12/12/2011
Queste immagini sono state scattate a Genova dal nostro fotoreporter, Alessandro Tosatto, durante lo sciopero del 12 dicembre. Un'astensione dal lavoro di tre ore che ha ricompattato in tutta Italia il fronte sindacale per protestare contro le decisioni e i tagli del Governo Monti, con manifestazioni in molte città nelle quali si è ritrovata l'unità di Cgil, Cisl e Uil. A Genova, in particolare, la protesta per l'ultima manovra finanziaria è servita anche per sensibilizzare la città e il Paese sulla situazione drammatica alla Fincantieri, dove soltanto con la chiusura del cantiere di Sestri Levante a marzo 2012 rimarranno senza lavoro 741 dipendenti.
È un biennio 2012-2013 davvero preoccupante quello che attende gli 8.500 circa addetti del Gruppo Fincantieri. Lo sottolinea la Fiom Cgil all'indomani della comunicazione di Cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione aziendale, per un massimo di 3.200 addetti di tutti gli stabilimenti del Gruppo Fincantieri, fatta dall'azienda. I lavoratori, ovviamente, sono pronti a una nuova mobilitazione. La Fiom intende chiedere, inoltre, «l'immediata convocazione, da parte del Governo, della riunione del tavolo nazionale sulla cantieristica navale». La Fincantieri ha annunciato l'intenzione di avviare un piano di riorganizzazione per tutti i siti. Ciò comporterà la richiesta, per i lavoratori sospesi, dell'intervento della Cassa integrazione guadagni straordinaria per riorganizzazione aziendale per 24 mesi, a partire dal primo gennaio 2012.
Intanto, una commissione d'inchiesta su Fincantieri è stata istituita proprio nel giorno dello sciopero, il 12 dicembre, dalla Regione Liguria. Maruska Piredda, consigliera dell'Italia dei Valori, è stata eletta presidente, Lorenzo Pellerano (Lista Biasotti) vicepresidente. «Chiederemo al ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera - annuncia la neo presidente della commissione d'inchiesta - di conferire in commissione le proprie intenzioni sul futuro del cantiere di Sestri Ponente».
Pino Pignatta