Via libera a Monti, e ora di corsa

Il governo di "salvezza nazionale" ha ottenuto la fiducia anche dalla Camera. Primi incontri internazionali con Barroso e il duo Sarko-Merkel. Lunedì consiglio dei ministri.

18/11/2011
Prima di recarsi in Parlamento Monti ha incontrato il Papa, in partenza per il Benin, a Fiumicino.
Prima di recarsi in Parlamento Monti ha incontrato il Papa, in partenza per il Benin, a Fiumicino.

Si comincia lunedì, con la prima riunione del Consiglio dei ministri. Ma non sarà un weekend di riposo per il presidente del Consiglio Mario Monti, che ha ottenuto la fiducia anche alla Camera, dopo l’apertura di credito di Palazzo Madama. Un discorso pacato ma fermo, professorale, non privo di qualche battuta di humour anglosassone. “Dureremo non un minuto di più non un minuto di meno dal tempo sull’arco del quale questo Parlamento ci accorderà la fiducia”.

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Monti ha sottolineato la sua missione “bi-partisan” ricordando come fosse stato eletto per i primi cinque anni del mandato da commissario europeo da Berlusconi e per i successivi cinque
anni da D’Alema, e ha rifiutato l’etichetta di governo dei poteri forti (“espressioni di pura fantasia che considero offensivi”). Ben altri sono i poteri forti, commenta in aula il neo presidente del Consiglio, che ha ricordato di aver fermato una fusione tra due società nonostante l’insistenza del presidente degli Stati Uniti. Ostilità che gli fece guadagnare in ambito internazionale il nomignolo di “Saddam Hussein dei mercati”.

E ora di corsa, a tappe forzate. La fretta sembra essere il carattere distintivo di questo governo. Il primo impegno, dopo il Consiglio dei ministri, sarà l’incontro con il presidente dell’Unione europea Barroso, il secondo con il duo Sarkozy-Merkel. Come dire: recuperare il prestigio perduto nelle ultime settimane. Monti ha sottolineato molto in conferenza stampa questi due appuntamenti internazionali, tesi a togliere l’Italia da quell’isolamento in cui era finito il nostro Paese, più succube di Germania e Francia che partner. Poi verrà il momento dei sacrifici: ripristino dell’Ici, abolizione o restrizione delle pensioni di anzianità, forse aumento dell’Iva del due per cento, forse una patrimoniale per le fasce di reddito più agiato (ma Berlusconi non la vuole). Ma anche lotta all’evasione, misure per la crescita, sgravi fiscali sul lavoro per rilanciare l'occupazione, soprattutto giovanile. “A tutti chiediamo una fiducia vigilante”, ha dichiarato rivolto ai membri del Parlamento. In questa frase c’è tutto il senso della fragilità e del delicato rapporto di questo governo di tecnici (“governo di salvezza nazionale”, lo ha definito) con i partiti che lo sostengono.

Probabilmente al mondo politico sta bene prendere le distanze dai provvedimenti rigorosi e dolorosi che ci attendono. Poi si vedrà.  Per il momento la strada è in discesa. Ma Monti e il Capo dello Stato sanno bene di camminare sulle uova.  

Francesco Anfossi
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Postato da santrev il 21/11/2011 22:10

@Folgore - Giá nel governo Berlusconi c'era un sottosegretario con delega alla famiglia, ed era Giovanardi, espressione di Comunione e Liberazione. Peccato peró che dopo tre anni di ....lavoro, non sia riuscito a portare nessun aiuto concreto alle famiglie. Di lui si ricordano solo tante parole. In questi giorni abbiamo saputo quanto fosse occupato purtroppo anche con... Finmeccanica! Siccome alla fine Giovanardi non ha fatto nulla, questo nuovo governo puó solo fare di meglio!

Postato da dino avanzi il 20/11/2011 04:30

Riprendo: "Ma Monti e il capo dello stato sanno bene di camminare sulle uova". No, Monti si avventura nella palude della politica Italiana, piena di coccodrilli e trappole di ogni genere.

Postato da folgore il 19/11/2011 14:28

Ora che è arrivato un Governo con tre cattolici mi aspetto certamente un arrivo del quorum familiare e un abbassamento delle tasse sulla famiglia. D'altronde hanno o non hanno un plauso da parte di certi lettori e anche della Redazione di famiglia Cristiana?

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice direttore FC)

Caro Folgore,
lo speriamo tutti. Speriamo che il governo Monti, cattolici compresi, faccia in un anno quanto Berlusconi, con la maggioranza parlamentare più ampia della storia repubblicana, non ha saputo o non ha voluto fare in tanti anni di potere. Certo, lui aveva un sacco di altri pensieri che Monti non ha...
Cordialil saluti

Postato da Rodolfo Vialba il 19/11/2011 12:06

Due aspetti mi sembrano importanti da rilevare nel momento in cui il Parlamento, votando la fiducia al Governo Monti, di fatto “volta pagina” rispetto ad un passato recente giudicato in termini negativi dall’87% dal sondaggio Demopolis condotti tra i lettori del sito web di Famiglia Cristiana: 1) affermare, come fa Berlusconi, che il Governo Monti rappresenta una “situazione fuori della democrazia” è un assurdo costituzionale e, se crede che quello che dice abbia un fondamento giuridico, chiami in causa la Corte Costituzionale, altrimenti stia in silenzio. E’ il Parlamento che rappresenta il popolo, non la parte che ha vinto le elezioni nell’ormai lontano 2008, allora maggioranza grazie alla legge elettorale “porcellum”, oggi minoranza in Parlamento e nel Paese; 2) è bene ricordare che “situazioni fuori della democrazia” sono state le 51 volte in meno di quattro anni che il Governo ha imposto al Parlamento il voto di fiducia, esautorandone le funzioni e l’autonomia. Non è, dunque, proprio il caso che Berlusconi dia lezioni di democrazia. Capisco benissimo, dopo la fiducia ottenuta dal Governo Monti al Senato e alla Camera, l’amarezza di Berlusconi e Bossi che si ritrovano fuori dal Governo, il primo costretto a votare la fiducia a Monti pur affermando che lui può “staccare la spina quando vuole”, il secondo che grida contro i “poteri forti (?)” e si colloca all’opposizione beneficiando dei vantaggi politici che ciò comporta, ed entrambi a cena ad Arcore per discutere come e cosa fare per ritornare al Governo. Tornano alla mente e di grande attualità le parole di Gesù riportate nel Vangelo di Luca: “lascia che i morti seppelliscano i loro morti” (Lc 9: 60). Qualcuno, per favore, dica a loro che il Parlamento ha “voltato pagina”, che si è chiusa una fase storica, e che il monito di Gesù vale per coloro si attardano nel capire il nuovo che avanza.

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