Adriano, la redazione ti scrive

Il comunicato del Comitato di Redazione di Famiglia Cristiana e degli altri giornali del Gruppo Periodici San Paolo.

16/02/2012

Caro Adriano,

ti scriviamo a nome di tutti i giornalisti della Periodici San Paolo-Famiglia Cristiana. Vorremmo farti sapere (in poche righe, per carità, non potremmo mai eguagliarti nelle prediche) che ci sono 200 famiglie – più o meno – che traggono il proprio stipendio e sostentamento dalla testata di cui tu vorresti la chiusura.

Crediamo che in tutte queste 200 famiglie si sia fatto lo stesso pensiero: col tuo compenso di ieri sera ci camperemmo un anno intero.

Quant’è costato ogni tuo minuto pagato dal servizio pubblico? Pensa un po’, ironia della sorte, con i nostri soldi del canone hai sparato a zero su di noi, sul nostro lavoro, sulle nostre professionalità, sul nostro impegno di ogni giorno.

Oltre al rammarico di aver sentito quelle enormità, ne abbiamo un altro: che non leggi Famiglia Cristiana.
Se no, avresti parlato di noi in modo ben diverso. Permettici un piccolo consiglio: non essere così platealmente vendicativo.
Se ne sono accorti tutti che ti ha dato fastidio essere criticato per i compensi iperbolici che chiedi. In tempi di crisi, cachet come questi, sebbene devoluti in beneficenza, risultano per tanti italiani un insulto nei confronti dei poveri e degli ultimi. Insomma, dei tanti che vivono nell’inferno dell’emarginazione. Noi cerchiamo di stare tutti i giorni dalla loro parte e di dare una speranza.
Anche se – secondo te – parliamo poco del Paradiso.

Ci perdonerai se stiamo dalla parte del nostro direttore, don Antonio Sciortino, a cui esprimiamo il nostro completo appoggio, e se esprimiamo tutta la solidarietà agli amici e colleghi di Avvenire.

I RAPPRESENTANTI SINDACALI DEI GIORNALISTI
DELLA PERIODICI SAN PAOLO-FAMIGLIA CRISTIANA

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Postato da magnificatfatima il 19/02/2012 14:25

Lettera aperta a famiglia cristiana e celentano Sabato sera è terminato il festival. Ho atteso quanto aveva da aggiungere Celentano a quanto già detto, poi ho spento il televisore. Confesso, caro Adriano, di essere rimasto un po deluso. Un po deluso si, perché se all'Ariston avesse parlato in incognita Gesù, avrebbe incassato certamente più fischi e insulti. Ma il discepolo non può essere più del Maestro. Caro Adriano, con le tue rozze parole mi hai avvicinato a famiglia cristiana, si perché se è veritiero il nome che porta la rivista, allora è anche la mia Famiglia, come la tua Adriano e sento quanto tu desideri che questa stella possa brillare grandemente. Non badare se cagnescamente hanno strumentalizzato le tue parole. È il linguaggio del mondo. I figli di Dio sono nel mondo ma non sono del mondo. Mi abbono a famiglia cristiana. Invito anche te Adriano ad abbonarti e ad accogliere l'invito che ti hanno rivolto a scrivere su questa rivista, anche se ti è stato rivolto con tanto sarcasmo. Non 200, ma 2000 e più famiglie dovrebbero vivere a frutto di un giornale che testimonia l'amore di Dio per gli uomini. Purtroppo ancora a famiglia cristiana non è così. Ma potrà esserlo un giorno se desideriamo veramente essere specchio del Suo Amore. In Famiglia non si va via sbattendo le porte. Allungando le distanze. Tenendo stretti i propri rancori. La redazione di questo giornale in questi giorni ha sbattuto tante porte, facendo sanguinare il cuore di Gesù. Spero ci ripensino, non occorrono cose plateali, è sufficiente il cuore. Adriano, io mi abbono, tu che fai? Nell'amore del cielo, Fabio.

Postato da lina52 il 18/02/2012 16:45

Sono totalmente d'accordo magnificatfatima(Fabio) e fausto50!Aggiungo,soltanto,che vi leggevo tutte le settimane,ma ho smesso di farlo perché vi occupate troppo di politica,per di più a sostegno della sinistra.Siete voi che dovreste vergognarvi non Celentano che ha soltanto detto la verità!

