Manovra, la beffa del vitalizio

L'assegno a vita per i parlamentari doveva essere abolito, secondo la prima bozza, invece resterà. Bastano cinque anni per maturare una somma che arriva fino a 7200 euro.

06/07/2011
Il ministro Tremonti con il presidente della Repubblica Napolitano.
Il ministro Tremonti con il presidente della Repubblica Napolitano.

Il testo della Manovra trasmesso alla Presidenza della Repubblica e presentato oggi alla stampa dal ministro Tremonti si apre giustamente con i tagli ai privilegi dei politici: riduzione e ridimensionamento delle auto blu (ce ne sono 15 mila), voli di Stato riservati alle massime cariche istituzionali, limitazione di molte dotazioni di Camera, Senato, Palazzo Chigi e altre istituzioni. I tagli, fa sapere il ministro dell'Economia, saranno destinati al Terzo Settore, peraltro già pesantemente ridimensionato dal Governo a livello di risorse. Vi è poi la questione degli stipendi dei parlamentari, allineati da Tremonti alla media europea, e di conseguenza da ridurre essendo da sempre i più alti dell’Unione. Qualche cifra, tratta dall'agile e dettagliato volume di Giuseppe Pozzi (E io pago!, DMedia Group editore) che fa i conti in tasca alla nostra classe politica, ci aiuterà a capire. Lo stipendio di un deputato italiano è di 5.486 euro netti al mese per dodici mensilità. Che è uno stipendio buono, buonissimo, ma, visto il ruolo, di per sé non esagerato.

Il punto è che tra diaria, spese d’ufficio, risarcimenti telefonici e altro, in realtà un deputato si porta a casa 14 mila euro netti al mese, esclusi i gettoni per gli incarichi particolari (un presidente di Commissione viene pagato per il disturbo due mila euro netti). Ovunque viaggia in Italia (in aereo, in auto, in treno) non paga un centesimo. Fruisce di un rimborso di oltre mille euro per i trasferimenti Fiumicino-Montecitorio. Gode di un’assicurazione sanitaria che gli permette di farsi rimborsare persino le terme e i massaggi shiatsu. E a fine mandato la sua liquidazione, per cinque anni, ammonta a 46.819 euro, che è la liquidazione di un dipendente statale dopo 40 anni di lavoro. Ma il punto è che dopo essere tanto sbandierata, dalla Manovra è sparita la cancellazione del privilegio dei privilegi: il vitalizio.

Doveva essere cancellato ed è riapparso come d’incanto. Doveva essere il piatto forte della Manovra ma si è rivelato uno specchietto per le allodole. Come quei menù esposti nelle vetrine nei ristoranti dove se entri e ti siedi ti dicono che le ostriche sono finite, forse domani., per oggi solo merluzzo congelato. Ma che cos’è di preciso il vitalizio, specialità del Parlamento italiano? Oltre alla normale pensione deputati e senatori maturano, dopo una legislatura, un assegno mensile che percepiranno una volta compiuti i 65 anni e che può andare da 2.400 euro a 7.200 euro lordi. Se aggiungono anni di legislatura dopo i cinque anni, arrivano a prenderlo anche a 60 anni. Per fortuna in questa legislatura sono stati cancellati altri privilegi enormi. Perché nelle legislature precedenti c’era gente che aveva maturato il vitalizio con un solo giorno da parlamentare.

Come è possibile chiedere alla gente di pagare una tassa sui suoi risparmi, di andare in pensione a 67 anni e di versare contributi per 40 anni quando sono sufficienti cinque anni per percepire un sontuoso vitalizio da parlamentare? Secondo i primi risultati dell'indagine effettuati da Censis e Unipol, il 42 per cento dei giovani dipendenti che oggi lavorano non arriverà a mille euro di pensione. In compenso ci sarà qualche migliaio di eletti che percepiranno, oltre alla normale pensione, 7.200 euro netti al mese per cinque anni di lavoro in Parlamento.

