Bergamo, l'invasione delle penne nere

All'83a adunata degli alpini anche delegazioni dal Sud America e da New York. Un gruppo di 138 bandiere per i 138 anni del corpo più amato dell'Esercito. Il video.

10/05/2010
Un momento della 83a adunata nazionale degli alpini a Bergamo.
Un momento della 83a adunata nazionale degli alpini a Bergamo.

Sarà ricordato come uno dei raduni più suggestivi, grazie all'invasione pacifica di circa mezzo milione di penne nere. Si è conclusa a Bergamo - con l'interminabile sfilata di tutte le sezioni d'Italia e del mondo, e con un gruppo di 138 bandiere a ricordo dei 138 anni del corpo più celebre dell'Esercito italiano - l'83/a adunata nazionale degli alpini, la prima organizzata a Bergamo dopo 24 anni.

   Il testimone passa ora a Torino, dove si svolgerà l'adunata nazionale nel 2011. Bergamo ha vissuto un intero fine settimana nella festa del tricolore esposto alle finestre e tra le note dei tradizionali canti alpini. Sono stati tre giorni ricchi di iniziative e di celebrazioni, durante i quali tutta la città si è mobilitata. Per fare fronte alle emergenze sanitarie sono arrivate a Bergamo 300 persone tra medici, infermieri e volontari. I primi avamposti delle ex penne nere si erano affacciati in città all'inizio della scorsa settimana, fino a occupare ogni spazio disponibile nelle vie del centro e della periferia, con accampamenti di tende e camper.

    Il momento più emozionante per le decine di migliaia di persone che hanno preso d'assalto Bergamo, è stato il passaggio, intorno a mezzogiorno di ieri, delle Frecce Tricolori. L'adunata degli alpini è da sempre uno degli eventi che più di ogni altro rappresentano l'amore per la Patria, l'aiuto ai più deboli, il senso di amicizia, profondamente radicati nella storia di questo corpo militare che sa dare voce, in modo visibile, al sentimento di unità nazionale. E che anche oggi è impegnato, con compiti di pace, in zone di guerra: 1.750 militari della Brigata Taurinense sono oggi in Afghanistan, schierati nel settore Ovest che fa capo alla città di Herat, nei turbolenti distretti che confinano con Iran, Turkmenistan, Uzbekistan e Tagikistan. Una missione di sei mesi, al termine della quale saranno sostituiti da altri alpini, quelli della brigata Julia.

    All'adunata nazionale che si è conclusa Bergamo erano presenti 81 sezioni italiane
e diverse rappresentanze straniere, dal Canada all'Australia. Hanno sfilato, tra gli altri, due fanfare militari e anche sezioni di Zara, Fiume e Pola, oltre che delegazioni provenienti dal Venezuela, dal Perù e da New York. Nella Cattedrale è stata esposta la salma del Beato don Gnocchi, che è stato cappellano militare degli alpini.

  
   

Pino Pignatta
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