Postato da magnificatfatima il 18/02/2012 03:21

Vi difendete dicendo: 200 famiglie traggono stipendio da questa testata. Vi domando allora: Quante famiglie traggono stipendio dall'industria delle armi? C'è chi ha guardato la pagliuzza nell'occhio di Celentano e gli è stata mostrata la trave che era nei loro occhi. Celentano non è un nemico di Dio. Adriano ha anche ricordato: “il regno dei cieli è vicino”. Ha cantato “Il Giudeo e la Samaritana” commuovendo il cuore di Gesù e di chi Lo ama! Dei malati stagnavano intorno ad una piscina. Ogni tanto accadeva che un Angelo di Dio agitava le acque e il primo che si immergeva poteva guarire... Chi ha orecchi intenda! Nell'Amore del cielo, Fabio.

Postato da nicolag il 18/02/2012 00:17

E’ proprio strano che dal Comitato di Redazione di Famiglia Cristiana viene criticato chi chiede e ottiene da una Istituzione totalmente Pubblica quale è la Rai (che in verità totalmente pubblica non dovrebbe essere come da esito referendario del ’95) grossi compensi per le proprie prestazioni,anziché chi questi compensi li concorda,ritenendo di fare l’interesse aziendale, e li eroga. Forse è bene che Don Sciortino metta un po’ di ordine in questa assurda vicenda un po’ guerresca per ridare al giornale la dignità che merita, fatta di serietà,equilibrio e autentico spirito cristiano. I componenti del Comitato di Redazione e i collaboratori dovrebbero fare molta attenzione a non sbagliare bersaglio quando decidono di lanciare i loro strali,proprio perché scrivono su una rivista con un nome così significativo.

Postato da trismamma75 il 17/02/2012 22:01

voglio esprimere la mia solidarietà a tutto lo staff. Sono dalla vostr parte e spero che continuerete sempre su questa linea. E' però triste vedere che i nostri soldi vengono spesi in questo modo...

Postato da fausto50 il 17/02/2012 18:58

sono totalmente daccordo con Celentano, dovete criticare anche le malefatte eseguite dai predicatori della fede. Predicano bene ,...ma razzolano male.-- fausto

Postato da bianco gilberto il 17/02/2012 12:55

purtroppo il compenso dato a Celentano,sono soldi della povera gente che paga il canone rai.Il Signor Monti farebbe bene ad intervenire su tutti i compensi che la rai (il servizio pubblico) elergisce a tutti gli ospiti delle trasmissioni della rai.

Postato da piemme49 il 17/02/2012 10:43

Si avvicina la quaresima e il "predicatore" entra in servizio. Ma da quale pulpito viene la predica! Straricco, miliardiario, villa lussuosa, etc... Ha lucrato alle spalle dei suoi collaboratori, incassando diritti d'autore per canzoni scritte da altri (vedi Don Backi) e poi viene a parlarci di Vangelo e di Paradiso. Ma di quale Vangelo parla, di quello che toglie ai poveri per dare ai ricchi? Di quale paradiso parla, poi, lo si capisce bene: del suo, perchè la vita lo ha messo nella condizione di trovarlo sulla terra. Stia attento a non fare, però, la fine del ricco Epulone. Coraggio, Famiglia Cristiana, il vostro andare avanti non dipende dal "predicatore", dipende esclusivamente dai vostri lettori che da lunghissimi anni vi leggono e continueranno a leggervi.

Postato da LucianoT il 17/02/2012 09:38

"Oltre questo velo vivi tu volto splendente di Dio e la speranza di esistere in Te é la certezza, é la verità" (Giosy Cento) Queste parole, tratte da una canzone (O Memoriale) di Don Giosy Cento di molti anni fa, esprimono pienamente il servizio che Famiglia Cristiana e gli altri prodotti editoriali della Famiglia Paolina (Jesus, per esempio) fanno ogni giorno: ricordare che la nostra vita ha senso nel viverla in pienezza oggi con i cuori rivolti "là dov'é la vera gioia" (21° domenica TO, colletta). Sentire affermazioni che mettono in dubbio questo servizio, provoca sì rabbia ma anche compassione per l'ignoranza (intesa come non conoscenza) che le ha partorite.

