Nucleare in Italia, effetto Fukushima

Così come Cernobyl influenzò nel 1987 i tre referendum che abolirono il nucleare così quello che sta accadendo in Giappone sarà determinante nella prossima consultazione.

15/03/2011

Ormai è psicosi nucleare in tutto il mondo. Berlino ha spento sette reattori. La Francia, che per questo tipo di energia è all'avanguardia, si interroga sul suo futuro nucleare. Gli americani fanno altrettanto. E l’Italia?  Nonostante la tragedia giapponese di Fukushima, il governo italiano non indietreggia: “La linea italiana rispetto al programma nucleare chiaramente non cambia”, ha affermato a Bruxelles il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.

Il nostro Paese aveva già espresso la sua contrarietà al nucleare nei tre referendum del 1987. Quasi 25 anni dopo il Governo Berlusconi aveva annunciato un nuovo piano per il ritorno del nucleare. Ma un nuovo  referendum, promosso dall'Italia dei valori, è stato presentato per abrogare la norma per la  "realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare". Due scuole di pensiero che si scontrano.  Da un lato si sostiene che le centrali di nuova generazione garantiranno nuovi posti di lavoro e una minore indipendenza elettrica dall'estero. Di contro invece c’è chi dice  che continuando ad investire  sulle energie rinnovabili si riuscirà a coprire l'intero fabbisogno energetico senza avere il problema di come gestire le scorie nucleari.

Si voterà a giugno. E intanto si è acceso anche in tutta Italia il dibattito. Che ovviamente risentirà (e non poco) di quanto sta accadendo in Giappone.
“Spero non ci sia alcuna ondata di emotività. Sarebbe un modo irrazionale di affrontare un problema”, ha aggiunto il ministro Prestigiacomo.  Sulla questione è intervenuto il leader del Pd Pierluigi Bersani il quale replica alle parole di Stefania Prestigiacomo affermando che “continuare a classificare come emotive le reazioni dell'opinione pubblica è sbagliato”. Per il segretario del Pd c'è piuttosto nel nostro Paese “una diffusa percezione che la tecnologia nucleare sia ancora molto giovane e presenti seri problemi, sia per lo smaltimento delle scorie che per le conseguenze di eventuali incidenti”.

“Dalla Francia alla Germania, dall'Austria alla Svizzera i politici stanno agendo non sull'onda emotiva, ma razionale della revisione dei propri piani alla luce dell'evidente insicurezza degli impianti nucleari”, ha dichiarato il WWF in una nota.

Ma è innegabile che Fukushima influirà sul referendum esattamente come ha influito Cernobyl sulle tre consultazioni dell'87.

 

 

 

 

 

Francesco Anfossi
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Postato da xefren1 il 21/03/2011 14:32

Scusate per l'ultima mia frase del mio precedente messaggio, non fraintendetemela vi prego, volevo solo identificarmi e non distanziarmi, non volevo spacciarmi per "l'unico buon cristiano", io che neanche lo sono. Mi dispiace di non saper scrivere bene. Grazie per la comprensione.
Valter.

