Fini-Berlusconi, il tiramolla infinito

Intanto noi italiani stiamo rischiando grosso per una ripresa economica che non c’è. E la Lega di Bossi spegne il forum dei giovani padani: primo, portare a casa il federalismo.

08/11/2010

Sarà anche un dramma, lo scontro tra Fini e Berlusconi. E se ancora non lo è, potrebbe diventarlo: anche se, più che da convincenti motivazioni politiche o seri disegni programmatici, la contesa nasce da una serie reciproca di dispetti. L’attuale classe politica è maestra nel trasformare i sassolini in macigni, rendendoli più importanti dei veri problemi nazionali. Dramma o no, di conseguenza, non mancano in questa vicenda gli elementi fra il grottesco e il farsesco, che non trovano posto negli articoli di fondo ma ispirano, come giusto e comunque inevitabile, i disegnatori umoristici.

    Così, in una vignetta di Giannelli, abbiamo Fini che si dice d’accordo con Berlusconi nel negargli l’appoggio esterno, e buttarlo quindi dalla finestra. E Vincino, a commento del tiramolla fra i due su chi deve dimettersi per primo, mostra una coppia di randellatori in attesa dietro l’uscio. Chi mette fuori la testa è perduto. Dev’essere per questo che Bossi, maestro pure lui nell’alternare guerra e disimpegno, ha fatto sapere che per ora se ne sta rifugiato dietro un cespuglio. Si muovano gli altri.

    Anzi Bossi è andato oltre, cancellando quel blog leghista in cui i “giovani padani” (una volta c’era la gioventù del Littorio...), aspramente criticavano la vita privata del premier. Ma che imprudenza queste aspiranti trote, futuri adepti del coetaneo Renzo Bossi. Aspettino di vedere concretato il federalismo, o almeno qualcosa che gli assomigli, e soltanto dopo si appostino con i bastoni dietro la porta. Insomma, imparino cos’è la politica.

    Mah. Noi italiani stiamo rischiando grosso per una ripresa economica che non c’è, per i titoli di Stato che cominciano ad assomigliare a quelli greci. Siamo fermi per le riforme, e solo adesso si annunciano – aspetta cavallo – interventi per le famiglie. Il costume pubblico è in continuo degrado. La Giustizia non funziona. Franano i costoni di montagna e i ruderi di Pompei. Il futuro ci riserva assai più timori che speranze. E i responsabili si baloccano.

    Non siamo ancora alla catastrofe, e per fortuna esistono ancora italiani capaci di pensare e agire. Ma nei palazzi dell’alta politica si sta discutendo se la scelta debba essere fra Ruby e il bilocale di Montecarlo. Anche i giornali danno una mano, qui la ex-moglie di Fini che non saluta quella nuova, là l’escort D’Addario che cerca nuovi spazi. Questioni vitali, come no. Per riportarci alla realtà, ci restano solo gli umoristi.

Giorgio Vecchiato
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da Libero Leo il 11/11/2010 10:25

Giorgio Vecchiato riporta tutti i fatti negativi, vedendo il mondo con occhio molto pessimista. Per coerenza dovrebbe anche descrivere come funziona la giustizia in Italia (oltre il 30% di innocenti in carcere; alcuni agistrati che fanno politica più che giustizia; ingresso in magistratura senza alcun filtro salvo un semplice concorso, ecc.) e come vengono fornite le informazioni agli italiani da giornalisti che ormai non sono più giornalisti, ma politicanti camuffati da giornalisti. Questi 'giornalisti' riportano solo ciò che interessa alla parte politico-ideologica a cui appartengono. Il 'caso Fini' è un esempio lampante: dopo che è diventato avversario di Berlusconi di lui non si dice più nulla di negativo; non si dice che è stato (e forse è ancora) indagato per truffa aggravata; non si dice che ha svenduto un bene del partito AN per un terzo del valore effettivo favorendo suo 'cognato'; non si dice che ha promesso di dimettersi quando fosse emerso che l'appartamento di Montecarlo fosse risultato di suo 'cognato'; non si dice che non ha mantenuto la promessa quando è emerso chiaramente (in un documento dei PM che lo hanno indagato) che effettivamente l'appartamento è di suo 'cognato'; non si dice dei favori che ha chiasto in RAI per i suoi parenti; ecc.. Effettivamente è proprio vero quel che Vecchiato ha scritto in precedenza quando ha affermato 'questo non è giornalismo'. Concordo pienamente con Vecchiato, in quanto ritengo che ormai in Italia non ci sia più giornalismo.

Postato da FRANCO PETRAGLIA il 10/11/2010 09:39

SI PONGA FINE AL TEATRINO POLITICO TRA BERLUSCONI E FINI Carissimo e stimatissimo Direttore, il mio stato d’animo di uomo del sud è sotto i tacchi. Sono circa quattro mesi che assistiamo impotenti al teatrino-giochetto tra Berlusconi e Fini.(Spero ardentemente , dopo il recente e speranzoso discorso del presidente della Camera a Perugia, che ci sia una vera palingenesi politica) I nostri governanti escano dalle tenebre dell’approssimazione e dall’incertezza e imbocchino la via giusta per realizzare progetti davvero orientati al bene comune. E’ da anni che non si riesce a dipanare la matassa delle tanto decantate riforme. L’uomo della strada è stanco ed avvilito, non ha più la forza di gridare contro questa irresponsabilità ampia e lassismo imperante. E’ ora che ci si svegli, politicamente, dal sonno profondo e dall’apatia generale in cui si è precipitati. Il Paese non può aspettare le calende greche! Si dia un po’ di ossigeno a questa nostra società , che mostra segni di asfissia da tutti i punti di vista e vede solo un orizzonte buio e tenebroso. Ringrazio vivamente per la cortese ospitalità e porgo molti cari saluti. Franco Petraglia – Cervinara (AV)

Postato da Antonio Salzano il 09/11/2010 14:12

Come si fa a non condividere in toto l'analisi di Vecchiato? Ma, mi permetto aggiungere, che è senz'altro vero che "per fortuna esistono ancora italiani capaci di pensare e agire" ma che purtroppo esistono molti italiani incapaci di prendere atto del degrado politico e morale della classe politica italiana che dovrebbe portarci fuori dalla crisi. E' questo, a mio avviso, il problema più drammatico che tocco con mano tutti i giorni dove insospettabili interlocutori giustificano ogni atto che invece dovrebbe gridare giustizia, serietà e sobrietà.

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati