Il calcio salvato in corner

Dopo le sentenze morbide sul calcioscomesse possiamo dire che tutto sommato il mondo del pallone l'ha sfangata.

11/08/2012
L'attaccante della Juventus Simone Pepe. In copertina: Antonio Conte (foto Ansa).
L'attaccante della Juventus Simone Pepe. In copertina: Antonio Conte (foto Ansa).

Ci sono vari punti, varie domande, varie interpretazioni da allacciare alle sentenze ultime del calcio emesse dalla giustizia sportiva. Cerchiamo di andare per ordine e limiarci alle cose, alle cosacce salienti.


1) Si tratta di sentenze in linea di massima assai più morbide di quanto ci attendeva, allorché uno, due, tre magistrati, impegnati nello scandalo come esponenti della giustizia ordinaria, parlavano di Scommessopoli come di una collezione di irregolarità e frodi  immane, destinata a rivoluzionare se non ad azzerare il mondo nostro del pallone. Da questo punto di vista, e senza passare in rassegna le varie decisioni, si può dire che il mondo del pallone nel suo complesso l’ha sfangata, e anche che la giustizia sportiva è stata morbida nell’interpretare i fatti “consegnatile” dalla giustizia ordinaria. Sul perché, reputando magari che questo sia ascrivibile alla voglia di non rompere il giocattolo, chiunque può pensarla a modo suo, chissà se riuscendo addirittura nei prodigio di scorporarsi dal se stesso tifoso di questa o quella squadra, più o meno o niente colpita.

2) Checché ne pensino gli ormai sempre lamentosi, quando non anche furiosi, tifosi bianconeri (“lamentarsi è da provinciali”, diceva Gianni Agnelli che però è passato di moda anche  nel suo club), la Juventus ancora una volta ha fatto da faro/guida, da istituzione colpita e salvata insieme.  Se per Calciopoli 2006 la Juve fu esentata da pene più pesanti perché vennero modulate sulla sua condanna le pene di Milan, Lazio e Fiorentina (l’Inter non era indagata), nel senso che Juve in B volle dire penalizzazioni per le altre, mentre Juve in C avrebbe voluto dire le altre in B con sconquassi terribili nell’ambiente tutto, stavolta la derubricazione delle accuse del calciatore barese Andrea Masiello, accuse ritenute non provate, hanno non solo permesso l’assoluzione del bianconero ed azzurro ed ex barese Bonucci, ma anche quella di tanti coinvolti nelle combines recitate o denunciate dallo stesso Masiello. Ha pagato – dieci mesi di squalifica - Antonio Conte, l’allenatore bianconero, ma per colpe di omessa denuncia quando allenava il Siena,  Conte che forse rischia ancora per quando stava in panchina al Bari, Conte che il suo club ha cercato di proteggere proponendo con vigore un patteggiamento che lui non piaceva (è pur sempre ammissione di colpa) e che, troppo morbido, non è piaciuto neanche alla giustizia sportiva,  che si è sentita come scavalcata.

 3) Adesso si attendono altre sentenze sportive, generate soprattutto da rimbalzi di accertamenti fatti dalla procura di Cremona, e poi ci sono gli appelli e i contrappelli. Ma i calciofili spinti possono respirare: sì, scende in terza serie il Lecce, con il Grosseto, alcuni club patiscono punticini di penalizzazione e multarelle, ci sono sospensioniperò non di giocatori celebri, comunque la vita del pallone continuerà. Quelle fumeria d’oppio che sono gli stadi con le partite saranno regolarmente aperte. A Singapore un mongolo potrà continuare a puntare denaro magari di italiani sul minuto esatto in cui verrà segnato un gol in una partitella nostra di terza serie, e così andare avanti nel creare nuova ricchezza, quella ormai più sicura, la ricchezza criminale.   

Gian Paolo Ormezzano
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Postato da martinporres il 11/08/2012 15:59

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