I sacrifici? Ai soliti noti

Anticipiamo il "Primo piano" di Famiglia Cristiana numero 28. La manovra finanziaria lascia intatti i privilegi e scarica i costi sugli enti locali e sulle famiglie.

05/07/2011

Una delle più ampie manovre finanziariedella storia italiana (47 miliardi di euro, il 3% della ricchezza nazionale) svela il vero volto del Paese e le dichiarazioni propagandistiche, ammettendo che i conti non tornano. Il ministro Tremonti l’ha definita“manovra etica”, che vuol dire giusta, equa. Ma per essere davvero giusta, dovrebbe chiedere a tutti di “tirare la cinghia”. A cominciare dai politici, cui spetta dare l’esempio.

     E invece? I tagli agli scandalosi costi dei politici (tra l’altro “scarsamente produttivi” quanto a decisioni tempestive per la crescita del Paese, come ha denunciato Mario Monti sul Corriere della Sera) vengono rimandati al futuro. E, senza pudore, i nostri parlamentari mettono le mani avanti: guai a toccare i “privilegi” acquisiti. Ci toccherà, poi, fare anche una colletta per un “povero” ministro che piange miseria. Al netto delle spese – dice – gli restano “solo” 4 mila euro al mese per vivere!

     Per essere giusta la manovra dovrebbe far pagare meno tasse alle famiglie con figli, contrastare con più vigore la povertà, affrontare il dramma dei giovani senza lavoro, tassare le transazioni finanziarie, investire su scuola, formazione e ricerca, favorire l’occupazione femminile, conciliando i tempi del lavoro e quelli della famiglia. Così non è. Non ci pare equa. Tanto meno condivisa da tutti (anche nella maggioranza), se necessita di un voto di fiducia nelle aule parlamentari. La manovra è simile alla politica cui siamo abituati da anni: solo parole.

     Di certo ci sono gli “oneri” per i soliti “noti”: famiglie e lavoratori a reddito fisso. Per il resto, solo annunci, promesse e rimandi al futuro. Assieme a tanta ipocrisia e incompetenza nel gestire le sorti del Paese. È come se si dicesse al malato di attendere due o tre anni per la medicina. Ormai i cittadini sono stufi dei “grilli parlanti” che continuano ad annunciare la riduzionedel numero dei parlamentari, le sforbiciate alla casta, l’abolizione di esorbitanti sprechi e privilegi. Soprattutto se il conto è rimandato alla prossima legislatura.

     Da subito, invece, si tagliano i soldi agli enti locali (alla faccia del federalismo!). Con il risultato che, nei Comuni, si pagheranno più tasse e si avranno meno servizi sociali. Nel documento economico di Tremonti brillano per assenza due promesse strombazzate in campagna elettorale: abolizione delle Province e quoziente familiare (ora Fattore famiglia). Anche i proclami del sottosegretario alle politiche familiari sono caduti nel vuoto. Così come le sue annunciate e ripetute dimissioni, se non ci fosse stato qualcosa di concreto per la famiglia.

     Le poche “cose buone” di Tremonti (tra cui gli aiuti per i giovani imprenditori) non bastano a far ripartire l’occupazione. E a sostenere il reddito delle famiglie. Se l’Italia non è finita come la Grecia, e se il malessere sociale è ancora contenuto, bisogna ringraziare chi, in questo Paese, fa ancora il suo dovere con responsabilità. Nonostante questa classe politica. La più “bassa” di tutti i tempi.

