Ma chi sono i "terun" del Nord?

In Parlamento e fuori, la Lega continua a fare "ammuina" contro Monti e Napolitano: ma non era il Carroccio al governo fino a un mese fa?

30/12/2011
Le proteste della Lega in Parlamento.
Le proteste della Lega in Parlamento.

“Facite ammuina”. L’imperativo serpeggia tra le fila del Carroccio. E l’ammuina i fidi e disinvolti parlamentari leghisti la stanno facendo, con la solita verve, anche se senza troppa convinzione. "Vergogna!", "Basta tasse!". La bagarre e l'ostruzionismo visti tra gli scranni di Montecitorio e Palazzo Madama parevano, più che proteste, recite di una (stanca) compagnia d'avanspettacolo. Se la Lega avesse voluto fare una sana battaglia di popolo, pur con qualche rischio di deriva demagogica, avrebbe potuto battersi contro gli insopportabili privilegi e le "cadreghe" della casta politica, cosa da cui si è guardata bene dal fare. Il vero problema è che la Lega deve far dimenticare ai suoi elettori anche con gazzarre e variété di essere stata al governo fino a una manciata di settimane fa, contribuendo a portarci sull’orlo del baratro a suon di tasse, inconcludenti e costosi progetti federalisti e altre “quisquilie e pinzellacchere”, come direbbe Totò, visti i veri e gravi problemi che incombevano. Dando addosso agli immigrati, una delle risorse a disposizione per la crescita e la ripresa di un Paese anziano e in declino.


Oggi non resta che rovesciare la frittata e raccogliere il malcontento per la manovra lacrime e sangue, come gli speculatori che giocano allo scoperto sui mercati: tanto peggio tanto meglio. E' questa la strategia del loro leader. Alla gazzarra in Parlamento della Lega hanno fatto eco in varie sagre leghiste, come la “Berghem Frecc”, gli insulti, i fischi e le grevi ironie di un sempre più stanco Bossi all’indirizzo di Monti e soprattutto del Capo dello Stato Napolitano, l'uomo che ha riportato tutti coi piedi per terra e ha ridato vigore al senso di unità nazionale. Da chi stava vicino al leader del Carroccio sul palco è arrivata  anche una voce che indicava le sue origini partenopee: “Non sapevo che l'era un terun”, ha chiosato Bossi, dando sfogo al solito retro pensiero leghista, che è quello dell’antimeridionalismo.

 
A leggere tra le righe del vilipendio c’è tutta la difficoltà di un leader alle prese con una crisi epocale, incapace di disincagliarsi dalle contraddizioni di un partito ormai inadeguato non solo nel dare risposte, ma anche nel cogliere i veri problemi del Paese, quelli della gente. Che non sono la pretesa paura per lo straniero, il bisogno di sicurezza, i localismi o le autonomie. Gli italiani vogliono soluzioni a problemi più incombenti, che sperimentano ogni giorno nelle proprie case: la recessione economica, il lavoro, il declino, i giovani, la perdita di potere d'acquisto dei loro stipendi, le tasse, la benzina che sale sempre di più. Problemi non certo di un mese fa. Dov'erano i leghisti che sono stati al potere bene o male per oltre un decennio? Bossi cerca di far dimenticare di aver governato fino a un mese fa, facendo ammuina, tirando in ballo secessioni, indipendenze, parlamenti del Nord, padanie. I suoi pretoriani lo seguono ineffabili. Come se nulla fosse successo. Tarallucci e vino per tutti. Insomma: “Chi ha avuto ha avuto/ chi ha dato ha dato, scurdammoce o passato, simme  padani, paisà”. Alè, tutti a fare opposizione, dai che l'anno prossimo si vota. E alla fine ti salta l’ombra di un sospetto: ma chi sono i veri, autentici, squisiti, impareggiabili  “terun” del Nord?

Francesco Anfossi
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Postato da luciocroce il 04/01/2012 15:50

Un'altra Regione!?!?

