La7, a De Benedetti il terzo polo Tv?

Da oggi parte una trattativa per l’eventuale cessione dell'emittente. In corsa c'è soprattutto l'Ingegnere. Che diventerebbe così “L’altro” dopo Berlusconi. E l'anti Mediaset.

09/05/2012
Serena Dandini (Ansa).
Serena Dandini (Ansa).

Quanto farà oscillare il prezzo de La 7 la sconsiderata esibizione di Sabina Guzzanti che, nell’ultima puntata del suo fallimentare “Un due tre Stella”, s’è avventurata su un terreno decisamente blasfemo? Difficile stabilirlo, certo è che l’Aiart (Associazione spettatori) l’ha definito “uno spettacolo penoso”, un’alternativa inqualificabile per tentare di salvare uno show con bassi ascolti ricorrendo alla blasfemia. «Quello della Guzzanti - sottolinea il presidente dell’Aiart, Luca Borromeo - è stato dissacrante nei confronti del Vangelo e offensivo del sentimento religioso». Nell’ultima puntata Sabina aveva preso in giro le credenze cristiane, con Gesù che, nel finale, apriva una busta e non trovava il nome del padre…. Libertà di pensiero, di parola, ma carenza assoluta di buon gusto e di rispetto per valori che per fortuna contano ancora parecchio.

Dunque, dicevamo, quanto e come un’esibizione come quella di venerdì scorso può influire sulla trattativa che, da mercoledì 9, sarà avviata per un’eventuale cessione de La 7 contesa, a quanto sembra, da Carlo De Benedetti, che completerebbe così il suo impero mediatico, dal rampante Urbano Cairo, editore pubblicitario, che ha studiato da “berluschino”, il padrone del Torino Calcio che sta tornando in serie A e sembra essere appoggiato da investitori esteri, e da altri aspiranti come Tarak Ben Ammar, imprenditore franco-tunisino vicino a Mediaset, emiro del Qatar e proprietario di Al Jazeera. Un po’ più defilato c’è anche Diego Della Valle l’intraprendente Mister Todd.

Enrico Mentana
Enrico Mentana

Nessuna conferma, semmai una smentita che non convince nonostante sia perentoria è quella di Carlo De Benedetti che ha dichiarato testualmente: «Un anno fa ero sinceramente interessato a comprare La 7 ma Bernabè (il presidente di Telecom, proprietario di quello che dovrebbe diventare il terzo polo televisivo n.d.r.) si divertiva troppo con il suo giocattolo anche se doveva seguire la telefonia. Oggi credo che dovrà venderla a causa della durezza della crisi, ma sarà lui a dover pregare me». Strategie dialettiche oppure l’Ingegnere non è ancora pronto (per il momento)?

Lo scopriremo nei prossimi mesi. Il fatto certo è che La 7 ha arricchito il suo “portafoglio” di star con l’arrivo di Enrico Mentana, le sorelline Parodi, Geppi Cucciari, la Guzzanti, Serena Dandini, sprecata il sabato sera, l’assunzione dell’ex direttore di Raitre Paolo Ruffini, le conferme di Gad Lerdner, di Lilly Gruber, i discorsi aperti con Santoro il costoso “prestito oneroso” del duo Fazio-Saviano, presto in onda in due serate. Senza dubbio un bel bouquet, appetibile ma anche molto costoso, soprattutto se si considerano gli ascarsi ascolti de La 7.

E se Mediaset ha ridotto i cachet delle sue star, fatte salve, Gerry Scotti e Maria De Filippi, quanto costano tutte le stelle che hanno lasciato le loro “Reti protette” da ideologie politiche per approdare nel territorio libero dell’ex Tv di Montecarlo? La storia di solito si ripete e allora come non ricordare che le corazzate Rizzoli e Mondadori arrivarono sull’orlo del fallimento per giocare agli imprenditori televisivi e che Edilio Rusconi cedette con un sospiro di sollievo , la sua Antenna Nord che stava distruggendo il suo impero cartaceo? E che dire di è quel che è successo al patron di Parmalat, Calisto Tanzi, spinto dall’amico De Mita a scontrasi frontalmente con la sua utilitaria Odeon TV contro il Tir di Canale 5?

