17/03/2012
Tonino Guerra. Foto Ansa (anche la foto di copertina è dell'agenzia Ansa).
«Credo che quello di essere un poeta
sia il mio desiderio maggiore. E in tutto quello che faccio c’è
sempre la poesia alle spalle». Tonino Guerra, poeta, pittore e
soprattutto sceneggiatore, collaboratore di grandi registi, da
Fellini ad Antonioni, ha compiuto 92 anni.
Ultimamente il “maestro” ha avuto
problemi di salute ed è stato ricoverato in ospedale, ma è tornato
a casa a Santarcangelo di Romagna dove ieri è stato festeggiato con
la musica proprio sotto le sue finestre, con una mostra delle sue
opere architettoniche e pittoriche e la presentazione del suo ultimo
libro di poesie ''Polvere di sole''.
Sabato 17 marzo, invece, viene presentata
la sua biografia “La casa dei mandorli”, scritta con Rita
Giannini.
Paradossalmente molti lo conoscono per
uno spot televisivo di un supermarket di elettrodomestici, che fece
qualche anno fa con lo slogan “l'ottimismo è il profumo della
vita”. Eppure, andrebbe ricordato per la nomination al premio Oscar
nel 1967, per il film “Blow-Up” o per “Amarcord”, il film di
Fellini vincitore dell'Oscar nel 1974, a cui diede un significativo
apporto.
Scomparsi Alda Merini e Andrea
Zanzotto, Guerra è probabilmente uno degli ultimi grandi poeti
italiani viventi del '900.
Con il suo collega veneto Zanzotto ha
in comune l'amore per il paesaggio e per la propria terra. Tonino
Guerra ha fatto conoscere ai più il Montelfeltro, così aspro,
selvaggio e abbastanza isolato nell'Appennino riminese.
Guerra è un “prodotto” della sua
terra, esattamente come la piadina romagnola, la tigella o il
formaggio raviggiolo: l'unica differenza è che nutrirci di poesia fa
bene a tutti di questi tempi.
La sua scrittura è la testimonianza di
un italiano del secolo scorso, come emerge, ad esempio dalla poesia
“I sacrifici”: “Se ho potuto studiare lo devo a mia madre che
firma con una croce.
Se conosco tutte le città che stanno
in capo al mondo è stato per mia madre, che non ha mai viaggiato”.
Il poeta, durante la seconda guerra mondiale, ha vissuto l'orrore
della deportazione presso il campo di concentramento a Troisdofr in
Germania e lì ha scoperto la sua vena artistica.
“Con la mente guarda ancora ai tanti
progetti da condurre in porto, a quello che c'è davanti, a "vedere"
le cose dell'anima e a suggerire e distillare consigli di vita e
piccole poesie quotidiane” afferma Stefano Vitali, presidente
della Provincia di Rimini. “In questi tempi difficili che viviamo,
la leggerezza della sua poetica quotidiana è per tutti noi un
riferimento solido e sicuro, una dolce evasione nella bellezza che è
però anche consapevolezza ed impegno sociale e pubblico per il bene
comune. Ecco perché Tonino Guerra è davvero un ragazzo di 92 anni,
perché mette la sua saggezza antica e "contadina" a
servizio delle nuove generazioni e del loro futuro”.
Per conoscere meglio Guerra oggi, vale
la pena visitare Pennabilli, nel Montefeltro.
In questo magico paesino, annidato tra
due monti, Penna e Billi, in ogni strada c'è una traccia artistica
di lui e chiunque si incontra avrà un aneddoto da raccontarvi, dal
macellaio accanto alla Cattedrale che gli porta a casa la spesa, al
giornalaio che sta di fronte al Comune.
Si può visitare un museo creato dalla
Fondazione che porta il suo nome dove, tra i tanti premi ricevuti,
spicca quello come miglior sceneggiatore al mondo, che gli hanno
assegnato da poco.Tanti auguri Tonino!
Gabriele Salari