Postato da giogo il 03/01/2012 17:14

E vai ...già che navighiam con mare in burrasca...per risparmiar facciam altre regioni e altre careghe, son questi i problemi del PAESE MA...??? Saluti

Postato da Celso Vassalini il 03/01/2012 09:45

Cara Voce, ti dico con il cuore leggero. Addio vecchio Anno, ti saluto senza, nessun rimpianto, non sei certo da ricordare, ma in fretta da dimenticare. Il simbolico spartiacque fra un anno che sta morendo, con tutto il suo carico di accadimenti (buoni e cattivi) ed uno che sta nascendo, vestito per l’occasione di carezzevoli illusioni e condito di languide speranze. Una sorta di limbo dove rimanere per un istante sospesi fra il prima e il poi, a tracciare bilanci di vita e sognare vite che non ci apparteranno mai, prima che la giostra del divenire stemperi l’attimo ed il futuro si faccia presente, riportandoci alla realtà. Tutti, Monti compreso, mai eletti dagli italiani e deputati a portare avanti un programma di governo imposto nei dettagli dalla BCE e mai sottoposto al vaglio degli elettori, che a suo tempo votarono i programmi di Berlusconi e Veltroni, di natura profondamente diversa, se non antitetica, rispetto a quello che verrà realizzato nei prossimi mesi. Monti e la congrega di banchieri da lui rappresentati non sono espressione delle urne e con le urne non dovranno confrontarsi mai. Incarnano esclusivamente i grandi interessi finanziari, sono servi alle dipendenze del denaro e il denaro non è dotato di sensibilità sociale, non è incline alle mediazioni, non deve moderarsi temendo di perdere voti, non possiede sentimenti e neppure pietà. Persegue un solo scopo, moltiplicarsi all’infinito nella maniera più rapida possibile, poco importa quali siano i costi in termini di macelleria sociale, dal momento che conosce un solo costo, quello monetario. La dittatura del denaro è in assoluto la peggior forma di governo possibile, nel 2011 ne abbiamo avuto un primo assaggio con la soppressione delle pensioni per tutte le nuove generazioni (e buona parte delle vecchie), l’aumento indiscriminato di tasse e costi a carico di una popolazione già fortemente impoverita, la riduzione delle opportunità di lavoro. Ma solo nel 2012 saremo in grado di apprezzare la reale dimensione del disastro che sta precipitando sulle nostre teste e il contatto con la realtà risulterà con tutta probabilità drammatico. Il potere politico che appoggia il Governo Monti, avrebbe in teoria la funzione di appianare i contrasti, invece rivela tutta la sua impotenza. E così e' destinato ad essere travolto dalle contraddizioni che e' incapace di governare. Colgo comunque un buon segnale, dalle due potenze economiche asiatiche nei confronti della travagliata area euro-dollaro. Il patto Cina-Giappone è un chiaro segnale di sfiducia o fiducia? Penso e spero che rappresenti una sfida che evidenzia l’importanza di una ”Europa unita e di una moneta comune che ci dà buone chanches di perseguire i nostri interessi e l’opportunità di realizzarli a livello mondiale”. E’ un abbaglio? Gradirei che qualche Lodevole Economista della nostra Università Statale degli Studi di Brescia avere dei ragguagli: che la seconda e la terza economia mondiale, Cina e Giappone, hanno siglato un accordo che prevede l’abbandono del dollaro americano? Potrebbe essere quella debole luce in fondo al tunnel? Poi condivido la proposta dell’ On. Daniela Molgora, che la nostra Provincia per dimensioni, popolazione e Pil, ha tutte le caratteristiche costituzionali per essere considerata una regione. Sono d’accordo di dar vita ad un percorso volto alla difesa del territorio bresciano, un referendum che punta a chiederne la promozione a “Regione”. L’Art. 132 della Costituzione, infatti recita: <<Si può con legge costituzionale, sentiti i consigli regionali, disporre la fusione di regioni esistenti o la creazione di nuove regioni con un minimo di un milione di abitanti, quando ne facciano richiesta tanti consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con un referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse>>. <<Tutti requisiti che la nostra provincia, quinta in Italia per popolazione con 1.256.025 abitanti, la seconda per valore aggiunto in agricoltura, la quinta nell’industria, la sesta nel settore dei servizi, la quinta in totale, con valori superiori alle intere regioni Friuli Venezia Giulia e Calabria, e superiore per popolazione a ben sei regioni oggi riconosciute dalla Costituzione, rispetta perfettamente>>. Condivido la preoccupazione del Presidente Molgora, che la perdita dell’Ente Provincia rappresenta un tentativo di eliminare l’identità bresciana in cui il territorio si riconosce. Celso Vassalini.Brescia

Postato da giogo il 02/01/2012 17:26

Duro il Folgore...di cervice, ma sempre cristianamente e fraternamente è doveroso censurare certi interventi e dire chiaramente..."VERGOGNA" Buon anno a tutti

Postato da Franco Salis il 02/01/2012 14:35

@ folgore il 01/01/2012 15.15,Il leghista non ha alcuna idea politica,cioè un’ idea che riguardi la polis,ma solo di arroganza di arraffare,quanto è possibile arraffare,in disprezzo degli altri che non esistono:questa è non solo la lega nord,ma qualunque lega. Per raggiungere questo obiettivo si serve per lo più della menzogna,cercando di confondere le acque,rese torbide dalla sua presenza. L’obiettivo di questo governo è salvare ciò che il fuggitivo ha sfasciato.Quando il tuo suggeritore,ti chiamerà avvertilo di darti dati un po’ più credibili e non sempre gli stessi. Ciao.