 La Tv ormai va alimentata 24 ore su 24. Ci vogliono mezzi e idee per render almeno utile - badate, non “in utile” - quel centro di potere che si chiama Televisione. Per Telecom, in grande utile, Mediobanca ha dato l’imput: vendere. E così finirà. E se non succederà un terremoto nel mondo dei media finirà tutto all’Ingegnere, quello dell’Espresso, di Repubblica, dei quotidiani locali. “L’altro” dopo Berlusconi. A meno che la blasfemia della Guzzanti non si reiteri. Per ora non c’è pericolo. La stagione è finita.

Gigi Vesigna
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Postato da Franco Salis il 11/05/2012 11:11

Prendo lo spunto da LucianoT il 09/05/2012 16.27,per dire che il suo commento sarebbe potuto fermarsi "al quindi, parlando della signora Sabina, di cosa parliamo e, soprattutto, vale la pena darle spazio? “.Da parte mia, rispondo NO. Boh basta, non occorrerebbe aggiungere altro. Ho seguito la recente puntata televisiva.Ciao

Postato da martinporres il 09/05/2012 17:31

Ecco , quello che manca all'Italia per uscire da uscire da questa crisi che può diventare devastante è un minimo di capacità di fare gioco di squadra. Perfattamente d'accordo con Andrea Annibale.

Postato da LucianoT il 09/05/2012 16:27

Della Guzzanti ricordo l' "esibizione" a Piazza Navona nel 2008, durante la manifestazione "No Cav" : tra i tanti con cui se la prese, lei che di sicuro si sente migliore e più intelligente di tutti, ci fu anche il Papa, cui indirizzò delle battute che non stiamo qui a ripetere soprattutto per non offendere la nostra intelligenza ed il nostro buon gusto.... quindi, parlando della signora Sabina, di cosa parliamo e, soprattutto, vale la pena darle spazio? Gli attacchi alla Chiesa sono più che quotidiani; che però si faccia oggetto di banale satira (ma è poi tale?) anche Colui il quale è centro della vita di tutti i cristiani, rivela la pochezza e soprattutto la mancanza di idee di una persona che probabilmente, non ha più molte frecce al suo arco. Però continua a stupirmi in positivo quanto sia soltanto il Cristianesimo l'obbiettivo di tali attacchi; ma anche in questo (da una stupida invettiva erroneamente definita satira) si rivela la grandezza del messaggio di Cristo, un messaggio ancora oggi sempre più vivo e sempre più scomodo, che non ha nulla da spartire con altri impianti religiosi o filosofici che, probabilmente, non toccano così da vicino il cuore e l'intelligenza dell'uomo come le parole vive di Cristo.

Postato da santrev il 08/05/2012 19:19

E' tutta gente che ha avuto a che fare con Berlusconi e che non é stata da lui trattata bene. Che bella rivincita, soprattutto se Mediaset non condizionerá piú la RAI come sta facendo ora!

Postato da Andrea Annibale il 08/05/2012 19:06

Gesù ha detto che dobbiamo portare la nostra croce e seguirlo. Questa parodia (come altre che ci sono state in Israele tempo fa) di La7 contro Gesù Cristo fa parte della croce che dobbiamo portare come cristiani. Preghiamo in riparazione e perdoniamo. Sono contento di poter prendere l’eucarestia senza essere perseguitato dallo Stato, è la somma libertà civica e religiosa del credente. Per quanto riguarda De Benedetti, ben venga l’acquisto di La7. E’ un imprenditore simpatico che si è già dimostrato molto capace nel campo della carta stampata e in altri settori. La Guzzanti partecipa al gioco italiano del “tutti contro tutti”. La Guzzanti, appunto, contro la Chiesa, Torino contro Roma, Grillo contro Napolitano, Orlando contro Ferrandelli, Di Pietro contro Berlusconi e la Lega Nord furiosa contro tutti. E si potrebbe andare avanti a non finire. Che bello se potessimo fare gioco di squadra in Italia, laici e cattolici, per costruire una società migliore e cominciare a domandarci chi ci guadagna da gioco del “tutto contro tutti”. Forse è il vecchio gioco diabolico del divide et impera. Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

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