La Lega governa col 4%: è giusto?

La Lega Nord è crollata al 4% ma mette le mani sul governo della Lombardia, la regione più efficiente e produttiva d'Italia, 9 milioni di cittadini. Commenta qui sotto.

26/02/2013

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Postato da Pier Vincenzo il 06/03/2013 18:52

Alcune brevi considerazioni: in Italia bisognerebbe votare, per tutte le istituzioni e per tutti gli enti, con un' unica legge elettorale. Se ci fosse veramente stata volontà di garantire chiarezza e semplificazione degli schiaramenti, da tempo, sarebbe stata approvato un sistema elettorale proporzionale, con sbarramento al 5% per stato, regioni, provincie e comuni. Bisogna smetterla di guardare solo alla realtà del Parlamento: il vero cancro del ns. ssitema è rappresentato dalle regioni. Finché non sono state istituite, il ns. Paese aveva un'economia sana, spese contenute, una moneta apprezzata a livello internazionale... Il federalismo serve, ma a livello europeo. Quello italiano è un grosso errore, un moltiplicatore di spesa e di clientelismo, a Nord come a Sud. La regione, come istituzione, è troppo grande per essere percepita come "vicina" dai cittadini e troppo "piccola" per comportarsi come uno stato. Ci facciamo solo ridere dietro. Pensate alle politiche per il turismo: una cosa è promuovere insieme all'estero, ad esempio, Venezia, Torino, Roma e Capri, altra è limitarsi al proprio orticello... Per quanto riguarda la fantomatica macroregione del Nord è un' altro sciocchezza, un' invenzione per tentare di separare il ns. Paese, facendo rivoltare nella tomba quanti hanno fatto l' Italia, quella Patria sognata da Manzoni e da Verdi, la realtà per la quale tanto bene si sono spesi, tra gli altri, un trentino come De Gasperi, un toscano come Ciampi e un campano come Napolitano... L'egoismo piccolo e miope di chi pensa di salvarsi con una macroregione è antistorico ed economicamente stupido: se ci facessimo la "guerra" tante aziende del Nord non potrebbero più vendere i propri prodotti al Centro ed al Sud e viceversa. E poi, in un rigurgito localistico e campanilistico, per quanto i veneti ed i piemontesi potrebbero sopportare i soprusi dei leghisti lombardi e dei reduci del "celeste"???... Torneremmo ad essere un' appendice geografica, come affermava il Metternich e ci trasformeremmo, ancor di più, in terra di conquista: ieri militare, oggi (per fortuna) economica e commerciale!...

Postato da Gabriella Botta il 04/03/2013 02:02

Leggendo i commenti precedenti capisco perchè ha vinto Maroni. E' quasi come dire "sappiamo che rubano, ma tanto rubano anche gli altri, perciò se di destra, voto i ladri di destra e non quelli di sinistra". I lombardi non hanno capito, secondo me, la persona, la figura di Ambrosoli. Finalmente la faccia pulita, una storia familiare specchiata (un padre che è andato dritto per la propria strada denunciando il marcio e pagando con la vita). Uno come Ambrosoli avrebbe fatto la differenza, lo hanno assimilato a Penati, confondendo il cioccolato con quell'altra cosa marrone. Per quanto riguarda il Piemonte, si metta il cuore in pace, qui Cota ha vinto sul filo di lana e con una lista che aveva raccolto firme false (Jovine, processato e condannato). A queste elezioni ha perso alla grande. Perciò ringrazi il cielo d'aver vinto alla Regione Lombardia. Ma siccome la volpe perde il pelo ma non il vizio, stia in campana, avrà fuori dalla porta i questuanti che hanno fatto affari con Formigoni che pretenderanno di farli anche con lui, perciò sarà bene che i cittadini tengano gli occhi e le orecchie ben aperti.

