I commenti del mondo cattolico

Dall'Azione Cattolica alla Focsiv, dalle Acli a Greenaccord, le reazioni del mondo cattolico al raggiungimento del quorum.

13/06/2011
Il presidente dell’Azione Cattolica Franco Miano.
Il presidente dell’Azione Cattolica Franco Miano.

E’ anche una vittoria dell’ampio mondo cattolico che aveva invitato prima di tutto ad andare a votare e poi a votare sì sicuramente ai quesiti sull’acqua, con alcuni distinguo su nucleare e legittimo impedimento. Adesso ad urne chiuse e risultati praticamente conosciuti ecco i primi commenti.


    Il presidente dell’Azione Cattolica Franco Miano ha dichiarato alla Radio Vaticana che “i cattolici sono stati determinanti per il raggiungimento del quorum”: “perché c’è una sensibilità, c’è un’attenzione che nasce proprio dalla vita delle associazioni, dalla vita delle comunità, quell’attenzione che passa dalla declamazione del principio alla sua concretizzazione. E questa esperienza è anche uno sforzo di traduzione, evidentemente, di traduzione di grandi principi. In questo senso c’è stata molta attenzione nel mondo cattolico”.
     Miano riflette anche sul dato politico del risultato: “Sicuramente un voto del genere ha un significato anche politico. Anche perché noi crediamo ad una visione globale della politica nella quale non si può non far rientrare alcune grandi questioni di carattere generale da cui la politica deve lasciarsi interpellare. Quindi è una provocazione questo voto, anche di ordine politico”.

     Il presidente delle Acli Andrea Olivero lo definisce “un risultato straordinario” che “ci riempie di fiducia e di soddisfazione. Il segno che quando i referendum riguardano questioni concrete e cruciali, i cittadini rispondono all’appello con grande spirito di partecipazione democratica». Ma è anche per le Acli una “vittoria della società civile, di quei milioni di cittadini che fin dall’inizio si sono mobilitati nella raccolta delle firme, e fino all’ultimo si sono spesi, tra non pochi ostacoli e difficoltà, per informare, coinvolgere e portare al voto la maggioranza della popolazione”: “Adesso il governo deve prendere atto di quanto emerso da queste consultazioni. E’ fondamentale elaborare una diversa strategia energetica, un piano a lungo termine che passi attraverso un investimento sulle energie rinnovabili. Per quanto riguarda i servizi idrici, bisogna puntare su modelli di gestione partecipata efficienti e trasparenti, coinvolgendo e sviluppando in questo settore l’impresa sociale: società civile, fondazioni, istituzioni”. 

     Sul legittimo impedimento si è dimostrato, secondo Olivero, che “è tempo di smetterla, per il Parlamento, di occuparsi delle vicende giudiziarie di qualcuno, ed è ora di mettere al centro dell’azione politica i bisogni reali dei cittadini, a partire dal lavoro e dal sostegno alle famiglie in difficoltà”.

     Sergio Marelli, capo della Focsiv, le Ong italiane di ispirazione cattolica rileva che il risultato “rinnova un sentimento di grande speranza “: “Innanzitutto nel merito delle questioni: un risultato cosi netto a favore dei "si" proietta un futuro per l'Italia più sicuro e improntato a maggiore giustizia, poi per il fatto che viene sfatato il luogo comune del disinteresse dei cittadini per le politiche del Paese: se invitati a partecipare alle scelte comuni, gli italiani rispondono con sollecitudine e dimostrando grande senso di responsabilità. Sono fatti dei quali la politica di palazzo così distante dalla gente farebbe bene a prendere in seria considerazione”.

     Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord, è compiaciuto del risultato elettorale: “È da salutare positivamente il grande impegno del mondo cattolico. Una informazione puntuale e precisa, un coinvolgimento della base sui temi concreti. Le parrocchie, le diocesi, le associazioni sono intervenute su temi che toccano la vita di tutti noi e che saranno decisive anche per le generazioni che abiteranno il nostro pianeta”. L'ottavo forum dell'informazione cattolica per la salvaguardia del creato si era concluso proprio il 12 giugno con un augurio e una promessa: “l'augurio di riuscire a raggiungere il quorum e la promessa di continuare a tenere desta l'attenzione sui temi ambientali”. 