Postato da xefren1 il 21/03/2011 12:37

Le scorie radioattive sono un regalo che facciamo ai nostri figli, mi ricordo i padri che cercavano di dare ai loro figli una vita migliore, noi gli diamo le scorie. Non solo ai nostri figli, ma anche ai loro e a quelli dopo ancora, non per due e cinque generazioni, e sarebbe già un atto di estremo egoismo, ma per 10 mila generazioni. Quando i giornalisti male informati, o in cattiva fede, vi parlano di 24 mila anni, sbagliano. Il plutonio in 24500 anni dimezza il suo potere radioattivo, lo dimezza soltanto, è la sua “emivita”, altri 24500 per arrivare ad un quarto, centomila per ridursi ad un decimo, provate ad avvicinarvi tra centomila anni ad un decimo di tonnellata di plutonio! Sono tempi geologici, non possiamo confrontarci con loro. Il plutonio sulla terra c’era, ma nel primo miliardo di anni è decaduto, noi poveri imbecilli l’abbiamo ricreato per costruire bombe e centrali e adesso lo regaliamo ai nostri figli “per il loro bene”. Per cosrtruire un sito di stoccaggio occorrono dieci miliardi di Euro, gli americani lo stanno progettando ma non sono ancora riusciti a costruirlo. Per gestirlo forse occorrerà un miliardo di euro ogni anno, 30 miliardi li spenderà la nostra generazione d’imbecilli, trecentomila miliardi li faremo spendere ai nostri figli, trecentomila miliardi per ogni sito che ancora non siamo riusciti a costruire. Un mutuo radioattivo da estinguere in solo 10.000 generazioni. Per ogni sito! Se il primo uomo di Neandertal ci avesse lasciato materiale radioattivo da sorvegliare saremmo solo ad un terzo del lavoro. Lasciare plutonio e uranio arricchito alle nostre future generazioni è un atto di estremo egoismo ed estrema crudeltà. Per un cristiano/cattolico dovrebbe essere un atto impossibile, dovrebbe! Io sono ateo, Valter.

Postato da CZAR il 19/03/2011 15:13

@ Libero Leo 19/03/2011 h. 10.26 - Adesso però soddisfi lei la mia curiosità : che si fa con le scorie nucleari ?

Postato da CZAR il 19/03/2011 15:11

@ Libero Leo 19/03/2011 h. 10.26 - L' energia fotovoltaica invece è immagazzinabile sostanzialmente mediante accumulatori. Il suo utilizzo è quindi più indicato solo per abitazioni private e/o edifici pubblici, il che comunque non è poco. Tuttavia bisogna tenere presente che i sistemi fotovoltaici di ultima generazione ( sensibili agli infrarossi ) funzionano e producono energia anche in caso di tempo nuvoloso o piovoso. Spero di aver soddisfatto la sua curiosità.

Postato da CZAR il 19/03/2011 15:01

@ Libero Leo 19/03/2011 h. 10.26 - L'energia eolica può essere convertita in Idrogeno mediante elettrolisi. L' Idrogeno viene così immagazzinato e può essere convertito in energia elettrica mediante semplici generatori. Impianti di questo tipo sono già in funzione in diversi paesi del mondo.

Postato da Libero Leo il 19/03/2011 10:26

CZAR dice che l'energia elettrica può essere immagazzinata. Chiedo cortesemente come può essere immagazzinata l'energia elettrica eolica e fotovoltaica per poter far fronte ai periodi privi di vento e di sole.

Postato da Marco Andreacchio il 18/03/2011 23:15

PERCHE' IL GOVERNO HA BLOCCATO I SOCCORSI AL GIAPPONE ? http://mazzetta.splinder.com/post/24306761/il-governo-ha-bloccato-i-soccorsi-al-giappone?confirmkey=85d3f1f545c4ff39f88efbf0a2c51178

Postato da elcamero il 18/03/2011 13:30

Da Il Gazzettino:"Il nucleare ora fa paura"; Prestigiacomo: «Fermiamoci, perdiamo le elezioni». Non si pongono il problema se il nucleare è pericoloso o meno per gli italiani ma solo se permetterà loro di essere rieletti o meno. Della serie me ne frego altamente del popolino, mi interessa solo il 27 del mese. E' vero il detto che ogni popolo ha il governo che si merita, ma finire così male..... Ogni giorno ne combinano una come Bertoldo &Co.

Postato da Paolo Ruffatti il 17/03/2011 23:51

Cara redazione, avete fatto bene a pubblicare il post del contadino: è l'esempio di come il minculpop di Berlusconi è riuscito a far diventare beoti milioni di italiani, allevandoli con le trasmissioni demnziali della defilippi, con i sederi delle veline che sculettano in ogni tipo di trasmissioni (speriamo che non le mettano anche nei funerali di stato dei soldati che vanno a morire in Afnganistan), con le ricette di cucina con 10 milioni di italiani che ormai fanno un solo pasto al giorno e non tutti i giorni, il Milan per gli ultras... (e ultimamente il debordante Ferrara, messo al posto del grande Biagi, per santificare la Ruby rubacuori). .... E poi li prende...  chiamandoli "popolo sovrano": basta che votino poi ..... chi se ne... se muoiono di fame?. Inviterei il sig Vincenzo a prendersi un nick name che non disonori una categoria come quella dei contadini che stimo grandemente.

