11/02/2011
Gianfranco Fini
Il viaggio della nuova destra prosegue in un padiglione immenso e freddo della Fiera di Rho, alle porte di Milano. Una ragazza carina ma non appariscente (il contrario di una velina) legge il Manifesto per l’Italia, le note dell’Inno di Mameli risuonano mentre il presidente onorario, il “ragazzo di Salò” Mirco Tremaglia, apre ufficialmente i lavori in una scenografia lunare, da "anno zero".
Poi è la volta di Gianfranco Fini il traghettatore, che parla sulle note di “Nuovo Cinema Paradiso” di Morricone: “Getteremo un seme perché la primavera italiana possa diventare non solo una speranza ma una bella realtà”. Quando finalmente sarà cessato, fa intendere Fini, "l'inverno del nostro scontento politico". Così il segretario di Futuro e LIbertà ha aperto ufficialmente i lavori dell'assemblea costituente del nuovo partito, promettendo “la rinascita della nostra amata Italia".
Il nuovo partito ha l’ambizione di essere alternativa al Pdl, perché per tutti e due non c’è posto. Troppi i valori e i progetti che dividono. Poco o nulla, a parte il passato, ciò che unisce. Per l’ex ministro Andrea Ronchi la linea del Pdl è decisa da Bossi e “il polo berlusconiano ha finito per delegare l'elaborazione di contenuti e linee strategiche all'alleato leghista, autentico motore della coalizione”.
Chiara Moroni annuncia che la nuova formazione “non è una forza antiberlusconista ma una forza che andrà oltre il berlusconismo e la sua videocrazia”. La logica dei discorsi di chi si alterna sul podio della Fiera rimane quella bipolare. “Futuro e Libertà nasce per essere alternativa alla sinistra e per batterla alle urne, questo è il nostro obiettivo", sottolinea Italo Bocchino, capogruppo alla Camera. Sulla capacità di attrarre consensi Bocchino è ottimista: "Siamo certi che l'elettorato moderato si riunirà in un unico contenitore alternativo alla Sinistra dove Fli sarà una delle colonne portanti".
Ma come avverrà il “grande gioco” delle alleanze? “Fli si impegnerà con le altre forze riformiste del polo degli italiani a costruire un'alternativa di governo sin dalle prossime elezioni amministrative e a lavorare insieme in ogni contesto, a cominciare dal parlamento nazionale, per realizzare le riforme che servono all'italia" si legge nel documento programmatico. L’operazione “Terzo Polo”, ovvero la coalizione con Casini e Rutelli, dunque proseguirà. Mentre per quanto riguarda il ruolo del segretario, fanno testo le parole di Ronchi: "L'unica strada è che sia il leader". Che, assicura, "non sarà mai alleato con la sinistra". Ma potrebbe far parte di un’alleanza mirante a espellere dai giochi Berlusconi e il suo Pdl.
Sono oltre 133 mila le adesioni al manifesto di Futuro e Libertà, mentre le tessere della nuova formazione politica hanno quasi raggiunto quota 26 mila. E' un'organizzazione quasi immateriale quella di Futuro e Libertà. Alla tre giorni di Milano saranno presenti circa 10 mila congressisti, di cui 4 mila collegati ai lavori via web. Non è un mistero che Fini abbia accelerato sulle nuove tecnologie per battere “l’invincibile armada” mediatica di cui dispone Berlusconi.
Francesco Anfossi