Francesco Anfossi
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Postato da cimmi il 09/07/2011 16:25

Il modello lo hanno mutuato dal 20ennio mussoliniano. In la storia siamo noi,su RAI 3,l'esplicativo documentario "DENARO-SESSO-POTERE" nel quale sembra ripercorrere sana pianta le vicende, LO SQUALLORE, di questi ultimi anni di governo e di vita Italiana.

Postato da RT57 il 09/07/2011 00:13

Credo che FC dovrebbe fare una tabella da pubblicare nella rivista indicando da una parte quello che dovrà pagare un cittadino medio e quello che risparmia Berlusconi nei confronti della CIR e quello che risparmi con le 3 aliquote IRPEF. Così gli italiano hanno modo di vedere in mdo immediato i due totali. Infine rammento che con la nuova IRPEF chi percespisce 100.000 euro annui risparmia 3.400 euro ovvero 2 stipendi medio bassi. Questi soldi risparmiati sono uno scandalo ! perchè non lasciare questi 3.400 euro a chi ne ha bisogno invece di regalarli ai chi ne ha tanti ?

Postato da giorgio traverso il 08/07/2011 22:31

Io penso che noi italiani,siamo dei masochisti.cosa deve ancora succedere,perchè il popolo si ribelli?Dov'è il popolo della lega,i centristi,i cattolici,tutto il clero,dal papa ai cardinali ai vescovi.Perchè non fanno sentire la loro voce?
giorgio traverso

Postato da al.2001 il 08/07/2011 16:27

I rimedi alla crisi di questo governo erano già evidenti prima che questa ultima manovra finanziaria venisse attuata; coloro che tutto pagano e si sobbarcano il peso di cercare di salvare il Paese sono i soliti lavoratori e i pensionati e non i grandi evasori che si arricchiscono senza nulla pagare. Quello che però non riesco a capire è l' atteggiamento dei sindacati ( CISL e UIL in particolare) che tutto accettano, non si capisce per quale motivo, senza che si vergognino per questa loro passività.

Postato da nik59 il 08/07/2011 14:14

Io penso che i Parlamentari dovrebbero avere 1000 euro di pensione o vitalizio al mese, comunque sarebbe meglio di tanti altri. NON RIESCO A CAPIRE TANTI PRIVILEGGI! Ma siamo veramente folli!!!! Anche la Bindi l'altra sera parlava di diritti acquisiti che non si possono togliere. Ma quale diritti... noi li abbiamo votati non assunti ... allora meglio non andare a votare ... se ogni volta che votiamo ci mettiamo un cappio (economico) al collo. VERGOGNA!!!! questo secondo me è una di quelle ingiustizie che grida vendetta al cospetto di Dio... ciao a tutti

Postato da vdiste1939 il 08/07/2011 09:39

purtroppo non abbiamo alcuna speranza. i parlamentari non solo non vogliono rinunziare alle prebende e ai privilegi, ma spesso se ne assegano dia ltri palesi ed occulti. da questo punto di vista siamo lo stato più ridicolo del mondo occidentale, i nostri rappresentati sono strapagati, sono numerosi oltre ogni logica, quando lavorano riescono a fare leggi pessime, buone soltatno a complicare l'amministrazione della giustizia. ci rimangono 2 soluzioni: rassegnarsi o rivoluzione, io ormai sono vecchio m ritengo che un 35-40enne di oggi precario e con un futuro incerto non sopporterà a lungo questo andazzo e consentitemi questo schifo

Postato da nik59 il 07/07/2011 23:44

Poveri poveri! Uniamoci e facciamo sentire la nostra voce. Peggio di Sherwood! Ciao a tutti