Postato da Vincenzo Alias Il Contadino il 17/03/2011 20:20

Tre cose al nucleare Celentano da ignorante ad ignorante. Quello che non sai che ti conosco dal 1966, quando venivo per lavoro nei tuoi uffici. Parli proprio tu che sei il Marx utilizzatore per scaldare le tue piscine, ville, auto e studi di registrazione e set cinematografici. Senza, come avresti fatto e come in futuro? I Verdi, ma hai dimenticato che il Ministro Pecoraro e come ha ridotto Napoli? Tu dov’eri nel solarim o in piscina? Beppe Grillo, dimenticato che viaggiava con un grosso suv e costato la vita a tre persone? Renzi? Certo ragiona Politicamente corretto, ma cosa farà solo Lui? Ma i tuoi Kompagnuzzi hanno distrutto tutte, idee altrui, sogni visto il rewing al Comunismo, dopo aver visto che quest’ideologia ha causato la morte di oltre 150.000.000? Affermi che Casini e Berlusconi sono ipocriti, perché tu hai fatto di più di Berlusconi o è il contrario visto che la Rti ti ha strapagato il tuo catalogo di canzoni? Il problema che tu, Mina ed altri scappati in svizzera o nei paradisi fiscali che, acchiappato gloria e fama non si concedono più ai fan, per privacy, ma come mai questo concetto non piace se applicato a Berlusconi che, oggi ti fa stare caldo col petrolio e gas di Libia e Russia? Io credo che, di sicuro poco esiste visto che, il cammino della vita la decide solo Dio! http://qn.quotidiano.net/politica/2011/03/16/474716-nucleare_celentano_andare_votare.shtml http://vincenzoaliasilcontadino.wordpress.com/

Postato da Vincenzo Alias Il Contadino il 17/03/2011 20:18

Disastro alla centrale di Fukushima causata dalla natura, ma anche dalla Politica, datosi che la Giustizia aveva sentenziato di chiuderla. Io credo che la crisi Politica del Giappone associata al danno naturale del terremoto e Tsunami, ha causato il disastro, ma da tenere conto che dopo le segnalazioni del pericolo, la sentenza dei Giudici, fu che, i Politici hanno sottovalutato e frenato la sentenza nel temerla in funzione o colpa anche dalla “ Yakuza ” che fermandola avrebbero perso miliardi, ma è stato danno peggiore e come sempre, e io pago! In Italia? Prima osserviamo Fukushima, poi decidiamo. http://vincenzoaliasilcontadino.blogspot.com/2011/03/disastro-alla-centrale-di-fukushima.html https://profiles.google.com/vincenzoaliasilcontadino/posts/VjwdCMBWm9K#vincenzoaliasilcontadino/posts/VjwdCMBWm9K http://www.ilgiornale.it/interni/il_cav_frena_nucleare_seguiremo_leuropa_prestigiacomo_fermiamoci_elezioni_rischio/politica-governo-giappone-nucleare-centrale-costruzione-romani-freno/17-03-2011/articolo-id=512080-page=0-comments=2#1

Postato da Michelone il 17/03/2011 18:13

Allora è proprio vero: come i giornali di sinistra non pubblicate i commenti che non vi piacciono!!!

Postato da CZAR il 17/03/2011 13:26

@ libero leo 17/03/2011 h. 00.09 - Le dò una notizia : l'energia può essere immagazzinata. Le scorie nucleari, invece, un pò meno ( legga il post di xefren1 17/03/2011 h. 02.48 e rabbrividisca, come ho fatto io ). Stia bene.

Postato da Paolo Ruffatti il 17/03/2011 12:45

Caro Libero Leo, il Portogallo che non ha un filo di petrolio, ma solo tanto vento e sole come noi, è passato negli ultimi 3 anni dal 3-4% di fabbisogno coperto dal fotovoltaico (da solo mi pare, senza l'eolico) al 65 % del fabbisogno: se un governo serio di un paese ci crede, questi sono i risultati. Da noi , quando si sono accorti che si poteva fare, anche abbassando gli incentivi, (obiettivamente troppo alti) hanno fatto il solito decreto killer, che rischia di mettere a zero 120.00' posti di lavoro. Sappia che con le centrali nucleari che Berlusconi pervicacemente sostiene, i posti di lavoro per gli italiani sarebbero non più di pochissime migliaia di operai edili .... e tutti dipendenti da ditte mafiose, visto che in Italia (ormai lo sanno anche le pietre) le grandi opere civili sono tutte appannaggio della mafia. La ragione per cui il governo spinge come un toro a "corna" basse (absit injuria verbis) di fronte all'evidenza dei grandi paesi che chiudono le centrali nucleari, se le vada a leggere, per favore, nel mio post precedente in questo blog cordialmente

Postato da xefren1 il 17/03/2011 02:48

Una centrale nucleare grossa, molto grossa, consuma ogni anno 40 tonnellate di uranio arricchito. Per farlo occorrono 300 tonnellate di uranio naturale. Per trovarle occorre estrarre dalle miniere 4 milioni di tonnellate di roccia. Per estrarle occorrono 800 mila tonnellate d’acqua dolce. Per separare l’uranio occorrono 2400 tonnellate di acido solforico. Per raffreddare la centrale occorre un miliardo di metri cubi di acqua ogni anno. L’uranio ed il plutonio hanno una emivita di 24 mila anni. Per ridursi ad un quarto di millesimo occorre un milione di anni. Tra un milione di anni le 40 tonnellate di quest’anno si saranno ridotte all’equivalente di un chilo. Un chilo di plutonio è sufficiente ad avvelenare tutta la popolazione italiana. Nessuna costruzione umana è impermeabile per più di 500 anni. I nostri discendenti dovranno demolire e ricostruire i siti di stoccaggio per 2000 volte. Il tetto di una centrale che fonde dovrà essere ricostruito per 20 mila volte. Ma non sarà finita, perché rimarrà sempre un chilo per ogni anno di ogni centrale. È bello piangere quando un amico muore, e abbiamo molti amici che stanno morendo, sono quelli che non contano nulla, quelli che non hanno mai comandato e sempre subito, quelli che ora piangono, non quelli che ora pensano o parlano o decidono. Hanno subito, gli unici al mondo, due bombe atomiche e ora una centrale nucleare squartata. “Non c’è pericolo oltre 30 chilometri, non c’è pericolo in Europa” a dirlo sono quelli che parlano e decidono e parlano e decidono. È bello avere amici che non conosci e che smuovono in noi la solidarietà, loro muoiono e a noi ci schianta il cuore, "in Europa non c’è pericolo" ed è questo che ci schianta il cuore, perché oltre le bombe e la centrale hanno anche la sfortuna di non essere noi. Ma non preoccupiamoci, la terra è tonda ed il vento fa il giro.
Valter.

Postato da Libero Leo il 17/03/2011 00:09

Francesco Anfossi ha scritto: "Di contro invece c’è chi dice che continuando ad investire sulle energie rinnovabili si riuscirà a coprire l'intero fabbisogno energetico senza avere il problema di come gestire le scorie nucleari.". Gradirei sapere chi sostiene ciò, in quanto finora non ho trovato nessuno che sostenga questa affermazione. Il dubbio sorge perchè le energie rinnovabili più reclamizzate (il fotovoltaico e l'eolico) non sono continue. Se per una settimana non ci fosse ne sole nè vento, chi ci fornirebbe l'energia necessaria, se avessimo solo queste due fonti di energia?