Postato da Rodolfo Vialba il 02/01/2012 07:38

Non è certo compito mio rispondere a "folgore" ma mi permetto richiamare questi dati ufficiali della contabilità nazionale e porre due domande: PRODOTTO INTERNO LORDO: - nel 2008 è stato di 1.568 miliardi di euro. - nel 2009 è stato di 1.519 miliardi di euro - nel 2010 è stato di 1.549 miliardi di euro - nel 2011 si prevede sarà di 1.553 miliardi di euro Nel periodo considerato il PIL non è cresciuto mentre, nello stesso periodo, l’inflazione è stata dell’8,5% e ciò trova conferma nella riduzione della forza lavoro e dei consumi. DEBITO PUBBLICO: - nel 2008 era di 1.667 miliardi di euro, pari al 106,3 del PIL, - nel 2009 era di 1.764 miliardi di euro, pari al 116,1 del PIL, - nel 2010 era di 1.843 miliardi di euro, pari al 119% del PIL - nel 2011 si prevede sarà di 1.872 miliardi di euro, il 120,5% del PIL Nei quattro anni considerati il debito pubblico è aumentato di 205 miliardi di euro, pari al 12,3%, 3,8 punti in più rispetto alla crescita dell’inflazione. Nella così detta Seconda Repubblica (dal 1994 ad oggi), Berlusconi è stato presidente del consiglio per quasi la metà del tempo registrando un incremento complessivo del debito pubblico del 13,5%. Molto più del 5,1% registrato sotto la guida degli altri quattro primi ministri: Lamberto Dini, Romano Prodi (due volte), Massimo D'Alema e Giuliano Amato. Il debito pubblico italiano è detenuto per il 56% da investitori stranieri e per il 44% da investitori italiani. LE DOMANDE: chi è stato al governo per ben otto anni degli ultimi dieci, compreso dal 2008 fino a metà novembre scorso, facendo aumentare il deficit di ulteriori 205 miliardi? Chi è al governo in Lombardia dal ininterrottamente dal 1995 ad oggie cosa ha fatto per sconfiggere l'evasione fiscale che invece è aumentata parallelamente alla presenza della mafia?

Postato da folgore il 01/01/2012 15:15

Attaccate pure la Lega Nord. Sai al Nord non sono tutti così, dite, come se un leghista dovesse avere che so un cartellino appeso per far intendere la sua idea politica. Ma prima di parlare andate a vedere quale sia la percentuale di evasione fiscale in Lombardia e che so in Calabria o Campania (faccio esempi a caso). Poi andate a vedere che tasse aumenteranno per le famiglie quest'anno e il silenzio "rumoroso" di tanti che quando si alzò l'Iva al 21% fecero una protesta tale che anche su Marte li sentirono. Famiglia Cristiana dove sono le continue critiche alla politica fiscale? E quei cattolici al Governo cosa hanno portato alla causa della famiglia? E si parla di fase due della crescita. Si delle bollette....E si inventano anche la tassa sulle merendine. Forse, dico forse, si salverà l'Italia....ma gli italiani?

