battere il terrore alimentato dalla sinistra è la prima emergenza democratica. Basta con la resa al crimine”. 

     Una campagna elettorale del tutto indifferente alla realtà dei fatti. Gli stupri, per dire: a Roma erano in calo, se pure di poco, dai 166 del secondo trimestre 2006 ai 154 appunto dello stesso periodo 2007, e per l'80% commessi non da sconosciuti per strada ma da persone della stessa cerchia della vittima. O l'indulto del 2006: tutte le ricerche hanno dimostrato che i detenuti che ne avevano approfittato aveva dei tassi di "recidiva" (cioè il ritorno al crimine) inferiori alla media. 

     Ma ovviamente nulla di tutto questo importava. Avremmo poi avuto le ronde, il "pacchetto sicurezza" del ministro Maroni (agosto 2009), un'assurda politica della Giustizia che ha moltiplicato i reati e i detenuti mentre da due decenni quasi tutte le categorie di delitto mostrano dati in calo. Nel frattempo si tagliavano i fondi alla Forze dell'Ordine e al bilancio della Giustizia. 

     I risultati sono sotto gli occhi di tutti. A Roma ci sono stati 33 omicidi nel 2011, una strage mai vista prima. Nel Paese le carceri scoppiano (65.200 detenuti in 206 penitenziari che, a norma, dovrebbero accoglierne 45.600) e il suicidio si diffonde tra i detenuti (64 nel 2011, per il 60% detenuti in attesa di giudizio, con 1.137 tentati suicidi) e le guardie (8 nel 2011) come un virus. Però, bisogna ammetterlo, siamo passati al digitale terrestre e abbiamo stabilito che Ruby era proprio la nipote di Mubarak. Che soddisfazione.

Fulvio Scaglione
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da eugallesi il 09/01/2012 09:08

E se sono davvero due marocchini? E' colpa del Comune che non ha dato un robusto giro di vite sull'immigrazione clandestina? Insomma, Alemanno doveva essere più "cattivo"? Vedete come è sempre difficile commentare in questi casi...Attenti ai riflessi condizionati, anche voi di Famiglia cristiana

Postato da eugallesi il 08/01/2012 11:01

Trovo scandaloso e isterico prendersela con gli stranieri quando qualcuno di loro compie atti ignobili, ma soprattutto quando si attribuiscono a loro delitti di cui non si conosce ancora l'autore. Allo stesso modo, però, visto l'ambiente e le circostanze, non trancerei subito giudizi e non tirerei conclusioni. Nel mondo dell'emigrazione cinese, e non è razzismo, ne succedono di tutti i colori. E l'omertà è ferrea. Aspettiamo e, comunque, indigniamoci allo stesso modo, che gli assassini siano italiano o no. Senza tirare sempre la coperta da una parte o dall’altra a seconda delle ideologie.

Postato da martinporres il 08/01/2012 09:07

Vi ricordate come si "mosse" Veltroni dopo l'omicidio Reggiani ? Se non lo ricordate consultate internet !!!

Postato da martinporres il 07/01/2012 18:59

Dopo l'omicidio Reggiani mi sembra che nemmeno le giunte di centro sinistra abbiano scherzato nello sgombero dei campi nomadi.

Postato da spark il 06/01/2012 17:27

In genere non intervengo quando sono in accordo con l'articolo in questione, ma questa volta e' impossibile tacere di fronte a quanto e' successo a Roma. Immaginate per un attimo, cosa sarebbe successo se il fatto fosse accaduto a Bergamo e le vittime fossero state italiane e gli aguzzini assassini fossero stati cinesi? Spero di non sembrare troppo ingenuo (dato i numerosi esempi di infatuazione mediatica di cui ha dato prova la stragrande maggioranza del popolo italiano negli ultimi vent'anni) ,vorrei solo che di quanto e' accaduto nella capitale e delle cosidette "politiche sulla sicurezza", cosi esemplarmente descritte nell'articolo del Dott.Scaglione, non ce ne dimenticassimo quando andremo a votare! Osvaldo Bardelli

Postato da giogo il 06/01/2012 10:15

Ma cosa dice dr. Scaglione?..."Roma è una città sicura" e non in mano alla malavita....parola di sindaco di destra. ...Ale-Manno...Alleluia...non servono altri commenti. Saluti

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati