In un giorno il salario di un anno

C'è chi guadagna 400 volte un operaio, come Marchionne. E chi incassa 40 milioni di buonuscita, come Profumo. Stimatissimi e ottimi manager. Ma è squilibrio sociale?

27/09/2010
Alessandro Profumo, 53 anni, ex amministratore delegato del colosso bancario banca Unicredit.
Alessandro Profumo, 53 anni, ex amministratore delegato del colosso bancario banca Unicredit.

Parliamo di soldi. E, in relazione ai soldi, parliamo anche di norme contrattuali, di comportamenti, di linguaggio. Come protagonisti abbiamo stimatissimi nomi della finanza e della politica, ai quali si deve il massimo rispetto. Senza che questo rispetto, però, ponga in subordine quello che è un enorme squilibrio sociale.

    Quando si è saputo che il dimissionario banchiere Profumo veniva risarcito con una liquidazione di 40 milioni, i quotidiani se la sono sbrigata con due righe. Fra i Tg, qualcuno ha mostrato un certo disagio, annunciando dibattiti. Poi, tra Fini e Berlusconi che dilagavano, la questione è stata cancellata. Così succede in giornalismo, dove una notizia scaccia l’altra; nessuno scandalo. Né si può imputare nulla a Profumo, queste essendo le consuetudini bancarie. Resta il fatto che, se avessimo ancora la lira, i 40 milioni di buonuscita sarebbero 80 miliardi.

    Del tutto regolari anche gli 11 mila euro mensili che il ministro Frattini, insieme ad altri ex-commissari Ue, incassa come “contributo al reinserimento in attività nel Paese di provenienza”. È da supporre che questa misura fosse volta a favorire quei politici comunitari che, a mandato europeo concluso, rischiano la disoccupazione. Senonché i personaggi in questione hanno lasciato Bruxelles per occupare incarichi più prestigiosi, o ancor meglio pagati. Sui giornali, solo una noterella di passaggio.

    Maggiore eco ha avuto il dialogo fra i sindacati Fiat e Marchionne, manager di statura e prestigio mondiale. Trova giusto, gli hanno chiesto, guadagnare in un giorno quello che un operaio porta a casa in un anno? (anzi un po’ di più, 400 volte tanto). Nessuna obiezione se Marchionne avesse risposto che simili emolumenti sono una goccia rispetto ai vantaggi che le sue iniziative, di qua e di là dell’oceano, hanno procurato all’azienda. Invece ha preferito far presente che lavora dall’alba a notte. Innegabile: ma i minatori, o gli addetti al reparto vernici, farebbero volentieri a cambio.

    Ultima annotazione, ancora in tema di linguaggio. Emma Marcegaglia, manager di riconosciuta capacità e leader della Confindustria, ha avvertito il governo che “il mondo della imprese sta esaurendo la pazienza”. Ora sappiamo tutti che la classe politica sta mostrando il peggio di sè. Ma che cosa significa, per imprenditori che ovviamente costituiscono il ceto più ricco, perdere la pazienza? Difficile pensare ad assalti al Palazzo d’Inverno, o anche a semplici moti di piazza. Queste cose lasciamole alle classi povere. Ai giovani che non trovano lavoro, ai pensionati che non arrivano a fine mese, ai cittadini sommersi dall’immondizia. E, per favore, stiamo più attenti alle parole.

Giorgio Vecchiato
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Postato da Sardan il 30/09/2010 17:34

Ciò che dice Filippo è lavato con "perlana", vorrei conoscere a tal proposito cosa ne pensano i 33 minatori cileni. E' offensivo che per giustificare i nostri stipendi veniamo sempre paragonati ai disonesti mentre i "vari" Marchionne, poveracci, hanno una giornata che si dilata per ben oltre le 24 ore per pensare come fare per ridurci tutti in "cinesi", il tutto naturalmente in nome del dio "mercato". Costui è un dio che non mi piace perchè remunera troppo chi è disposto a pagare il mio lavoro con l' equivalente di quanto spende un pensionato per la propria "formichina" di compagnia. Stò con Ester

Postato da ester il 29/09/2010 13:29

Quello che dice Filippo è innegabile e sacrosanto. Tuttavia mi pare che 400 volte tanto sia un po' troppo come differenza. Ci sono tante persone con ottimi titoli di studio che non arriveranno mai a questi risultati. Non dico di tornare allo stipendio comunista uguale per tutti, ma un po' più di equità non guasterebbe. Si comincia da qui a praticare la giustizia sociale.

Postato da Oddo Filippo il 28/09/2010 23:07

Ho sempre pensato che il lavoro di tutti, dallo spazzino in poi...., è importante se eseguito con dignità, spirito di sacrificio e rispetto per il proprio Ente. In 35 anni di onorato servizio, spero, presso una azienda di credito ho sentito gente che NON LAVORAVA perchè TANTO GLI EMOLUMENTI gli sarebbero stati pagati lo stesso. Il Ministro, quindi, non ha sbagliato di molto. Gli operai e gli impiegati che lavorano veramente dovrebbero certo avere la possibilità di arrivare tranquillamente a fine mese e su questo bisogna battersi. Fare l'operatore ecologico è molto più facile che condurre una Azienda e, quindi, una certa differenza è ragionevole. Tra l'altro un ottimo titolo di studio e, per molti, continuare ad aggiornarsi non può non trovare una risposta economica. Filippo Oddo

Postato da ester il 28/09/2010 18:22

E un'altra pessima cosa è che indirettamente rubano, professandosi magari buoni cristiani, andando ad ingrossare le fila dei ricchi sempre più ricchi a discapito dei poveri sempre più poveri.

Postato da Chiara Borsato il 27/09/2010 23:47

Il peggio è che hanno la spudoratezza di chiedere continuamente sacrifici ai pensionati, ai dipendenti, facendoli passare da ingordi e fannulloni (Brunetta), mettendoci davanti lo spettro della Grecia se non stiamo buoni.

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