Postato da ironyman il 01/01/2012 11:34

La lega non si smentisce e non stupisce ormai più di tanto in questo suo variopinto modo di stare sulla scena dell’attualità politica facendo gazzarra per attirare l’attenzione ed il consenso dei padani insoddisfatti. Non so fino a che punto riusciranno a nascondere il fallimento politico della loro esperienza alla guida del paese e se l’alito mai smesso del partito che ha dovuto subire la prepotenza e la supremazia di un alleato scomodo però necessario alla causa, avrà ancora successo. Ovviamente la lista delle argomentazioni di comodo non si esaurisce qui. Si va dalle “forze” esterne (tra cui certamente il Presidente terun e le toghe rosse) che si sono messi di traverso, all’impianto istituzionale obsoleto che non garantisce sufficiente campo d’azione al governo, per finire alla sempre buona crisi internazionale che sarebbe stata affrontata con risultati migliori rispetto agli altri partner europei Un copione trito e ritrito ripetuto ormai innumerevoli volte, recite di una (stanca) compagnia d'avanspettacolo, francamente venuto a nausea ma che evidentemente è ancora in grado di gasare la base dei puri e duri. Il vero problema è che gli stessi argomenti sono adoperati, con stili e modi meno rozzi e più attenti alla forma per accarezzare il proprio elettorato e magari non irretire i più “moderati” da tutta la ex maggioranza di governo che non ha ancora condiviso il retro pensiero leghista sulla secessione solo perché sa che non raccoglie ancora, e verosimilmente non lo otterrà mia, il consenso maggioritario delle popolazioni del Nord. Altrimenti, sull’altare della difesa degli interessi personali del loro padre-padrone si sarebbe sacrificata anche l’unità nazionale. E purtroppo sebbene in calo, il numero degli italiani ancora disposti a sciropparsi queste e simili fanfaluche è ancora troppo grande. E’ questo purtroppo il nocciolo della questione. Se pure fosse stato messo da parte Berlusconi, ma mi pare che egli tenga ancora belli stretti i fili del pupo Alfano e le fila del partito, non è stato superato il Berlusconismo e cioè questa incapacità o non volontà degli italiani di selezionare una classe politica seria ed affidabile unita alla loro propensione a cedere volentieri alla lusinghe ed al fascino del primo avventuriero in cerca di gloria. C’ è ancora spazio in Italia per una destra seria democratica liberale come nelle altre democrazie evolute senza Berlusconi, inteso nel suo significato simbolico?. Vedremo. Se la purga Monti servirà a questo la assumeremo tutti anche storcendo la bocca. Ma se alla fine i mal di pancia patiti non saranno serviti a niente potremmo scoprirci privi di antidoti ed allora sarà tardi anche solo per cercare una cura palliativa.

Postato da folgore il 01/01/2012 11:05

Lei scrive un "Dov'erano i leghisti che sono stati al potere bene o male per oltre un decennio?", al che io replicherei un: dove era lei quando del Presidente del Consiglio si poteva dire di tutto, anche sul suo Sito, e nessuno moderava i toni?

Postato da M.Gianni il 01/01/2012 10:16

Non c'è niente da stupirsi del comportamento della Lega visto che non hanno mai avuto alcun programma politico se non quello di essere al servizio del loro vero Padrone e cioè Berlusconi e questo lo hanno dimostrato votando le peggiori leggi "at personam" nel corso della storia repubblicana del nostro paese.Dopo aver governato per 8 anni degli ultimi 10 ed aver contribuito attivamente nel creare questa situazione prefallimentare dello stato, adesso si sono messi a fare dei spettacoli indecenti all'interno del parlamento. Indecente è stato l'intervento di quella deputata della Lega vestita da operaia in parlamento che si ergeva a paladina della classa operaia. Ma dove sono stati fino ad adesso ??????

Postato da Pietro48 il 31/12/2011 21:40

Mah, io non mi preoccuperei più di tanto .Infatti , CANE CHE ABBAIA , NON MORDE . Comunque , ho difficoltà a capire perché in uno Stato in cui è considerato oltraggio a pubblico ufficiale contestare in maniera un po' vivace una multa , è consentito a questi cialtroni , tra l'altro lautamente retribuiti e mantenuti a nostre spese, insultare impunemente la Bandiera , il Capo dello Stato e il Capo del Governo .VERGOGNA

Postato da Oddo Filippo il 31/12/2011 18:12

Due parole da un terrone come me: non si può intervenire contro il vilipendio ? Filippo Oddo PS: sono stato due anni a Vicenza ufficiale all'aeroporto T Dal Molin ; ho trovato nel Veneto tanta gente in gamba e mi sono fatto tanti amici. Sono stato a Schio, Arsiero, Verona, Venezia... mi dicevano " non sembri siciliano ". Forse pensavano che in Sicilia sono tutti mafiosi che vanno a dorso di un mulo. I " polentoni" non sono tutti leghisti con mentalità razzista, quasi tutti sono " italiani" come me e come tutti gli altri. Grazie a Dio !

Postato da giorgio traverso il 31/12/2011 17:54

La mia opinione,è,che se l'Italia fosse un paese normale,non ci sarebbero,ne la Lega ne Berlusconi.Purtroppo,siamo un popolo,senza memoria,e il popolo che non conosce il suo passato,non può avere futuro.

