26/06/2012
Sono molto preoccupanti i dati di oggi, diffusi dalle agenzie e dai siti dei giornali più attenti alle famiglie (a cominciare dal sito di Famiglia Cristiana, sempre più spesso prezioso sensore dei malesseri delle famiglie italiane). I consumi pro-capite crollano del 3%, e quelli alimentari rischiano nel 2012 un -6 per cento. Certo, alle famiglie non servono i dati di Confcommercio. Ogni famiglia sa sulla propria pelle che oggi è sempre più difficile arrivare alla fine del mese.
Ma perché non lo sa il Governo? Perché le misure già adottate e quelle previste nei prossimi giorni non fanno i conti con la grave e progressiva perdita di potere di acquisto delle famiglie?
Ma come si fa a far ripartire i consumi- e quindi il commercio, il lavoro, l'economia - senza restituire reddito alle famiglie? Finora il Governo ha prevalentemente alzato le tasse - molto - e provato a tagliare - molto poco - la spesa pubblica. E’ ormai tempo di sostenere le famiglie, e soprattutto le famiglie dei giovani e le famiglie con figli, orientando le risorse pubbliche verso questa priorità. Prima che questo blocco dei consumi diventi irreversibile, e si trasformi in una trappola di povertà e di esclusione sociale. Il Governo ha appena approvato un Piano per la Famiglia nel complesso positivo, senza però individuare le risorse necessarie per attuarlo. Credo che invece proprio in quel documento siano già indicate molte delle misure utili per rispondere positivamente alla crisi.
E in più, ci permettiamo di aggiungere, avviamo l'applicazione del Fattore Famiglia, proposta del Forum che diminuisce la pressione fiscale sulle famiglie con figli. Perché da lì riparte il futuro e la speranza del Paese.
Francesco Belletti
Presidente del Forum delle associazioni familiari