08/02/2013
Un articolo comparso su "La nuova bussola quotidiana" vorrebbe far credere ai lettori che Famiglia Cristiana abbia abbracciato la “visione del mondo dell’ideologia omosessualista", per il solo fatto di aver pubblicato una pagina di pubblicità contro l'omofobia realizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tra la condanna dell'omofobia e il presunto sostegno "all'ideologia omosessualista", come la definisce La Nuova bussola quotidiana", corre ovviamente un'enorme differenza. Come dimostrano i numerosi servizi che Famiglia Cristiana ha dedicato al tema (ultimo quello intitolato "La famiglia è altra cosa", sul numero 4/2013, pagine 38-42) e l'articolo pubblicato nello stesso numero in cui è comparsa la pagina pubblicitaria, a firma del teologo Luigi Lorenzetti, che qui riportiamo integralmente.
Tra lotta all’omofobia e confronto sui diritti
da Famiglia Cristiana n. 2/2013 - di Luigi Lorenzetti, teologo
L’omofobia è un sentimento (timore,
paura) verso la persona omosessuale
e si manifesta in molteplici
maniere che vanno dall’intolleranza,
ostilità, odio e disprezzo fino a violenza
psicologica e fisica. Recenti fatti drammatici
sono segnali inquietanti di una
cultura antiumana e discriminatoria tra
persona e persona. Per uscirne, il ricorso
al Codice penale, anche da aggiornare, è necessario ma non basta. Occorre una
conversione culturale di tipo etico che
abbia, nel rispetto incondizionato alla
persona, eterosessuale o omosessuale, il
punto di partenza e il punto di arrivo.
Si
tratta, così, di rendere possibile una società
giusta e riconciliata, dove ognuno è
riconosciuto come persona nella sua incondizionata
dignità e nei suoi diritti.
D’altra parte, il contrasto all’omofobia,
nelle sue manifestazioni più o meno
gravi e scoperte, è efficace se si fa chiarezza
su cosa è o, viceversa, non è omofobia,
così da non confondere realtà diverse.
Una cosa, infatti, è l’emarginazione,
la discriminazione, il dileggio, la violenza
verbale e fisica, sempre da condannare
come reati e peccati contro la persona;
tutt’altra è discutere sull’esistenza o meno
di certi diritti.
L’inconfondibile dignità,
che spetta a ogni persona, non conduce
a sostenere che l’omosessualità
non è altro che una modalità sessuale
tra le tante; che il matrimonio tra uomo
e donna non è che una tra altre forme di
matrimonio; che l’unione omosessuale
ha il diritto all’adozione.
Sono questioni di libera discussione
pubblica senza indulgere
alla sterile contrapposizione
tra laici e cattolici.
Al contrario, in
una società laica (non
laicista), tali questioni
hanno bisogno di dialogo
e confronto razionali
per convergere su un
triplice e unitario obiettivo:
condanna di ogni forma di omofobia;
difesa dei beni comuni, quali il matrimonio
e la famiglia; e riconoscimento
dei diritti individuali che derivano
dalle unioni di fatto.
Di seguito la lettera inviata da Mauro Broggi, Direttore Relazioni Esterne della Periodici San Paolo, al direttore della testata online "La nuova bussola quotidiana"
Gentile direttore,
in merito all'articolo Come è moderna Famiglia Cristiana di Mario Palmaro, pubblicato su lanuovabq.it il 4-02-2013, desidero comunicarle che è nostra intenzione difendere la reputazione del giornale nelle sedi competenti. Riteniamo infatti di essere diffamati e danneggiati da quanto contenuto nell'articolo, in diverse specifiche espressioni. Come quando Famiglia Cristiana viene bollata di "cinismo verso il vasto pubblico dei propri lettori".
Ho poi il sospetto che l'estensore dell'articolo non abbia letto bene quel numero di Famiglia Cristiana: la invito a leggere quella pubblicità assieme al testo del teologo Luigi Lorenzetti "Tra lotta all'omofobia e confronto sui diritti" che abbiamo pubblicato, nello stesso numero, alle pagine 36 - 37 e che mi permetto di allegare. Per cortesia, prima di lanciare accuse almeno leggeteci per intero.
Cordiali saluti
Mauro Broggi