Ior, entro fine anno bilancio pubblico

Annunciato dal nuovo presidente un sito Internet, una nuova società di revisione esterna e la visibilità dei conti.

14/05/2013
Il torrione dello Ior.
Il torrione dello Ior.

Entro fine anno lo Ior avrà un suo sito Internet. Ed è già una notizia, visto il silenzio quasi impenetrabile di cui generalmente si circonda l'ente finanziario della Chiesa che ha sede in Vaticano. Ma  la notizia ancora più importante è che sul sito si troverà, tra gli altri documenti, anche il bilancio, che così sarà a tutti gli effetti pubblico, come avviene per la maggior parte degli istituti di credito internazionali. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio di Sovrintendenza, Ernst von Freyberg, incontrando il personale dell'Istituto. Tra le novità, anche una nuova società internazionale di certificazione. I revisori "esterni" ci sono già dal 1994 (prima erano gli svizzeri della Price Waterhouse di Ginevra, poi, con Gotti Tedeschi, quelli della Deloitte).

Ernst von Freyberg, nominato presidente dello Ior il 15 febbraio, ha avuto ieri il suo primo incontro con tutto il personale dell'Istituto. Si è trattato, a quanto si è appreso, di una riunione-consuntivo sui primi tre mesi di lavoro della nuova presidenza nel Consiglio di Sovrintendenza, in pratica il consiglio di amministrazione "laico" dello Ior, che risponde a una speciale commissione di vigilanza di cardinali: Freyberg ha ringraziato tutti per la "dedizione" dimostrata, manifestando la sua "soddisfazione" sia per gli obiettivi raggiunti, sia per l'alta professionalità riscontrata a tutti i livelli.

Un particolare apprezzamento è stato fatto dal presidente per le attività di trasparenza portate avanti in continuazione con il lavoro svolto negli ultimi anni dalla nuova direzione. Lavoro di trasparenza che lo Ior intende proseguire con determinazione, considerato che oltre alle iniziative miranti a ottenere l'ingresso nella "white list" di Moneyval, l'Istituto si avvarrà di una nuova società di consulenza "esterna". Che, come detto, era già stata istituita nel 1994, (mentre l'auditing "interno", affidato a tre professionisti, datava addirittura dagli anni '80). La pubblicazione dei bilanci metterà fine a molte leggende metropolitane che circolano da sempre intorno ai conti dell'Istituto. Lo IOR ha infatti le proporzioni di una cassa di risparmio di media entità. Nel panorama bancario italiano si collocherebbe -  in un'ipotetica classifica - agli ultimi posti entro le prime 100 banche per attivo patrimoniale, lontanissima dai grandi gruppi italiani tipo Unicredit o Banca Intesa San Paolo. Gli utili prodotti vengono consegnati a fine anno alla commissione cardinalizia e a disposizione del Santo Padre per le opere di beneficenza ed eventualmente per il bilancio della Santa Sede.

Francesco Anfossi
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