Postato da Martini Enrico il 16/03/2011 16:19

Enrico Martini (già docente di otto materie, Facoltà di Scienze e di Architettura, Università di Genova) Preliminarmente un complimento a Famiglia Cristiana per la sua modernità. Sul problema delle centrali atomiche si pensa che i rischi riguardino la possibilità che si verifichinbo incidenti. Nulla di più sbagliato! Nelle centrali di terza generazione, quelle che dovrebbero essere costruite in Italia, il concetto di “livello zero di rischio” è stato sostituito dal concetto di “livello di rischio accettabile”; si sono elaborate e adottate norme di gestione che considerano accettabili il verificarsi di un’anomalia di funzionamento ogni tre giorni e la diffusione di radioattività nell’ambiente. Sbaglia chi crede che le centrali atomiche siano impianti ermeticamente chiusi e che nulla di radioattivo possa diffondersi nell’atmosfera in assenza di malfunzionamenti. Una centrale atomica rilascia regolarmente nell’atmosfera vapore acqueo radioattivo: certi valori, considerati a norma di legge nei Paesi che ospitano centrali atomiche, sono notevolmente più alti della radioattività di base presente al suolo sul nostro pianeta. L’Ente Governativo tedesco per il controllo radioattivo ha svolto un’indagine epidemiologica sugli abitanti che vivono in prossimità delle 16 centrali (di prima, seconda e terza generazione) presenti in Germania. Si è constatato che i bambini con meno di 5 anni che vivono entro 5 km dai reattori sono soggetti ad un incremento del 76% del rischio di contrarre una leucemia rispetto ai loro coetanei ubicati ad oltre 50 km dai reattori stessi. Questo incremento di probabilità scende al 26% per chi sta tra 5 e 10 km, al 10% per chi vive tra 10 e 30 km, infine allo 0,5% per chi è tra 30 e 50 km. Chi ha diffuso questi dati non è un’Associazione ecologica, è l’Ente governativo tedesco per il controllo radioattivo! Ho scritto una relazione di 26 pagine su questo ed altri argomenti connessi con l'impiego dell'energia atomica. Chi è interessato a riceverla via mail me la chieda all'indirizzo enricomartini13@gmail.com. Sarò lieto di inviarla, e così pure un'altra relazione sul ponte sullo Stretto di Messina e sull'impiego di OGM in agricoltura. Cordiali auguri di buon lavoro.
Enrico

Postato da CZAR il 15/03/2011 22:26

Dichiaro subito la mia incompetenza a parlare di centrali nucleari dal punto di vista tecnico. Vorrei semplicemente far notare che, a quanto si dice, se si cominciasse a costruire domani mattina una centrale nucleare, non sarebbe operativa ed in produzione prima di 15 anni. Sempre a quanto si dice, l'uranio mondiale tenderà ad esaurirsi tra circa 50 anni ma se aumenterà il fabbisogno anche prima. Dunque le nuove centrali nucleari italiane non avrebbero neppure il tempo di concludere il loro ciclo di funzionamento e di sfruttamento economico. Aggiungo che non ho mai visto un politico italiano, di destra o di sinistra, fare un piano a lunghissima scadenza (faccio eccezione per De Gasperi e pochissimi altri) e che, considerata l' età generalmente avanzata del nostro personale politico, quando le ipotetiche centrali nucleari dovessero essere operative, quasi nessuno di quelli che oggi hanno in mano le leve del potere potrà beneficiare del vantaggio elettorale derivante dal buon lavoro compiuto. Sospetto perciò che l'interesse dimostrato oggi per la costruzione di nuove centrali abbia un ritorno molto più immediato.....

Postato da 53franco il 15/03/2011 21:41

quanto sta succedendo in giappone impone un ripensamento sulla scelta del nucleare, tutti i paesi si stanno interrogando tranne l'italia. Sono schifato dalle dichiarazioni del ministro all'ambiente "indietro non si torna". Una scelta importante, di fronte a tragedie come quella giapponese, andrebbe appofondita, ristudiata, non imposta con arroganza. Ero indeciso sul tema, ora non più, chi la sostiene lo afferma con troppa arroganza. Temo che si stia apparecchiando un banchetto per affaristi, mafie e corrotti. Ci siamo già mangiati il futuro dei nostri ragazzi (e qui la colpa è di tutti) ma almeno non svendiamo anche la loro salute! Io al nucleare italiano non ci sto!