Postato da antonel il 07/07/2011 16:16

Caro Anfossi, il succo del suo articolo ha più di un fondamento, purché non scateni inutile qualunquismo (definire "disturbo" il lavoro di un presidente di Commissione parlamentare sa di antipolitica molto pericolosa) e infondate ragioni economiche. Il costo della politica italiana va tagliato tagliando i parlamentari, gli assessori, i consiglieri, i commissari, tutti i posti che discendono dalla politica nelle istituzioni e negli enti pubblici pagati con i soldi dei contribuenti o con le tariffe dei consumatori (come le municipalizzate). Non è tanto e solo un problema di compensi, che magari non sono poi così clamorosi per certi livelli di impegno. E persino i vitalizi possono essere considerati dei benefit adeguati. Il taglio va fatto sui numeri, un bel 50 per cento in meno di persone che “vivono” di politica, vale molto di più dello “scandalo” vero o presunto sugli stipendi. Vale di più in termini economici, anche perché le “tentazioni” della politica sono direttamente proporzionali al numero delle poltrone. Meno posti, pagati bene, significano anche meno corruzione, meno evasione fiscale, meno elusione. In altre parole, meno economia sommersa e minori costi delle opere e degli enti pubblici. Conclusione: non faccia del qualunquismo sulle cifre, ma si accanisca sullo snellimento delle poltrone. Grazie

Postato da nadine il 07/07/2011 13:35

Stanno tassando i nostri risparmi: eur 120,00 all'anno sui depositi titoli fino a eur 50.000,00, anche di soli 5.000 euro. Sono i risparmi delle famiglie, dei pensionati: dove sono tutti i politici che si dicono a favore della famiglia? Si facciano avanti per una volta e dimostrino la loro COERENZA

Postato da Carlissimo il 07/07/2011 12:27

E così gli italiani fanno i sacrifici ed i politici no. Poi dicono che gli italiani si stanno allontanando dalla politica. Io ho tre figli ma mi guardo bene dall'invogliarli ad entrare in quel mondo. Sono corrotti, ladri, bugiardi, etc.etc.

Postato da giogo il 07/07/2011 10:18

A questo punto, viste le furberie (per non parlare delle ruberie) le giravolte, il togliere per finta perchè poi torni TUTTO COME PRIMA dobbiamo agire noi?? facciamo le barricate fuori del parlamento?? Che delusione cocente il PD con l'astensione del voto sull'eliminazione delle province, anche li giravolte... città metropolitane...cosa mettono le mani avanti per altre careghe??? La maggioranza della classe politica Italica è da mandare a casa con assestati calci nel fondoschiena. Saluti amari

Postato da il_capitano il 06/07/2011 23:35

è cosa dire dei tartassati ? eppure una soluzione ci sarebbe, se i parlamentari si decidessero di approvare la proposta di legge 3804 può ripartire l'ECONOMIA NAZIONALE, l'OCCUPAZONE , il RISANAMENTO del SISTEMA PRODUTTIVO, la ristabilizzazione dei VALORI SOCIALI, la LEGGITTIMAZIONE del binomio DIRITTO – DOVERE, elementi essenziali in uno STATO DEMOCRATICO sanatoria inps su facebook http://www.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/16PDL0048990.pdf

Postato da giggio il 06/07/2011 23:25

E' disgustoso. Purtroppo sia la destra che la sinistra su questo punto predicano bene ma razzolano male. A loro non interessa che la maggior parte degli italiani fatichi ad arrivare a fine mese, a loro basta che le loro tasche siano piene. i sacrifici li devono fare glki altri non loro. E non si vergognano mai

Postato da folgore il 06/07/2011 23:17

Ma scusate cosa pretendete? Che un parlamentare si autocali lo stipendio e magari annulli il vitalizio? Si....e magari poi mi dite che a casa vostra questa sera è passato Babbo Natale che s'era perso per strada. :-)

Postato da A100 il 06/07/2011 20:17

Una sola parola: casta! E' assurdo che i parlamentari possano decidere gli stipendi, le pensioni, i vitalizi e i privilegi dei parlamentari. Si può fare qualcosa per cambiare la norma che prevede una tale assurdità? Un referendum, un'azione legale... oppure possiamo solo "sperare" che facciano qualcosa loro? Anche se cambiasse la maggioranza, cosa potrebbe cambiare? Dobbiamo agire noi!

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