Postato da luciocroce il 31/12/2011 11:02

La Lega - che tra l'altro si erge a bastione del cattolicesimo (solo quello "duro e puro", però) - sono decenni che sviluppa suggestioni, iniziative e normative che vanno nella direzione esattamente opposta rispetto al messaggio evengelico; e, tra i suoi obiettivi, quello principale è sempre stato la secessione. Quando è stata al governo - fino all'altro giorno - ovviamente non poteva proclamarlo apertamente, ma era chiaro anche allora a cosa effettivamente tendesse. E questo è è il motivo per cui ora osteggia ferocemente il Governo Monti: la Lega, infatti, deve augurarsi che Monti fallisca perchè così fallirà l'Italia; a quel punto, secondo i leghisti, la secessione sarà una passeggiata. Ovviamente, è nel loro diritto coltivare questa aspirazione; altrettanto ovviamente, è nel diritto di chi sente italiano opporvisi. Evidentemente la tragedia iugoslava non ha insegnato niente; una secessione delle regioni del nord non potrà essere incruenta, questo dovrebbe essere chiaro a tutti quelli che hanno un poco di raziocinio; è una guerra civile che vogliamo?. E' anche per questo, quindi, che il governo Monti, a mio modesto avviso di uomo della strada, dovrebbe essere sostenuto, anche se siamo insoddisfatti della sua manovra; se fallisse, potrebbe verificarsi il fallimento del Paese e la sua disintegrazione. E dico questo pur nella consapevolezza che, verosimilmente, alla fine del percorso - una volta raddrizzata la barca, se sarà raddrizzata... - i frutti del lavoro "sporco" fatto da Monti li raccoglierà Berlusconi, cioè il principale responsabile, assieme a Bossi, dello sfascio nel quale siamo precipitati, perchè riuscirà - è un film già visto... - a convincerci che lui sarebbe riuscito a salvare l'Italia senza imporre i sacrifici che ci ha inflitto Monti.

Postato da spark il 31/12/2011 09:38

Eh dott. Anfossi, non bisogna infierire su persone che hanno passato gli ultimi dieci anni rinchiusi in un batiscafo, a cercare le sorgenti del Po' nella fossa delle Marianne! Adesso che sono tornati in superficie devono fare i conti con quanto hanno fatto il loro cloni negli anni in cui erano guardie del corpo del sultano di Arcore. Ho visto anch'io il video della loro recente festa da highlanders dei Balcani ed a parte i casi umani dei cloni di Bossi e di Calderoli, quello di cui sono rimasto..oserei dire..."commosso" e' stato il sorriso beato, quasi celestiale del clone di Maroni all'atto del suo capoclone Bossi, di mostrare le corna al Presidente della Repubblica! Ma non era lui il ministro dell'interno considerato ed apprezzato , anche per il suo comportamento istituzionale, da buona parte dell'opposizione e dalla stampa che conta? non era lui il ministro degli interni di una Repubblica con a Capo un "Terun"? Chissa' se quando ci saranno le elezioni, qualcuno in cerca di alleanze, si ricordera' di questo video? Buon Anno! Osvaldo Bardelli.

Postato da Rodolfo Vialba il 31/12/2011 08:16

E’ pur vero che essendo Bossi padre e padrone della Lega, movimento che rappresenta una minoranza dei cittadini italiani e delle regioni del nord, certo non marginale ma pur sempre una minoranza, le sue esternazioni richiamano l’attenzione dei mass-media, non capisco bene se per l’implicito folclore delle esternazioni e del contesto in cui avvengono, oppure per confermare ciò che la maggioranza degli italiani conosce da sempre: l’assurdità storica, politica e culturale della Lega quale anomalia italiana in un mondo sempre più interdipendente. Non consola certo il fatto che nel nostro Paese vi siano ben altre anomalie. Oltre a quella della “casta politica” anche quella dello scandaloso livello di evasione fiscale che non ha corrispondenze tra i Paesi europei dove l’Italia è al primo posto, seguita da Romania, Bulgaria, Estonia e Slovacchia. La Lega è sempre stata parte determinante in tutti i governi di centro destra e nulla ha mai fatto per superare le anomalie italiane, perché il superarle avrebbe significato mettersi contro gli interessi della propria base elettorale. Oggi la Lega non è più al governo e non è neanche, e meno male, nella maggioranza che sostiene il governo. Anche per i mass-media è arrivato il momento di accettare l’invito di Gesù riportato in Lc 9:60 “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti”

Postato da martinporres il 31/12/2011 02:33

I leader leghisti stanno conducendo un gioco molto sporco e molto pericoloso e tutto per coprire il loro fallimento politico. Non voglio lanciare inutili allarmismi o catastrofismi, però quello che è successo nella ex Jugoslavia negli anni 90 dovrebbe averci insegnato qualcosa; aggiungo che anche la storia europea del secolo scorso è sempre presente per ammonirci. Se salta il governo Monti si aprono scenari imprevedibili e tutti gli esiti sono possibili.

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