La vera questione morale: l'evasione

L'evasione fiscale significa, parlando da cristiani, rifiuto dell’amore fraterno, della solidarietà, della presa di coscienza dei doveri di tutti verso la comunità in cui si vive.

26/08/2011

Questo editoriale è stato scritto, nella sostanza e nei princìpi valutativi della realtà, da Benedetto XVI, dal cardinale Angelo Bagnasco e da Giorgio Napolitano. Ciascuno nel proprio ruolo, hanno parlato nei medesimi giorni, a Madrid per la Giornata mondiale della gioventù e a Rimini per il Meeting di Cl, alla generazione che della crisi economica appare sempre più chiaramente la vittima designata nel futuro, prossimo e lontano.

Con toni diversi, il Papa, il presidente della Cei e il capo dello Stato hanno prosciugato la materia complicata di una tempesta da incubo, condensandola in una sintesi perfetta, che vorremmo fosse utilizzata al meglio nell’attuale dibattito parlamentare sulla Manovra, per tanti aspetti discutibile, proposta dal Governo. Si tratta di una “questione morale” nell’ambito di un’economia che sta passando da una illusoria sistemazione post-ideologica su un vago modello liberista, a una mondializzazione in cui una totale assenza di etica delega alla finanza il compito di regolare un sistema che, in realtà, non conosce altre regole che la tutela di interessi particolari, spacciati per fini ultimi della democrazia.

Una “questione morale” che in quanto universale tocca i comportamenti di ciascuno di noi, e diventa “angosciante” soprattutto quando condanna quel fenomeno che si chiama “evasione fiscale”, ma che significa, parlando da cristiani, rifiuto dell’amore fraterno, della solidarietà, della presa di coscienza di doveri di tutti verso la comunità in cui si è chiamati a vivere.

In un libro poco letto quando sarebbe stato utile farlo, Giustizia senza limiti (pubblicato in Italia nel 2003 da Bollati-Boringhieri), l’analista sociale Serge Latouche lo scrive senza mezzi termini: «La pretesa deontologia degli affari e l’etica del mercato sono una truffa. Tutti i colpi sono utilizzati quando sono in gioco i soldi: il dumping, la manipolazione dei prezzi, lo spionaggio industriale, le Opa selvagge, le stock options, il ricorso ai paradisi fiscali (le isole Cayman ospitano 25 mila società).

I sudditi imitano i signori: la frode fiscale diventa uno sport generalizzato». E così via. In Italia, i soliti radicali chiamano gli ingenui a raccolta su Facebook per condannare i “privilegi della Chiesa” che non paga le tasse, come l’Ici, per le sue “imprese”. Peccato che proprio le Caritas offrano ogni giorno gratis un po’ di cibo a pranzo e a cena ai “padri separati” o divorziati che non ce la fanno più, ultime vittime di quella strategia per lo sradicamento della famiglia che tante “battaglie civili” radicali hanno utilizzato e continuano a utilizzare nella sfortunata Italia dei digiuni pannelliani.

Beppe Del Colle
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Postato da giggio il 27/08/2011 17:21

Ma come si può fare una vera lotta all'evasione quando chi ci governa è il più grande evasore d?italia? Una indegna persona che incita a non pagare le tasse, che fa leggi per difendere i ricchi a scapito dei poveri e delle famiglie.

Postato da dino avanzi il 27/08/2011 14:10

Riprendo:"Peccato che proprio le Caritas offrano ogni giorno gratis un po’ di cibo a pranzo e a cena ai “padri separati” o divorziati che non ce la fanno più, ultime vittime di quella strategia per lo sradicamento della famiglia che tante “battaglie civili” radicali hanno utilizzato e continuano a utilizzare nella sfortunata Italia dei digiuni pannelliani". E aggiungo: peccato che diversi cattolici ingenui appoggino le campagne radicali e laiciste contro la Chiesa. Ingenuità destinata ad essere pagata a caro prezzo.