Postato da Gabriella Botta il 04/03/2013 02:02

Leggendo i commenti precedenti capisco perchè ha vinto Maroni. E' quasi come dire "sappiamo che rubano, ma tanto rubano anche gli altri, perciò se di destra, voto i ladri di destra e non quelli di sinistra". I lombardi non hanno capito, secondo me, la persona, la figura di Ambrosoli. Finalmente la faccia pulita, una storia familiare specchiata (un padre che è andato dritto per la propria strada denunciando il marcio e pagando con la vita). Uno come Ambrosoli avrebbe fatto la differenza, lo hanno assimilato a Penati, confondendo il cioccolato con quell'altra cosa marrone. Per quanto riguarda il Piemonte, si metta il cuore in pace, qui Cota ha vinto sul filo di lana e con una lista che aveva raccolto firme false (Jovine, processato e condannato). A queste elezioni ha perso alla grande. Perciò ringrazi il cielo d'aver vinto alla Regione Lombardia. Ma siccome la volpe perde il pelo ma non il vizio, stia in campana, avrà fuori dalla porta i questuanti che hanno fatto affari con Formigoni che pretenderanno di farli anche con lui, perciò sarà bene che i cittadini tengano gli occhi e le orecchie ben aperti.

Postato da robertogiua il 02/03/2013 12:51

Essere europei non vuol dire ricevere ordini dall' Europa, e tanto meno dalla Germania. Siamo dei contribuenti attivi e diamo all'Europa piu' di quello che riceviamo e quindi dovremmo essere trattati con molto piu' attenzione e rispetto. finora abbiamo avuto dei politici che non sanno farsi rispettare a parte il Presidente Napolitano ieri! Se la Regione del nord servira' a farci rispettare du piu' come italiani, ben venga. D'altra parte non sono mica tutti uguali i 50 e piu' Stati americani, ma tutti si sentono profondamente americani

Postato da capelli annalisa il 01/03/2013 18:42

La Lega non ha "messo le mani" su governo della Lombardia. La Lega è stata votata. Semplicemente.

Postato da Rodolfo Vialba il 01/03/2013 08:24

Il fatto che la Lega governi le tre Regioni del Nord, ultima la Lombardia, è un assurdità e una anomalia conseguente a due fatti; una legge elettorale regionale con premio di maggioranza illimitato (43% dei voti = 60% dei seggi in Consiglio regionale) di cui nessuno discute, e di un sistema di potere, di clientele, di privilegi piccoli e grandi e di relazioni, quello che Formigoni è riuscito a costruire in 18 anni, che si è rivelato molto difficile da superare. Sicuramente pieni di fiducia nella candidatura di Ambrosoli, ma anche con una forte dose di ingenuità derivante dall'ottimismo della sfida per il cambiamento, coloro che hanno sostenuto e si sono impegnati per Ambrosoli alla prova del voto risultano perdenti. Vorrei però far rilevare che Ambrosoli ha ottenuto il 38,24% dei voti compreso il 7,03% di voti della propria lista, cioè quasi il 5% in più di quanto ottenuto da Penati nel 2010 pari a 590.503 voti. Il centrodestra ha perso 13,3% dei voti e 247.443, passando dal 56,11% del 2010 al 42,81% di oggi, mentre il M5S che è passato dal 2,33% del 2010 al 14,33% di oggi, da 99.390 voti a 775.317, dunque 10 punti in meno di quanto ha ottenuto a livello nazionale. Nel merito di questi dati, per il momento, solo due considerazioni: 1) quella di Ambrosoli è sicuramente una perdita ma contiene in sé i semi di qualcosa di nuovo da coltivare, far nascere e far crescere come percorso e prospettiva che vada oltre, cioè scomponga e superi, le forze politiche che l'hanno sostenuto. Ciò interessa anzitutto quel 7,03% di voti ottenuti dalla lista Ambrosoli, ma anche il 2,46% della lista Albertini, l’1,58% della vecchia UDC, l’1,18% del Centro Popolare Lombardo, e tutte le altre liste, escluse quelle del centro destra, che hanno ottenuto voti e che non si riconoscono nel tripolarismo regionale dato dal PD, PdL e M5S; 2) Qualcuno (Savino Pezzotta) ha scritto: “Siamo entrati in una nuova fase della vita politica italiana e forze bisogna avere il coraggio di mettere sull’attaccapanni della storia molti dei nostri paradigmi per cercare un pensiero nuovo. Qualcuno ha definito questo nostro tempo come post-cristiano, ma proprio per questo tocca ai cristiani, nella loro nudità e povertà attuali, operare perché non si perda il senso dell’umano, della speranza contro la disperazione, della fede contro la sfiducia generalizzata mantenendo una tensione fra politica, vita, profezia. Il nostro essere cristiani non può più essere esibito per catturare consenso né tanto meno nascosto, ma vissuto nell’impegno della giustizia e della verità”. 3) Sono queste delle riflessioni che interpellano tutti, la Chiesa in quanto tale, tutti i movimenti cattolici e i cattolici impegnati in politica ma anche chi non lo è ma di dichiara cattolico. Ognuno dia la sua risposta ma sarebbe interessante sapere e capire anzitutto cosa ne pensano di questi risultati delle elezioni regionali la Chiesa e il mondo cattolico Ambrosiano, e sarebbe ancor più importante capire cosa ne pensano dei risultati nazionali e del grande tema della presenza dei cattolici in politica, che oggi sono, come dimostrano i risultati elettorali sia regionali che nazionali, del tutto marginali e ininfluenti in quanto divisi e contrapposti da ragioni ideologiche quando non da regioni di difesa di interessi, clientele e privilegi di casta o di gruppo.