Postato da anna69 il 15/03/2011 21:39

E se cominciassimo noi a risparmiare quel 19% di energia che i nostri politici chiamano indispensabile e che proviene dal nucleare? Si può iniziare usando la lavastoviglie e lavatrice la sera sul tardi ed evitare tanti sprechi anche a livello collettivo, basta una corretta autoformazione o informazione. Forse così riusciremo a mettere il bavaglio a questi politici che pensano al loro portafoglio e non alla sicurezza dei cittadini. I paesi europei sembra stiano facendo una seria riflessione sul nucleare, mentre il nostro ministro dell'ambiente (l'ambiente! ) con la sua grande competenza in materia ha decretato che l'Italia, con le bende sugli occhi e sulla coscienza, va avanti. Ma le hanno mai viste questi le conseguenze di una contaminazione nucleare? Io in parte sì, ho visto bambini russi minati nella salute dalle radiazioni di Chernobil, l'anno prima li vedevo e ci parlavo, nel loro mese di vacanze - salute in Italia; l'anno dopo, al consueto ritorno, alcuni di loro mancavano all'appello della vita! Se vogliamo che succeda anche ai nostri figli oltre ad essere già un reale pericolo per la popolazione giapponese, andiamo avanti così, come dice la nostra ministra. Mi viene non da sorridere, ma da piangere!

Postato da Paolo Ruffatti il 15/03/2011 21:23

Inutile stupirsi di fronte alla pervicacia incosciente della banda al governo: loro sono coscientissimi. Sanno bene che le centrali non saranno mai installate, infatti chi di spada ferisce di spada perisce; mi riferisco al sistema di imbambolare i poveri semplici (ricordate il ministro della paura fatto magistralmente dal grande Albanese in TV da Fazio?) con 17 anni di TV spazzatura e Porta a porta che parla a fiumi sui delitti e la Defilippi che cambia i valori dei nostri ragazzi (importante apparire e competere con il coltello tra i denti; la cultura, quella vera va sradicata per creare il nulla nei loro cervelli: più scemi restano più facile farli votare per la banda). Adesso la paura del nucleare (quella sì, vera!) li fotterà. Ma a loro non interessa affatto fare le centrali: a loro interessa aumentare il debito pubblico di 35 miliardi, facendoseli prestare dal FMI, e poi fare come ricordava eagle-giò, che saluto (io ero uno dei capi officina per la costruzione di Caorso, e ho votato no al nucleare già allora); il nucleare è come l'AIDS: se lo conosci lo eviti!! Poi quando c'è un affare del genere, la regola non scritta tra chi prende e chi dà è la spartizione al 50%, era prassi comune ai tempi di Craxi nelle aziende di stato e credo che sia una legge ancora in vigore.

Postato da eagle_gio il 15/03/2011 18:00

Premetto che ho 60 anni, che so di che cosa parlo (ho lavorato alla costruzione della centrale nucleare del Brasimone), e che, a suo tempo, votai a favore del nucleare. Detto questo dico subito che ben venga "l'ondata emotiva" che blocchi l'installazione di centrali nucleari. E' un "affare" da 35 miliardi di euro e, visto quello che è successo a L'Aquila, La Maddalena, etc etc... chi si fida ad affidare a questa classe politica e a questi faccendieri infrastrutture tanto delicate?

Postato da dino avanzi il 15/03/2011 17:48

Tutti gli effetti di Fukushima li sapremo tra molti anni. In Italia il programma nucleare andrebbe sospeso. Le centrali nucleari sono vulnerabili anche da attacchi terroristici e da questo punto di vista indifendibili. Però anche i cittadini dovrebbero mettere in conto un ridimensionamento dello stile di vita. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Ah! dimenticavo, il ministro Prestigiacomo è "una nota competente in materia" per cui: attenzione alle sue parole!!
Dino 51

Postato da Maurizio Zaffaina il 15/03/2011 16:49

E' una vera vergogna che il nostro governo non tenga in nessuna considerazione il vero bene della nazione ed anche in questo caso proceda come se l'Italia fosse una sua personale proprietà. Noi cittadini cosa aspettiamo a svegliarci?

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