Postato da spark il 27/08/2011 10:51

Ma e' mai possibile che non si possa parlare di certi argomenti senza partire lancia in resta contro chi non la pensa come noi? E' mai possibile che anche un giornale come FC (di cui sono affezionato lettore e ne penso ogni bene), ogni volta che si tocca il problema dei contributi finanziari dello stato alla Chiesa e di come vengono spesi, debba, saltuariamente, reagire come se si sentisse punta da un calabrone? Perche' una volta tanto non cerchiamo di partire da dati di fatto reali ed incontrovertibili e poi magari, se si ha la bonta' di ascoltare e di replicare senza astio e senza essere indicati come confessionali, intergralisti, radicali, massoni, affamatori di preti e suore etc e chi piu' ne ha ne metta, discuterne e proporre eventualmente soluzioni fattibili. Dunque, vediamo se ci riesco. Sulla questione dell'otto per mille, (mi ripeto, perche' l'ho gia scritto in un altro post) si e' aperto un dibattito anche sul giornale attualmente in edicola, senza che l'autore , il sociologo Giorgio Camparini, venga tacciato di scrivere con astio preconcetto verso la Chiesa. Non so se solo il 13% del ricavato , come asserisce il lettore Flaccido, venga usato per opere di carita', ma osservo che il dott.Chiara non lo contesta, quindi suppungo che sia vero! Le spese per la GMG di Madrid , non ho motivo di dubitare che i conti del dott Chiara siano esatti, ma mi permetti di dire (senza astio) che andrei cauto nell'affermare che la manifestazione non abbia pesato sui conti spagnoli. Certamente, che"manco un euro e' stato chiesto al contribuente spagnolo" da parte della Chiesa, ma chi ha pagato le misure di sicurezza, gli straordinari alle forze di polizia etc che ogni tipo di manifestazione comporta? Sempre a proposito della GMG, nella mia ignoranza, circa un mese fa', in un post dedicato alla carestia in Somalia, mi ero permesso di fare una proposta: rinunciare alla GMG e dare tutti soldi che sarebbero stati spesi (vedo che a conti fatti sono piu' di 50 milioni di euro) alla Caritas, da impiegare per alleviare le sofferenze della fame nel Corno d'Africa. Con senno del poi, amaramente, riconosco, che la mia proposta era semplicemente impresentabile! Infine, veniamo a crocifissi d'oro (tralascio volutamente il meeting di Rimini, perche' dai dati di fatto, passerei alle opinioni), paramenti di lusso etc; mi permetto di fare tre considerazioni: 1) affermare quanto riportato dal lettore Flaccido, e' una semplice constatazione difficile se non impossibile da confutare. 2) in quarantadue anni di lavoro in giro per ll mondo, ho incontrato tantissimi missionari e missionarie: nessuno di loro aveva ne crocifissi ne altri paramenti d'oro, ma vi assicuro che tantissmii dei nostri personaggi usi ad indossare simili paramenti, avrebbero tanto da imparare da questi persone su come testimoniare la presenza del Gesu di Nazareth in mezzo ai diseredati di questo mondo. 3)in una intervista di alcuni mesi or sono a Dominique Lapierre (intervista rilasciata ad una rivista missionaria), questo "scrittore di best seller, filantropo, missionario laico", all' affermazione del giornalista, "lei sembra molto sensibile al tema della ricchezza della Chiesa...", risponde "Si! Quando ho incontrato Giovanni Paolo II nel 1986 devo anche averli fatto capire come per natura io sia piuttosto scioccato fai fasti vaticani, mi sembra quasi che esistano due mondi: quello dei poveri e quello dei monsignori. Il Papa mi ha ascoltato e poi ha detto una cosa straordinaria che non ho mai dimenticato:'Se potessi farlo, andrei a vivere in una bidonville di Calcutta come i vostri eroi della Citta' della gioia, per dirigere la Chiesa da li'. L'ho trovato magnifico e sincero". Buona domenica.Osvaldo Bardelli