     Anche il Papa, domenica in piazza San Pietro aveva avuto delle parole di apprezzamento per Greenaccord e, forte anche di questo sostegno, l'associazione “continuerà il suo impegno per far capire che c'è bisogno di un modo più responsabile di trattare con l'ambiente. Il risultato elettorale ci conforta perché ci fa capire che c'è una sensibilità molto forte, soprattutto nel mondo cattolico, su questi temi”.

     Pax Christi, con una nota di don Nandino Capovilla, spiega che ha prevalso “la voglia e il riscatto legittimo di sano protagonismo, dopo vari anni di buio e "delega": “ Abbiamo detto sì alla custodia collettiva del nostro futuro”. I risultati permettono di riflettere sulla "salvaguardia del creato", che ogni uomo è tenuto a preservare, e sull'umanità con i suoi bisogni  e i suoi sogni di vita dignitosa”. Insomma per Pax Christi si è detto “sì al bene comune”. Don Nadino commenta anche il referendum sul legittimo impedimento: “Ci avevano che la giustizia è uguale per tutti, a parte qualcuno. Invece abbiamo ricordato che ogni cittadino, a cominciare dal presidente del consiglio, deve presentarsi in tribunale se indagato. Abbiamo detto sì all'uguaglianza tra tutte le persone”.

Alberto Bobbio
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Postato da Franco Salis il 14/06/2011 22:59

I commenti da me sono tutti condivisi. Avevo avvertito nell’ultimo periodo anche poco prima delle amministrative che l’aria era cambiata. Prima vi era un’aria che tutelava secondo me aprioristicamente il premier ma poi non più. In particolare condivido il commento di Franco Miano presidente dell’azione cattolica. Il suo commento mi appare sia un giudizio di quanto è avvenuto sia anche un progetto per il futuro. “Quell’attenzione che passa dalla declamazione del principio alla sua concretizzazione” Questo “passaggio” è valido e auspicabile in ogni momento e per tutti i principi. Appare evidente che il governo attuale,sostenuto da una maggioranza creata artificialmente su misura, abbia fatto l’esatto opposto. Dalle dichiarazione dei capi da Bossi a Berlusconi,non sembra che si voglia fare un passo indietro,anzi. Il primo dice al secondo tu mi dai altro potere tale che sia io a governare tutta l’Italia e io ti do il processo breve. Bossi non vuole rinunciare alla secessione sotto qualsiasi forma,Berlusconi ha il problema di salvarsi dalla galera. E degli italiani ? e chi non se ne frega! E la maggioranza (e non solo) vuole conservare al più lungo possibile lo stipendio che comporta la carica dando in cambio qualche leggina anche condivisibile, non inserita in un contesto generale,ma a sé stante,per dare visibilità,strumento indispensabile per la prossima (ormai di prossima dobbiamo parlare anche se sarà nel 2013) tornata elettorale. Pur ammettendo di conoscere le varie situazioni solo da fonti giornalistiche,al momento la proposta di Pisanu Veltroni mi appare valida.

Postato da Franco Salis il 14/06/2011 11:31

Caro Filippo,guai se non avessi avuto qualche dubbio,non saresti stato una persona affidabile. E' il dubbio che ci spinge alla ricerca,mai soddisfatti,sempre pronti a tornare indietro qualora se ne ravvisi la necessità.Io per esempio mi son tenuto il dubbio circa gli ultimi momenti di vita del Beato Giovanni Paolo II.Mi sono bastate due parole del direttore dell'Avvenire in TV per fugare ogni dubbio.Ma sino a quel momento me lo sono tenuto e lo manifestavo,Ciao

Postato da Oddo Filippo il 13/06/2011 22:37

Domenica mattina sono uscito da casa oltre che per votare anche per fare proseliti per i 4 quesiti referendari. Dove abito io la Domenica tutti i negozi sono aperti ed allora sono stato dalla macellaia, dal panettiere ed in edicola per il solito quotidiano. Non ho dovuto spendermi molto perchè tutta la gente che ho incontrato era per il "si". Ho notato che le persone prescindevano intelligentemente dall'idea politica discutendo dei pro e dei contro solo in relazione al nostro futuro ed a quello dei nostri figli. Sono particolarmente contento perchè noi italiani SE VOGLIAMO CI SVEGLIAMO E RAGIONIAMO SOLO CON LA NOSTRA TESTA. Nel mio condominio abitano molti cattolici, ci sono anche due sacerdoti, e tutti per il "si". Anch'io da cattolico sono contento per la vittoria dei si, anche se qualche dubbio l'ho avuto.
Filippo Oddo

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