Le donne alla conquista di Parigi

La Hidalgo a sinistra e la Morizet a destra: il futuro sindaco di Parigi sarà una donna, per di più di origini straniere. Due candidate forti.

13/06/2013
Nathalie Kosciusko-Morizet, candidata della destra come sindaco di Parigi (Reuters).
Nathalie Kosciusko-Morizet, candidata della destra come sindaco di Parigi (Reuters).

Duello in rosa per l’Hôtel de Ville, il municipio di Parigi. Per la prima volta nella tormentata storia della Ville Lumière, e a meno di sorprese, colpi di scena o imprevedibili cataclismi, il prossimo sindaco della capitale francese sarà una donna.

Legata a Roma dal 1956 con un gemellaggio esclusivo, Parigi è considerata come la città più “femminile” d’Europa, paradiso dello shopping, dei profumi, della moda.  Logico che siano finalmente due donne a disputarsene la guida, esultano le femministe. L’attuale sindaco, il socialista Bertrand Delanoë, in carica da 12 anni, ha rinunciato a ricandidarsi nelle elezioni amministrative programmate per la primavera del 2014, e ha designato come suo successore il proprio braccio destro Anne Hidalgo. Ma il passaggio del testimone è tutt’altro che scontato.

Forse Delanoë e Anne Hidalgo si erano illusi che la successione fosse una semplice formalità, forse avevano peccato per eccesso di fiducia: fatto sta che avevano fatto i conti senza Nathalie Kosciusko-Morizet (nota familiarmente come NKM), ex portavoce di Nicolas Sarkozy, uscita vincitrice, il 3 giugno scorso, dalle primarie organizzate dal partito di centrodestra Ump. Sarà dunque lei a contendere l’Hôtel de Ville a Anne Hidalgo. Sussistono pochi dubbi sul fatto che l’elezione della prossima primavera si ridurrà a un duello fra le due donne, visto che, se dobbiamo credere ai sondaggi, gli altri candidati, maschi o femmine, sono lontanissimi dal traguardo.

Manca poco meno di un anno alle elezioni, e risulta difficile, per non dire impossibile, fare previsioni su chi la spunterà, ma per ora Anne Hidalgo è leggermente in testa nei sondaggi, anche se la sua rivale guadagna terreno. Mentre le femministe esultano, i maschilisti non perdono un’occasione per ironizzare sul “duello in rosa”. E sbagliano di grosso perché in quanto a ambizione, tenacia e combattività, le due contendenti non hanno nulla da invidiare ai concorrenti di sesso maschile.

Nata 53 anni fa a Barcellona, naturalizzata francese all’età di 14 anni, Anne Hidalgo è entrata in politica nel 1997, quando era primo ministro il socialista Lionel Jospin. Fino al 2002 ha ricoperto diversi incarichi nei gabinetti ministeriali, prima di essere eletta assessore al municipio di Parigi dove è rapidamente diventata la principale collaboratrice e braccio destro di Bertrand Delanoë che l’ha designata come sua “delfina” . Ha partecipato a tutte le decisioni importanti che hanno cambiato il volto della Ville Lumière, ha contribuito all’applicazione di tante idee poi imitate in altre grandi città, per esempio le finte spiagge estive lungo il fiume e lo schema di noleggio delle biciclette (“Velib”), e promesso che, se sarà eletta sindaco, continuerà la battaglia di Delanoë contro le automobili private.

Erano in molti a prevedere una facile vittoria di Anne Hidalgo, fino a quando non è scesa in lizza Nathalie Kosciusko-Morizet, quarantenne con origini polacche che conterebbe fra i propri lontani antenati anche Lucrezia Borgia. Ex ministro dell’ecologia di Nicolas Sarkozy, di cui è anche stata portavoce nella campagna elettorale per le presidenziali del 2012 (battaglia persa da Sarkozy, sconfitto da François Hollande), ha studiato nelle più prestigiose scuole della République, è stata nominata segretario di Stato a 34 anni e ministro a 37. E’ cresciuta in una grande famiglia borghese (il nonno era stato ambasciatore di Francia all’Onu e a Washington, il padre era sindaco di Longjumeau, un grosso comune della periferia di Parigi), e incarna una destra aperta e cosmopolita.

NKM, come la chiamano in Francia, cercherà di strappare l’Hotel de Ville alla sinistra che lo occupa da 12 anni. Per questo, la giovane donna cercherà di conquistare i voti dei parigini, a cominciare da quelli dei cosiddetti “bobos” (borghesi-bohémiens) tradizionalmente orientati verso la “gauche”. Nelle primarie organizzate dall’Ump (il partito di Sarkozy), NKM ha rastrellato il 58% dei voti bruciando tutti gli altri concorrenti, nessuno dei quali è riuscito a superare la soglia del 20% dei suffragi.