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Postato da Franco Salis il 08/07/2011 07:50

@ A100 il 05/07/2011 22.04 E quando si tratterà di applicare la legge ,vuoi che i “nuovi parlamentari” non cambino la legge? E’ noto a tutti l’inutilità delle province,anche se non viene pubblicizzata,perché dovrebbero farlo chi ha interesse a mantenerle. Le province sono un sottobosco e il PD pagherà cara la sua pilatesca astensione. Non è affatto difficile definire la distribuzione delle competenze delle regioni e delle comunali. Basta individuare la funzione legislativa e quella amministrativa. Comunque è anche vero che non si può discutere province si o province no. Va visto il costo della politica nella sua complessità,perché diversamente da una parte si chiude e dall’altra si apre vedi parlamentari si abbassano gli stipendi e si innalzano le indennità. Credo che soltanto un terzo degli attuali parlamentari meriti il lauto compenso,ma come si conciliano i parlamentari con la libera (e onesta,non i faccendieri) professione? Non so se già creata o da creare la agenzia per la gestione dei beni confiscati alla mafia,beh,questo non è un altro ente inutile? Il tribunale competente,purché emendato dalla presenza di giudici comunisti, non può decretarne la confisca e affidarne i beni, che so io, a un don Ciotti? Al momento mi pare che nessuno abbia contro di lui avanzato ipotesi di malversazione. Dici “ma non dimentichiamoci che è quella della prima repubblica che ha sfasciato il bilancio dello stato” Questa non te la lascio passare:La guerra ha sfasciato tutto,su questo non credo che vi siano dubbi. Nel 60 abbiamo avuto “il boom” economico” e mi pare che anche questo non ci sia tanto da discutere. Ma quello che è più importante è che l’utile prodotto viene investito nella scuola media unificata e aperta a tutti. Ciò che viene sottovalutato,è non solo la crescita enorme di istruzione,ma soprattutto culturale facendo vivere gomito a gomito il figlio dell’industrialotto col figlio dell’operaio. Quest’ultimo ha visto e capito di quanti privilegi godeva il suo compagno e si ha fatto una coscienza di classe. Ma dico, A100 il 05/07/2011 22.04,anche solo questo, ti pare cosa di poco conto e non ti pare invece che ci sia da venerare la così detta prima repubblica? Ma ci sono stati tanti scandali che neppure Di Pietro è riuscito a demolire:è tristemente vero,ma non dimenticare l’origine di essi e il fine:proteggerci il fondo schiena dal colonialismo russo. Non dimenticare la fame che ancora attanaglia gli stati colonizzati dalla Russia,seppure legittimamente (salvo la primavera di Praga).Poi eh,ci si ha preso gusto e si è continuato con gli scandali. Dimentichiamo che la Chiesa “scomunicava “ non solo i comunisti,(che se ne fregavano allegramente) ma anche chi si rifiutava di versare le “decime”.La verità farà male,ma nasconderla fa disastri,anche a danno di chi la nasconde. Non sono le banche (almeno in Italia) ,ma la così detta “finanza creativa,cioè le “bolle” cioè operazioni vuote completamente separate o in contrasto con la economia reale . Ciao

Postato da santrev il 08/07/2011 00:47

@A100 - Capisco che lei voglia difendere l'operato di questo governo, ma almeno trovi argomenti validi. Dare la colpa solo alla prima repubblica é a dir poco squallido. Ad ogni governo Berlusconi, (questo é il 4º mi pare), si é riscontrato un forte aumeto del debito pubblico, compreso questo. Ció indipendentemente dalla crisi economica. E poi la manovra, scusi, ma una volta rastrellati i soldi spennando i poveri cristi cosa rimane? Questa manovra serve solo per ragrannellare soldi, ma non si é fatto nulla per far si che le strutture pubbliche riducano i costi di gestione. Quindi finita questa manovra, dovremo farne un'altra perché il debito continuerá a formarsi! Brunetta, che si crede un illuminato della gestione economica, non ha ancora capito che il problema del settore pubblico non sono i dipendenti, ma i gestori. Purtroppo i gestori, che sono personaggi messi nei posti di comando dai partiti, tutti i partiti compreso quello di Brunetta, per la gran parte non sono all'altezza del compito affidatogli. Se non si interviene li, significa che non si é capito niente e Tremonti purtroppo per noi non ha capito niente. Anzi, con Bossi metterá in cantiere le famose rappresentanze dei ministeri a Monza! Mi dispiace averla svegliata dal suo roseo stato. Purtroppo lei é uno di quelli convinti che la crisi sia dipesa dalla casa di Montecarlo, che tanto ha afflitto il nostro premier sviandolo dai gravi problemi del paese. Poi abbiamo scoperto invece che si trastullava con Ruby nel ballo del bunga-bunga. E' questo secondo lei il governo del fare? La prego analizzi con occhio critico quanto é stato fatto in questi tre anni e quale prospettiva per il futuro ha messo in cantiere questo governo. L'unico a guadagnarci alla fine della legislatura vedrá sará Berlusconi, che dalla manovra non é stato minimamente intaccato.

