21/10/2012
Il premier Mario Monti (Ansa).
Mille
euro a famiglia in media. Millesettecento euro per un nucleo familiare con due
figli. Il Codacons, su elaborazione dei dati Istat, ha calcolato il prezzo
pagato dalle famiglie per le misure finanziarie varate dal governo.
Per il Cer (Centro Europa Ricerche) il 45 per cento delle famiglie italiane ci rimetterà in media 140
euro solo per la legge di Stabilità
varata dal Governo. L’ennesima stangata che si abbatte sui “soliti noti”.
L’elenco delle rasoiate è lungo ed avviene nel contesto più difficile per gli
italiani (il potere d’acquisto continua a scendere, l’inflazione morde, gli
stipendi sono fermi).
L’impatto
dell’aumento dell’Iva non sarà certo compensato dalle riduzioni simboliche
dell’Irpef per le fasce più basse. A dicembre arriverà l’ultima tranche dell’Imu,
la più pesante, perché verrà calcolata dai Comuni, molto più “affamati” dello
Stato a causa dei minori trasferimenti. Ma aumentano anche luce (1,4 per
cento), acqua, gas.
A tutto
questo si aggiungono le minori detrazioni fiscali, che come è noto rappresentano
uno dei pilastri principali del Welfare familiare italiano. Le franchigie e la
riduzione degli sconti fiscali (con effetto retroattivo) ridurrà
inesorabilmente i redditi.
La fotografia è un quadro di macerie: solo
al Sud le famiglie povere sono il 20 per cento. Il premier Monti ha annunciato
di vedere timidi segnali di ripresa a partire dalla primavera prossima. Ma le
famiglie italiane, soprattutto quelle con i redditi più bassi, rischiano di arrivare in ginocchio a
quell’appuntamento, se mai ci sarà. Davvero la cura Monti rischia di ammazzare il paziente.
Francesco Anfossi