Postato da Franco Salis il 26/08/2011 17:10

Forse è bene che smetta di leggere Famiglia cristiana e l’Avvenire on line (perché non ho soldi per l’edizioni cartacee). Temo di diventare schizofrenico col condividere pienamente prolusioni,dichiarazioni e constatare nel contempo il contrasto operativo. Questa mattina ho letto fra l’altro:La vera questione morale:l’evasione. Bene è una risposta agli attacchi recenti da parte soprattutto di Pannella & C. Ho letto su L’Avvenire Il servizio e l’onore di Carlo Cardia,ho riletto sempre su L’avvenire e sempre di Carlo Cardia la Superbia e l’Oblio del 26 luglio. Partendo dal Cardia (riferendosi al caso della strage in Norvegia) si legge fra l’altro “Il seme del male e quello del bene sono presenti in ogni uomo, la scelta di coltivarne uno anziché l’altro determina il destino della persona, il suo rapporto con la società. Nella modernità, a decidere tra il bene e il male concorrono anche ideologie disumane che volano senza rispettare confini di Stati o territori, possono catturare la mente, corrompere ogni fibra dell’essere umano”. Fermiamoci un attimino qui per una riflessione-domanda:Gli uomini di chiesa,comprese le alte sfere sono esenti del “seme del bene e del male”? Più in là si legge nello stesso articolo “ Un altro passo avanti andrebbe fatto nel non addossare periodicamente la responsabilità di tutto il male a un soggetto, a un gruppo, dimenticando ciò che è avvenuto ad opera di altri, e nel cercare un equilibrio in quel grande mare che è la multiculturalità. In questo grande mare nasce e cresce di tutto. Nasce la diversità che riflette la bellezza dell’umanità eguale e multiforme, si manifesta la varietà di costumi e tradizioni dei popoli della terra, la voglia di conoscersi, unirsi, creare nuovo amalgama. E crescono difetti e antagonismi; la diffidenza per gli altri, fonte di ogni razzismo autogiustificativo, l’aggressività di chi venendo da fuori vuole essere esente dalle regole del nostro vivere, dal rispetto dei diritti eguali per tutti. Si sviluppa la tendenza a chiudersi, e quella ad imporre tradizioni d’intolleranza e ingiustizia ai soggetti più deboli, si teorizza una terra di nessuno nella quale ciascuno vive a modo suo violando principi e identità delle società ospitanti. Ogni volta che maturano eventi oscenamente violenti, dobbiamo evitare di cedere e scegliere una delle strade già sperimentate: apertura incosciente a tutti, chiusura pregiudiziale a chiunque. L’equilibrio che eviti gli opposti errori è difficile da raggiungere, ma è l’unico mezzo che può limitare le peggiori derive”. Tutto bello,condivisibile,ma gli uomini di chiesa non hanno alcuna responsabilità? Sono sempre stati “equilibrati nell’apertura incosciente a tutti”? Sono stati “equilibrati” nei vari pronunciamenti sul governo del flusso migratorio? Nel dare dell’assassino al padre di Luana? Dando del razzista a chi esige regole? Quante volte gli uomini di chiesa ,per salvare il principio,hanno calpestato la persona ?(difesa della famiglia =copertura di atti delittuosi del padre). Perché negli interventi a difesa della chiesa si fa sempre riferimento a nobili fatti (per es. comunità terapeutiche rette da sacerdoti) e non anche a fatti (lasciamo perdere la pedofilia) ascrivibili a comportamenti quotidiani di parroci che con i loro giudizi privi di, non solo amore, ma anche di umanità, e così facendo allontanano i fedeli dall’unico valido baluardo che è dato dalla Chiesa Sposa di Cristo? Di un Papa che da una parte dichiara : «Pace minacciata anche da uso improprio di mercato ed economia»(30.12.10) e poi dà mandato al cardinale Bertone di mettere in atto ogni ostacolo alle procure della Repubblica italiana ,magari confidando nella prescrizione come ha fatto Berlusconi, che di prescrizioni è maestro? Se (L’Avvenire 30.12.10.vedi anche, pari data, F.C. Ior arriva la trasparenza)Il Vaticano ha varato una nuova normativa, ampia e innovativa, contro il riciclaggio del denaro sporco e contro il finanziamento al terrorismo. Un gesto fortemente voluto per ribadire le ragioni di un'etica mondiale più volte sollecitate da Benedetto XVI. E proprio il Papa ha voluto ribadire l'importanza della promulgazione delle nuove leggi (sono quattro, più la creazione dell'Autorità di informazione finanziaria, Aif) con un Motu Proprio che allarga le competenze della legge dello Stato della Città del Vaticano anche a tutti i soggetti collegati con la Santa Sede (altra entità di peso internazionale) compresi lo Ior e dicasteri come Propaganda Fide.”, vuol dire che “riciclaggio del denaro sporco” in passato è avvenuto. Si sottolinea che il provvedimento “viene sollecitato da Benedetto XVI”, spero, non voglia scaricare le responsabilità sul Suo Predecessore! Non mi pare che sia questo il bisogno di fare “purificazione e penitenza”.Abbiate pazienza.

Postato da flaccido il 26/08/2011 14:35

l'ultimo paragrafo è di una ipocrisia che un sedicente cattolico non dovrebbe usare! dal sito dell'8x1000 risulta che per il 2010 solo il 13% del miliardo di euro verrà usato per la carità! per cui non veniteci a parlare di caritas! parlateci invece di crocifissi d'oro, gmg da 50 o 100 milioni, dello ior e del perchè a rimini si parlava di economia e politica e non di religione!

Risposta di: Alberto Chiara

Al di là dell'astio generalizzato e preconcetto, un dato. Inoppugnabile. Parliamo di Gmg visto che è stata tirata in ballo la Giornata mondiale della gioventù. L'ultima, quella di Madrid, è costata complessivamente 50.482.621 euro. Il resoconto, preciso al centesimo, è pubblico. Manco un euro è stato chiesto al contribuente spagnolo. A ogni bisogno ha fatto fronte l'autofinanziamento: 31.500.000 euro è il totale delle iscrizioni pagate da ciascun giovane (la cifra comprendeva un contributo di soldiarietà che ha permesso a 2.000 giovani provenienti da Paesi in vid adi sviluppo di esser presenti al grande evento di Chiesa); 16.500.000 euro sono frutto di sponsorizzazioni; 2.482.621 euro, infine, sono la somma di donazioni e altre voci, tra cui la vendita di materiale (se uno, non iscritto, voleva uno zainetto poteva averlo pagando 18 euro). 

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