Postato da Franco Salis il 06/07/2011 17:33

La cosa più odiosa in questa riforma,(è una riforma, no? Sempre pronunciare la parola magica promessa agli elettori e mantenuta dal governo serio).La messa delle mani nelle tasche dei cittadini è già avvenuta nel taglio agli interventi agli enti locali,così se questi vogliono i servizi,che se li paghino,io che sono diventato ricco sfruttando i poveracci,ce li ho i soldi per eventuali servizi,gli altri si arrangino,non hanno rubato? Peggio per loro che sono fessi. È il rinvio degli interventi più pesanti al ‘13-’14,proprio è un fatto punitivo, perché non avranno la maggioranza, saranno altri a governare e potranno dire: ecco gli altri cosa sanno fare. Oltre che rovinare tutto con i mancati più decisivi interventi e più equi nella distribuzione, hanno un senso civico rivoltante. O mamma mia adesso cosa dirà folgore e antonel ? Meno male che non credo alle iatture,se no con gli anatemi,me miserum!

Postato da clagio il 06/07/2011 15:01

A parte la questione "Mondadori" (ma ce l'ha un minimo di reputazione?) nella manovra ci sono sicuramente due cose che non vanno, per le famiglie: il bollo sui depositi titoli a partire da 1000 euro (ma forse volevano scrivere 10000 euro - non è tanto ugualmente ma sempre meno vergognoso!) e la mancata rivalutazione delle pensioni medio basse: ok 100% fino a 1428 euro ma anche almeno il 75% fino a 2500 euro; oltre ok azzeriamo pure (io rientro in questa fascia!).

Postato da folgore il 06/07/2011 14:10

Perché, avevate forse qualche dubbio su chi avrebbe pagato la crisi? Illusi! Hanno pagato sempre quelli, e sempre pagheranno chiunque sia al Governo.

Postato da nadine il 06/07/2011 13:38

Deposito titoli sotto i 50mila euro - imposta di bollo eur 120 all'anno Sopra i 50mila euro - imposta di bollo fino a 370 euroMA CI RENDIAMO CONTO!!! stanno colpendo i risparmi delle famiglie anche quelli minimi - quelli fatti di BOT acquistati risparmiando faticosamente per poter far fronte a spese impreviste o future: per far studiare i figli, per pagare una badante, per comprar casa!!! Che vergona! Nessuno può fare niente? CHI SI PROFESSA DALLA PARTE DELLA FAMIGLIA IN PARLAMENTO NON SI PUO' PERMETTERE DI FAR PASSARE UNA TASSA DEL GENERE!!! Chiedo coerenza da parte di ogni politico, di qualsiasi schieramento che si dica preoccupato per la famiglia!!!

