Fini-Berlusconi, la guerra mediatica

Per replicare all'attacco delle testate berlusconiane, il presidente della Camera sceglie la Rete. Dietro c'è una precisa strategia.

26/09/2010

"E' un messaggio che studieremo nel tempo, davvero molto interessante", commenta il massmediologo Fausto Colombo. Gianfranco Fini ha scelto la Rete per replicare agli attacchi mediatici dell'impero multimediale legato al premier Silvio Berlusconi. E la prospettiva mediatica è la chiave per capire i risvolti politici di quel che sta succedendo. "Fini e Berlusconi", continua Colombo, "portano avanti due idee diverse di democrazia, una più legata alle democrazie inglese e tedesca, l'altro più populista, simile a quella di Sarkozy. E questo si riflette nel loro modo di comunicare".
Da qui due modi diversi di mettere in campo le loro strategie. "Fini ha scelto un discorso articolato, semplice, con una struttura argomentativa molto rigorosa, scandito in nove minuti: esposizione del fatto, eventualità decisionali (sono disposto a dimettermi in caso so scoprisse che l'appartamento di Montecarlo appartiene a mio cognato), messaggio politico (invito al dialogo e a una politica più alta). Un discorso non privo di accenti emozionali, come si notava dai tic e dalle altre espressioni del viso".

Per tutto questo ha scelto la Rete, "mezzo che sa usare molto meglio di Berlusconi", commenta Alessandro Campi, storico e presidente della Fondazione Fare Futuro, il "think tank" fondato da Fini che in questi mesi, insieme al quotidiano Il Secolo d'Italia ha saputo tener testa all'impressionante campagna mediatica dell'impero berlusconiano (il giornale di famiglia lanciava le accuse, i quotidiani collaterali le facevano rimbalzare le televisioni amplificavano il tutto, "schiacciando" e appiattendo mediaticamente tutto il resto). Per Campi "il modo di comunicare di Fini è molto più moderno di Berlusconi". Il Cavaliere ha un impero televisivo da cui lancia i suoi messaggi ("un impero che non ammette contraddittorio"). Fini adopera la Rete come un vascello corsaro. "Ma la Rete è di per sé stessa il luogo delle discussioni, delle partecipazioni, del dibattito dei giovani.

Il sito Fare Futuro (da cui Filippo Rossi lanciava le sue incurisioni contro il Cavaliere) ormai conta su 50-60 mila contatti al giorno". Ieri è letteralmente esploso nell'attesa (sapientemente covata) che apparisse il video di Fini. "Non è un caso se a Mirabello c'erano un sacco di giovani. Erano i ragazzi che attraverso la Rete si appassionavano a un nuovo tipo di politica".

Francesco Anfossi
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Postato da Nemo Profeta il 26/09/2010 17:58

...e ho detto tutto... ...diceva la buonanima di Peppino De Filippo in un famoso film, in coppia col grande Totò. Ma come De Filippo, il PDC non ha detto proprio nulla! Il "furbo" Fini sà che non è possibile risalire alla proprietà del benedetto immobile da parte di Tulliani, se questi non lo vuole, e nel frattempo la casa avrà cambiato acquirente due o tre volte!

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