Postato da operitaly il 28/02/2013 18:45

Rispondo a galeno il 27/02/2013 21.50 Gesù disse: Il mio Regno non è di questo mondo; altrimenti i miei seguaci avrebbero combattuto! ...Il Cristianesimo è soprattutto quello di seguire le orme di Cristo, e non solo e soprattutto fare le opere buone, oppure togliere ai ricchi per dare ai fannulloni! Il motivo della venuta di Gesù sulla terra fu quello di Salvare le anime, anche se non ha mai disdignato il fare del bene a chi soffriva. Ma il motivo principale era quello di salvare le anime dalle Pene eterne! ...pertanto caro Galeno, non si può leggere il Vangelo a pezzettini e poi voler fare la predica a chi magari non si comporta meglio di te!

Postato da operitaly il 28/02/2013 18:39

Certe persone hanno solo a cuore la morte e la distruzione di Berlusconi! magari poi apprezzano Bersani e la Sinistrata con eletti come Cicciolina, Vladimir Luxuria (un nome ed una garanzia), l'Aborto a qualsiasi mese, e la promozione dell'Omosessualità, delle coppie Gays e la possibilità di adottare dei bambini generati da persone Non-Gays! Se si lamentano della Chiesa (come se fossero Cristiani), solo perchè non avvelenano Berlusconi, e poi approvano la Sinistra con tutte le altre abominazioni, mi chiedo, con quale criterio e diritto, accusano il Papa e la Chiesa Cattolica Romana!

Postato da operitaly il 28/02/2013 18:28

Se la Lega non ha il diritto di governare con il 4%, non la facciano governare, e facciano invece governare chi ha preso il 3%, o no? Non credo che la Lega governerà la Lombardia "illegalmente". Se così fosse, denunciateli e fateli arrestare! Ma che ragionamenti sono questi? Mi sembra di sentire Bersani il quale diceva che Berlusconi aveva perso le elezioni perchè nelle regionali aveva perso qualche voto in confronto alle elezioni precedenti! Solo che il PD aveva perso ancora più voti e anche delle regioni, o comunque aveva perso delle regioni a favore del PDL! Ed allora? Chi le aveva perse le elezioni, chi aveva guadagnato delle regioni o chi le aveva perse? E' evidente che a certi individui, le scuole superiori non hanno prodotto alcun beneficio! ...A proposito, io ho solo la licenza di V Elementare! :-)

Postato da Giorginho il 28/02/2013 15:32

Ancora una volta gli elettori lombardi non sono stati capaci di liberarsi dal comitato d'affari ciellino-leghista. Gente senza vergogna ha riproposto un'alleanza indecente, del resto c'erano in ballo gli affari di Expo, e gente senza memoria li ha votati. Se avessimo anche un papa ciellino, lo sconforto sarebbe completo.

Postato da Andrea Zilio il 28/02/2013 11:43

Ero deluso, ora sono indignato. Soprattutto contro la Chiesa italiana, pasticciona e confusa. Non è stata né madre né maestra in questi giorni di tremende scelte del popolo. Noi cattolici sparpagliati e inerti, dietro a figuri orrendi e impuniti: Berlusconi, Formigoni, Bossi, Giovanardi, Maroni pronti a giustificarsi sempre. Perché la Chiesa predica chiaro, in teoria, ma ambigua nei fatti. Non fa nomi e cognomi. Solo don Sciortino va avanti a petto in fuori, fino a che lo lasciano. Perché la Chiesa non prende le distanze dai devoti che "rubano" e "pregano"? Non recide con scomuniche? Ho visto in piazza San Pietro uno striscione di "Comunione e Liberazione" che salutava l'addio di Benedetto XVI. Mi sono indignato e ho cambiato canale. Non è possibile! Avete incoraggiato quel "poverocristo" di Monti e quello svampito di Casini (scudocrociato = edizione 1948), secondo il cosiddetto "spirito di Todi". Cos'è? Uno sciroppetto? Dovevamo essere incoraggiati a fare barriera contro gli orrendi impuniti suddetti. Mai più voterò cattolici in politica. Cambierò ogni volta. Ora bisogna stare con gli unici democratici esistenti che si mettono in gioco, a difesa, forse inutile, dagli attentati che dai disperati, temo, verranno. Ma Berlusconi, causa delle nostre sciagure, sarà ancora votato dai bigotti, ripagati in protezioni, cariche, prebende, raccomadazioni, benedizioni. Questa non è la mia Chiesa. Mi ribello.

Postato da giggio il 27/02/2013 22:21

Sono nauseato da questi risultati. Più ancora sono schifato nel vedere che i cosìdetti cattolici benpensanti hanno preferito dare il loro voto ad un maroni che per poter mantenere la sua poltrona ha venduto la sua dignità rimettendosi ancora con l'innominabile ricattatore. Non parliamo poi dei ciellini che in massa hanno votato per poter gestire la regione a proprio uso e consumo come se non fossero bastati i 20 anni del celeste immacolato. E' proprio vero che le persone per bene in questa italia non possono far nulla con i qualunquisti e gretti attaccati al loro interesse

Postato da enfi il 27/02/2013 22:17

ma come i ciellini che disprezzavano questi beoti leghisti se li trovano sopra la testa. Che fine hanno fatto i saccenti ciellini che fanno i servi dei leghisti????????????????

Postato da galeno il 27/02/2013 21:50

Veramente Lega più lista Maroni in Lombardia fanno oltre il 23%. Temo che sia proprio questo il problema, anche a livello nazionale, ovvero il massimo risultato per il massimo egoismo, con buona pace per i valori di accoglienza solidarietà e condivisione. Occorre e mi aspetto un enorme sforzo, anche di rinunce personali, e una altrettanto grande sollecitazione dalla Chiesa affinché la promozione del bene comune torni ad essere anche per i politici di fede cattolica un principio irrinunciabile, concretamente vissuto e realizzato attraverso le opere.

Postato da grazia audano il 27/02/2013 20:55

e' veramente una vergogna! sono riusciti a farlo solo vendendosi al PDL. Inoltre non dimentichiamo che Cota è diventato governatore in modo scorrettissimo e so per certo che molti sindaci leghisti del Piemonte non ne possono più dell'ignoranza di Cota.

Postato da Pietro48 il 27/02/2013 20:54

L'Italia non è la Germania dove capita che un politico , scoperto di aver copiato il compitino in quinta elementare , reputi saggio e dignitoso dimettersi da incarichi di governo . E' evidente che ad un puro leghista il fatto di rappresentare solo il 4 % dell'elettorato può semplicemente non interessare : quando in gioco è la poltrona ( con tutti i benefici annessi e connessi ) , che cosa importa l'etica ? Mica siamo Tedeschi !