Postato da dino avanzi il 06/07/2011 13:22

E' una manovra fatta all'ultimo istante e hanno scelto la tassazione più veloce. L’'accisa sul gasolio e la quota fissa sui rapporti titoli vengono incassati subito dallo stato, perchè vengono anticipati dai petrolieri e subito dopo dal consumatore nel primo caso e immediatamente dalle banche e quindi dai conti correnti dei cittadini nel secondo caso. Allora, se ho capito bene, chi in banca ha un rapporto titoli di poche migliaia di euro paga 380 euro l'anno (di deposito titoli) come una persona molto ricca che ha milioni di euro. Quindi si tratta di un governo che rincorre in affanno, che ha bisogno di fare subito cassa, senza grandi programmazioni. Comunque viva il Pdl, ma sopratutto viva la Lega Nord che fa opposizione al governo. Questa politica la faceva anche il partito di Bertinotti.durante i governi di centro sinistra…. poi sappiamo com'è andata a finire.

Postato da stefcape il 06/07/2011 13:00

Su col morale :-), prepariamoci a manovre finanziarie da 40-50 miliardi di euro all'anno per i prossimi vent'anni.....

Postato da Mario Paloschi il 06/07/2011 09:50

Soltanto una grande mistificazione mediatica - secondo me - ha reso possibile una così lunga permanenza al governo di una simile congrega di magliari. Senza offesa per i poveri venditori ambulanti di una volta, non riesco a trovare altre definizioni per gente che sistematicamente capovolge la realtà facendo passare per “bene comune” gli obliqui interessi di pochi. Continuo a sorprendermi per la “sorpresa” di chi si accorge dopo vent’anni che tanti sedicenti “grandi statisti” sono arrivati al potere soltanto per aver assecondato i peggiori affari del loro capo. Mi chiedo se davvero c’era bisogno che tante “famigerate” intercettazioni svelassero anche agli Italiani quello che era evidente da anni a tutto il resto del mondo: ovvero che perfino il servizio pubblico dell’informazione RAI era stato addomesticato per nascondere la verità. La cosa che trovo più deprimente, tuttavia, è che una fetta larghissima della popolazione italiana, rimanendo le cose come stanno, continuerà a non sapere assolutamente nulla di ciò che combinano i “magliari” di cui sopra.

Postato da spark il 06/07/2011 09:50

Non sto a riportare quanto penso di Tremonti e della manovra, ripeterei parola per parola il mio post del 03/07/2011 a commento dell'articolo "Tremonti: L'Italia tiene perche'..." del 29/06/2011. Al momento del mio post non conoscevo ancora che si era abbondantemente superato il record olimpico dell'indecenza con la furbata di far passare l'ennesima legge ad sultanum; come ben dice Giogo, certe persone stanno bene solo nella Corea del Nord o se non vogliamo fargli fare troppa strada , in Bielorussia! Essendo un pensionato, desidero solo riportare quanto ho estrapolato da un articolo di un economista da un giornale di ieri:"...pensioni piu' giuste devono riferirsi al costo della vita dei pensionati, le cui spese principali riguardano generi alimentari, bollette, medicinali e assistenza sanitaria... cosa significa in concreto bloccare le indicizzazioni? Se voci come farmaci, alimentari, bollette e assistenza sanitaria aumentano del dieci per cento, e l'inflazione aumenta del due per cento, nel giro di cinque anni il pensionato vedra' ridotto a meta' il suo potere di acquisto! Chi guadagna mille euro, ne avra' in realta' cinquecento. Milgliaia e migliaia di persone faranno il doppio di fatica per sopravvivere, dopo aver pagato contributi per trentacinque anni!..." mentre, aggiungo io, qualcuno che finora e' stato idolatrato (e ne sono convinto lo e' ancora ) dalla maggior parte degli italiani, sara' nella sua villa di Antigua impegnato ad organizzare bunga bunga a scopi benefici: incasso devoluto alle nipotine dei vari dittatori cacciati a furor di popolo dalle masse dei sempre piu diseredati ed incavolati abitanti del terzo e secondo mondo. Spero che anche quelli del primo (mondo) presto, ne seguano l'esempio!
Osvaldo Bardelli