Postato da alegenco il 17/02/2012 09:37

QUALCUNO HA UN PO’ SFORATO Famiglia, Chiesa, Attualità, Volontariato, Costume e Società…queste sono le sezioni principali della versione on line di Famiglia Cristiana e queste sono le tematiche principali che il settimanale affronta puntualmente in maniera professionale, autorevole ed interattiva con il lettore . Ho 32 anni, e da 32 anni vedo “girovagare” per casa questa rivista, strattonata a destra e a sinistra tra me , le mie due sorelle, e i miei genitori. Quasi come fosse un gioco dispettoso … “rubare dai comodini di casa Famiglia Cristiana”: una Istituzione nel panorama dei newsmagazine e una Istituzione da sempre a casa nostra. C’è un’affezione storica, lo ammetto, da parte mia (come potrò mai dimenticare che quel dieci preso al compito di italiano della maturità è frutto di un articolo che avevo letto il giorno prima su Famiglia Cristiana?). Ma c’è senz’altro la consapevolezza che “qualcuno”, sfruttando le regole dello show, dello share, dell’artista che tutto può e augurando la chiusura delle riviste cattoliche, ha un po’ sforato. Ha sforato in termini di minuti (che sono costati 700.000 euro circa in meno di pubblicità alla Rai) ma soprattutto in termini di contenuto. Non voglio addentrarmi sulle polemiche che in queste ore stanno riempendo le prime pagine dei giornali, voglio solo manifestare la mia solidarietà nei confronti di una testata che rappresenta a mio parere un esempio di editoria indiscutibile: proprio quel bouquet di articoli su cui ogni lettore trova notizie utili alla famiglia e spunti di riflessione sociale è la forza di Famiglia Cristiana. Come figlia, come moglie, come lettrice… auguro a tutto il team della redazione di continuare a fornire un servizio alla famiglia come ha sempre fatto cosicché un giorno, se sarò mamma, anche i miei figli potranno contare su una fonte utilissima di informazione per il proprio sapere. AleGenco

Postato da martinporres il 17/02/2012 04:53

Esatto, in italia c'è libertà di raglio! E chiaro che Celentano non è mai stato un artista è un bravo cantante, ma quando apre la bocca esclusivamente per parlare non sempre ( la bocca) risulta collegata al cervello. Eppure, collettivamente, lo abbiamo elevato al rango di profeta.

Postato da santrev il 16/02/2012 21:43

Volevo esprimere a tutti voi la mia solidarietá, che, nonostante non provenga da un personaggio importante come Celentano, spero possa farvi cosa gradita! Spero inoltre che le dichiarazioni di un personaggio molto famoso, quantunque fossero gratuite, possano innescare una certa curiositá nei lettori e che magari si possano manifestare in un aumento delle vendite del settimanale. Le strategie di Dio, sono infinite!

Postato da rafamdr il 16/02/2012 21:35

Aver chiesto la chiusura delle testate giornalistica è stato un errore. Ma la polemica sui compensi è semplicemente assurda. Se la Rai ha offerto quel compenso è perché sapeva benissimo che avrebbe guadagnato molto di più con la presenza di Adriano al Festival. Quindi il suo compenso se l'ha meritato. Qualcuno dice che in tempo di crisi ha chiesto troppo, bene io rispondo: I soldi degli sponsor la Rai li incassa lo stesso grazie ad Adriano, ora se Celentano non avessi chiesto niente, quei soldi che comunque avrebbe incassato, dove sarebbero andati a finire? Lui ha guadagnato quei soldi dopo una grande carriera di artista consolidato che ha sempre saputo far parlare di sé... molti altri guadagnano cifre molto più alte senza fare nulla, o peggio ancora facendo del male...

Postato da giorgio traverso il 16/02/2012 18:44

Non metto in discussione,le qualità artistiche di Celentano,però questa volta ha sbagliato bersaglio.Io sono dalla vostra parte,perchè ritengo FC,un giornale,molto equilibrato e obbietivo.E pur essendo un giornale cattolico,non risparmia critche a nessuno,e dà voce a tutti,senza distinzione di fede,e di collocazione politica. giorgio traverso

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