20/04/2010
I preparativi per la sfilata nel carcere femminile di Pozzuoli.
Qualche passo impacciato sui tacchi alti ed una camminata affrettata quasi a correre incontro a quel sogno di libertà. Hanno sfilato così, insieme a nove modelle professioniste, Giovanna, Lucia, Mariagrazia, Nina ed Angela, cinque detenute del carcere femminile di Pozzuoli. Lo hanno fatto tra gli applausi e la gioia delle altre “ospiti” che hanno assistito all’inedita sfilata proprio all’interno della casa circondariale di Pozzuoli, a due passi da Napoli.
È la prima volta che una struttura penitenziaria diventa location per una sfilata di moda. L’idea è dell’eclettico stilista napoletano Gianni Molaro: “la mia non è una provocazione; la moda regala sogni e con questa sfilata ne regaliamo uno a delle donne per le quali sognare è una vera e propria necessità”. Sogni che prendono forma in una vita normale, fuori dal carcere. Come per Nina, 27 anni, bulgara. Si fa fatica a “distinguerla” dalle altre modelle professioniste; ancor di più ad immaginarla corriere della droga: “Ho sbagliato e sto pagando, ma ora dal carcere sto studiando marketing aziendale; spero di laurearmi e quando sarò fuori di potermi inserire nel mondo del lavoro, magari restando anche in Italia”.
Per Giovanna, invece, il sogno è riabbracciare al più presto i suoi 4 figli: “E' impossibile spiegare quale sia la sofferenza per una madre nello stare in carcere con 4 figli a casa. Mi mancano ancora nove mesi da scontare, ma quando uscirò di qui farò di tutto per guadagnarmi da vivere onestamente… soprattutto per i miei figli”.
Giovanni Nicois