Postato da A100 il 05/07/2011 22:04

Vorrei far notare alcune imprecisioni: 1) i 47 miliardi sono in 3 anni, quindi in linea con le precedenti finanziarie 2) dite che i tagli sono rimandati al futuro: vero, ma leggendo si potrebbe pensare che i tagli non ci siano o che il futuro sia indefinito; invece i tagli ci sono, finalmente (per esempio il -50% degli stipendi dei parlamentari), ma dalla prossima legislatura. Male, è vero, ma già nel recente passato i parlamentari hanno votato compatti contro qualsiasi taglio, e allora Tremonti cosa fa? Fa decidere a questi parlamentari per i prossimi che verranno, forse è l'unico sistema per far votare a favore dei tagli... E' ingiusto e assolutamente non equo che i sacrifici i cittadini li facciano subito e loro no, ma forse questo era l'unico sistema per farli fare anche a loro... E vorrei anche aggiungere un paio di riflessioni: 1) le province, d'accordo, costano, ma a me piacerebbe sapere come si pensa di ripartire le competenze delle province tra regioni e comuni (viabilità, infrastrutture idriche e energetiche, ambiente, ecc.); voglio dire che prima di abolirle bisogna fare delle valutazioni, sicuramente si può studiare e discutere. Forse mi sono perso qualcosa, ma io ho sempre sentito dire solo "eliminiamo le province perchè costano" ma mai una valutazione sull'opportunità reale di eliminarle... 2) Va benissimo contestare questa classe politica, certi provvedimenti sono totalmente ingiusti, certi comportamenti deplorevoli, ma non dimentichiamoci che è quella della prima repubblica che ha sfasciato il bilancio dello stato, poi l'Europa ha messo i paletti e ora il bilancio galleggia; in compenso affondano i cittadini... ma non solo quelli italiani... A me sembra che concentrando tutta l'attenzione esclusivamente sulla politica si perda di vista la causa primaria della situazione in cui si trova non solo l'Italia, ma tutto il mondo occidentale: lo strapotere delle banche (ah, la tassa sulle transazioni finanziarie non colpirebbe le banche che hanno creato la crisi). Continuate a denunciare le ingiustizie, ma il mio consiglio è di essere più precisi e di allargare il campo degli imputati, altrimenti rischiate di sconfinare nel populismo.

Postato da santrev il 05/07/2011 21:26

Pensavo che Tremonti fosse un personaggio di spicco del mondo economico. La realtá dei fatti ci ha fatto vedere che siamo in presenza di un personaggio di poche qualitá in materia economica, che non ha nemmeno avuto il coraggio di presentarsi in conferenza stampa per illustrare la sua manovra. Quando penso che criticava Padoa Schippa, oggi guardando il suo operato mi chiedo che cosa é stato lui in grado di fare per arginare questo momento di difficoltá economica. Ma forse la manovra non l'ha fatta lui, forse lui é solo un prestanome. D'altra parte bisogna ricordarsi che quando non é stato impegnato in politica, la sua attivitá é stata quella di consulente fiscale di Berlusconi. Questa manovra piú che da un ministro delle finanze e dell'economia, sembra sia stata fatta da un commercialista, forse proprio da quello di Berlusconi!

Postato da dino avanzi il 05/07/2011 18:29

Chi fa il suo dovere con responsabilità dovrebbe cominciare a farsi sentire ( ribellarsi) , superando i normali canali di rappresentanza e di mediazione politica: partiti politici e sindacati; che hanno ormai perso ogni credibilità.

Postato da giogo il 05/07/2011 17:56

C'è bisogno in un periodo di crisi nera di dare una mano al sultano poverino...magari inserendo nella manovra finanziaria un aiutino al tapino...ma lo vogliono rovinare?? tutti quei milioni di indenizzo alla CIR...LUI non ha i soldi per pagare e il misero sarà costretto a vendere una o due delle sue 21 ricche magioni...vi pare giusto?? facciamo una coletta noi lettori...ma per mandarlo in COREA DEL NORD, così i suoi fans e sostenitori-elettori la smetteranno di ARROSSIRE DALLA VERGOGNA

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