21/05/2012
Un ritratto di Melissa Bassi accanto alla bandiera italiana (foto del servizio: Reuters).
Tanti fiori bianchi, lanci di palloncini, commozione e
tante lacrime. Così la gente di Mesagne ha salutato Melissa Bassi nel giorno
dei suoi funerali. Al rito hanno partecipato migliaia di persone, stipate nella
chiesa matrice, nella piazzetta antistante, nei vicoli laterali. Tantissimi gli
studenti, arrivati da diverse zone del brindisino.
Il Governo era rappresentato
dal premier Mario Monti e dai ministri Cancellieri, Severino e Profumo.
Presenti anche il presidente della Camera Fini, il presidente del Copasir
Massimo D’Alema,il procuratorenazionale
antimafia Pietro Grasso, il presidente della Regione Vendola, i sindaci
di Brindisi e Mesagne.
Un
cuscino rosso a forma di cuore, una foto di Melissa sorridente e i fiori
bianchi e rosa ornavano la bara bianca
deposta dinanzi all'altare.
Dentro la chiesa, in prima fila c'erano il
padre della ragazza, la nonna e gli altri parenti. La mamma di Melissa, Rita,
distrutta da dolore, non se l’è sentita di venire in chiesa. Nella navata
laterale a sinistra hanno preso posto le compagne di scuola di Melissa con
indosso magliette bianche sulle quali avevano scritto loro stesse a mano
'Melissa resterai sempre nei nostri cuori''.
Le navate laterali della chiesa erano ornate da corone di fiori inviate dalle
massime istituzioni italiane: il presidente della Repubblica, il presidente del
Consiglio, i presidenti di Camera e Senato e il ministro degli Interni.
Il
rito funebre è stato celebrato da monsignor Talucci, vescovo di Brindisi.
“Fratelli omicidi, costituitevi!”, ha implorato il vescovo nella sua omelia. Era
presente anche don Luigi Ciotti, che già domenica aveva concelebrato una messa
nella stessa chiesa.
Sul
fronte delle indagini ci sarebbero novità, ma resta la prudenza. Sarebbe stato
identificato l’uomo filmato dalle telecamere poste nei dintorni della scuola di
Brindisi dove è avvenuta l’esplosione. Nel pomeriggio sono circolate voci di
perquisizioni in casa di uomo di Brindisi. Ora l’indagine è gestita dalla
procura antimafia di Lecce.
Roberto Zichittella