Postato da raffonate il 27/02/2013 19:16

In Italia siamo bravi ad esaltare le anomalie facendole passare per modernità. Vedere ieri seduti allo stesso tavolo Bossi, Maroni, Salvini sono stato assalito da un moto di profonda indignazione. Soddisfatti e felici sorridevano perché non avevano perso del tutto la cadrega. E l'ineffabile Maroni che qualche mese fa fingeva di fare pulizia con le scope nuove aveva l'aria di colui che pensa sono riuscito a fregarli. Fra poco rivedremo comparire sulla scena anche il cd "trota". E poi dicono che la politica é in declino, ma se queste sono le premesse....

Postato da martinporres il 27/02/2013 18:45

No non è giusto, gli elettori del PDL dovrebbero ribellarsi

Postato da Santi Di Mauro il 27/02/2013 17:22

La proposta politica della Lega è sostenuta da PDL. E' un vero e proprio scambio di strategie in un ambiente politico dove la cronaca segnala una forte corruzione. Nella Regione Lazio i cittadini elettori dopo i casi di corruzione parallela alla Lombardia hanno cambiato lo scenario politico. In Lombardia resiste l’ipotesi leghista secessionista latente con la sceneggiata dei Ministeri decentrati a Monza. La Lombardia ha certo picchi di efficienza e produttività ma nel nome di una realtà nazionale inventata, la Padania, è molto conservatrice al punto della gestualità ben descritta da Montanelli. Ci si tura il naso per amor patrio padano e non si cambia strada. L'effetto è dirompente a livello nazionale per effetto della legislazione elettorale di marca leghista il " porcellum" di proposto dall'allora Ministro Calderoli. L'ingovernabilità dell'Italia è fondata dal pasticcio elettorale che prevede forme elettive di pseudo federalismo regionale al Senato con il risultato sotto gli occhi di tutti non solo per il successo del Movimento 5 Stelle. L’ipotesi della macro regione Piemonte Lombardia e Veneto che dovrebbe essere trainante in Europa è simile al decentramento dei Ministeri leghisti. I veri target sono la solidarietà nazionale in ambito europeo con i vincoli Costituzionali del pareggio di bilancio che nei prossimi venti anni dovrà vedere ridurre il debito pubblico "italiano" (quote latte comprese) di quaranta miliardi l'anno. Su questi parametri si dovranno misurare tutti i governi dei prossimi anni e su questi parametri bisogna riflettere coralmente in Italia. Senza creare artificiosi climi da "tifoserie e ultras dello stadio" per populismi improponibili (impresentabili anche essi) come la restituzione dell'IMU, condoni fiscali, edilizi, e impunità di fatto per la casta, con i legittimi impedimenti di imputati e persino dei difensori. E' tempo di rinsavimento per quelle popolazioni regionali che sognano un’autonomia federale che significa secessione strisciante e demolizione dei principi Costituzionali.

Postato da G.Mario28 il 27/02/2013 17:22

Cosa è cambiato?. Il Piemonte, la Lombardia ed il Veneto erano governati da PDL-Lega / Lega-PDL. Nulla è cambiato fuor che un Governatore. Non potevano risolvere prima i problemi delle Regioni con le mirabolanti promesse fatte in campagna elettorale?.

Postato da Andrea Annibale il 27/02/2013 17:07

C’è stato un salto di qualità nel passare da Bossi a Maroni. Maroni sembra uno zio vecchiotto e rassicurante, quasi tenero. Ambrosoli non lo conosceva quasi nessuno. Direi che Ambrosoli ha fallito per lo stesso motivo per cui non ha sfondato Monti. Poco attraente sul piano politico, molto attraente sul piano intellettuale. La Lega Nord ha puntato su un grosso calibro come Maroni, in grado di attirare molti voti, come ha fatto il PD tempo fa con Fassino sindaco di Torino. E’ giusto che la Lega con il 4% circa governi le tre Regioni più importanti del nord? E’ un fatto secondo me casuale, un’assoluta stramberia, che verrà ricambiata con favori a livello nazionale a beneficio del PDL. Gli scandali della Giunta regionale di Formigoni non hanno influito perché Maroni si è subito presentato come il moralizzatore della Lega e dell’Italia. Un po’, il successo che ha, Maroni se lo merita. Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

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