Forte di questo successo nelle primarie, e senza perdere tempo, Nathalie Kosciusko-Morizet ha sferrato l’offensiva contro Anne Hidalgo. “Sono la candidata scelta a larga maggioranza dai parigini di fronte a una candidata designata dall’apparato”, ha dichiarato, accusando la rivale socialista di essere solo “l’ereditiera” di Delanoë. “Non ho paura di nessuno, neppure di NKM”, ha replicato Anne Hidalgo. Ma il suo compito non sarà facile, perché la sua avversaria ha tutti i numeri per sedurre i “bobos” e gli altri parigini. Non è solo bella e naturalmente elegante (sembra uscita da un dipinto preraffaellita), ma anche intelligente, determinata, competente. Brava oratrice ha anche la fama di lavoratrice instancabile. Sposata con due figli, nel tempo libero suona il violoncello e pratica regolarmente il nuoto.

Il “duello in rosa” per il municipio di Parigi entusiasma le donne (e in particolare le femministe), mentre gli uomini stentano a nascondere il loro disappunto. E si capisce perché: la battaglia per la conquista della poltrona di sindaco della capitale è ora totalmente dominata dalle donne, fatto senza precedenti nel mondo notoriamente sessista della politica transalpina.

Anne Hidalgo con l'attuale sindaco di Parigi Bertrand Delanoë (Reuters).
Anne Hidalgo con l'attuale sindaco di Parigi Bertrand Delanoë (Reuters).

Manca poco meno di un anno alle elezioni, e risulta difficile, per non dire impossibile, fare previsioni su chi la spunterà, ma per ora Anne Hidalgo è leggermente in testa nei sondaggi, anche se la sua rivale guadagna terreno. Mentre le femministe esultano, i maschilisti non perdono un’occasione per ironizzare sul “duello in rosa”. E sbagliano di grosso perché in quanto a ambizione, tenacia e combattività, le due contendenti non hanno nulla da invidiare ai concorrenti di sesso maschile.

Nata 53 anni fa a Barcellona, naturalizzata francese all’età di 14 anni, Anne Hidalgo è entrata in politica nel 1997, quando era primo ministro il socialista Lionel Jospin. Fino al 2002 ha ricoperto diversi incarichi nei gabinetti ministeriali, prima di essere eletta assessore al municipio di Parigi dove è rapidamente diventata la principale collaboratrice e braccio destro di Bertrand Delanoë che l’ha designata come sua “delfina” . Ha partecipato a tutte le decisioni importanti che hanno cambiato il volto della Ville Lumière, ha contribuito all’applicazione di tante idee poi imitate in altre grandi città, per esempio le finte spiagge estive lungo il fiume e lo schema di noleggio delle biciclette (“Velib”), e promesso che, se sarà eletta sindaco, continuerà la battaglia di Delanoë contro le automobili private.

Erano in molti a prevedere una facile vittoria di Anne Hidalgo, fino a quando non è scesa in lizza Nathalie Kosciusko-Morizet, quarantenne con origini polacche che conterebbe fra i propri lontani antenati anche Lucrezia Borgia. Ex ministro dell’ecologia di Nicolas Sarkozy, di cui è anche stata portavoce nella campagna elettorale per le presidenziali del 2012 (battaglia persa da Sarkozy, sconfitto da François Hollande), ha studiato nelle più prestigiose scuole della République, è stata nominata segretario di Stato a 34 anni e ministro a 37. E’ cresciuta in una grande famiglia borghese (il nonno era stato ambasciatore di Francia all’Onu e a Washington, il padre era sindaco di Longjumeau, un grosso comune della periferia di Parigi), e incarna una destra aperta e cosmopolita.

NKM, come la chiamano in Francia, cercherà di strappare l’Hotel de Ville alla sinistra che lo occupa da 12 anni. Per questo, la giovane donna cercherà di conquistare i voti dei parigini, a cominciare da quelli dei cosiddetti “bobos” (borghesi-bohémiens) tradizionalmente orientati verso la “gauche”. Nelle primarie organizzate dall’Ump (il partito di Sarkozy), NKM ha rastrellato il 58% dei voti bruciando tutti gli altri concorrenti, nessuno dei quali è riuscito a superare la soglia del 20% dei suffragi.

Forte di questo successo nelle primarie, e senza perdere tempo, Nathalie Kosciusko-Morizet ha sferrato l’offensiva contro Anne Hidalgo. “Sono la candidata scelta a larga maggioranza dai parigini di fronte a una candidata designata dall’apparato”, ha dichiarato, accusando la rivale socialista di essere solo “l’ereditiera” di Delanoë. “Non ho paura di nessuno, neppure di NKM”, ha replicato Anne Hidalgo. Ma il suo compito non sarà facile, perché la sua avversaria ha tutti i numeri per sedurre i “bobos” e gli altri parigini. Non è solo bella e naturalmente elegante (sembra uscita da un dipinto preraffaellita), ma anche intelligente, determinata, competente. Brava oratrice ha anche la fama di lavoratrice instancabile. Sposata con due figli, nel tempo libero suona il violoncello e pratica regolarmente il nuoto.

Il “duello in rosa” per il municipio di Parigi entusiasma le donne (e in particolare le femministe), mentre gli uomini stentano a nascondere il loro disappunto. E si capisce perché: la battaglia per la conquista della poltrona di sindaco della capitale è ora totalmente dominata dalle donne, fatto senza precedenti nel mondo notoriamente sessista della politica transalpina.

Paolo Romani
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