23/10/2012
Elsa Fornero con Susanna Camusso (Ansa).
Lo ha fatto un’altra volta. Ha scambiato il Governo con il senato accademico e il ministero con un’aula universitaria. Il resto lo ha fatto la sua franchezza, il suo modo di esternare un po’ troppo diretto. E così, dopo i pensionati e gli esodati, ha finito per irritare i giovani italiani. La "location" dell'esternazione è durante il palco di Assolombarda, a Milano. Per la Fornero i giovani non devono essere troppo choosy (in inglese: esigenti, difficili, scizzinosi, ndr) nella scelta del posto di lavoro. "Lo dico sempre ai miei studenti: è meglio prendere la prima offerta di lavoro che capita e poi, da dentro, guardarsi intorno, non si può più aspettare il posto di lavoro ideale, bisogna mettersi in gioco".
Poi, a margine dei lavori, la precisazione: "Non ho mai detto che i giovani italiani sono schizzinosi. I giovani italiani sono disposti a qualunque lavoro. Poteva capitare in passato, quando il mercato del lavoro consentiva cose diverse, ma oggi i giovani italiani non sono nella condizione di essere schizzinosi, tant’è vero che oggi sono precari". Ma i giovani non hanno accolto la precisazione e l'hanno contestata, durante un suo successivo intervento a Nichelino, in provincia di Torino. Quale delle due Fornero i giovani devono ascoltare? Quella un po’ troppo professoressa o quella che strizza l’occhio ai giovani e agli aderenti alla Cgil? Già perché il ministro del Lavoro ha poi aggiunto che sarebbe scesa in piazza anche lei a fianco della Camusso. Primo caso al mondo di ministro che protesta contro sé stesso e scende in piazza con il segretario della Cgil. Era un modo di dire naturalmente, un'iperbole, un'espressione che probabilmente voleva essere paradossale: ma da parte di un ministro è uno stile del tutto nuovo. Nemmeno Donat Cattin, che pure non le mandava a dire, avrebbe osato tanto.
Francesco Anfossi