05/05/2011
Obama a Ground Zero.
New York, Stati Uniti
Poco meno di tre anni dopo la promessa di stanarlo ed eliminarlo, il presidente Barack Obama è riuscito a vendicare le vittime dell'Undici Settembre, la Pearl Harbor che ha condizionato la geopolitica dell'ultimo decennio.
Pochi minuti dopo le 13, ha celebrato a New York, con un evento sobrio e chiuso al pubblico, nella 9/11 Memorial Plaza, sorta sul sito del World Trade Center, le vittime del terrorismo perpetrato dal defunto leader di Al Qaeda e la fine di un era. L'era "Bin Laden". Sul monumento ha posato una corona di fiori, rossi bianchi e blu, i colori della bandiera americana, tra le lacrime di commozione dei presenti, con semplicità e raccoglimento. I poliziotti della New York Police Department sono rimasti allineati in silenzio. Poche parole durante la cerimonia, illuminata da un bel sole primaverile.
«Un gesto simbolico quello del presidente» ha commentato il portavoce della Casa Bianca Jay Carney alla stampa «più eloquente di molte parole». In mattinata il presidente aveva incontrato i pompieri del battaglione “Pride od Midtown”, di cui 15 membri persero la vita quel maledetto giorno di settembre.«Sono qua per ricordarvi del vostro sacrificio quotidiano» ha dichiarato il presidente ricordando anche il sacrificio delle truppe che hanno lavorato per portare giustizia alle vittime del terrorismo. “oer ricordarvi che non ci siamo mai dimenticati di quanto è successo». Incontri privati con le vittime del terrorismo invece nel pomeriggio, lontano dai riflettori della stampa.
All'ombra dei nuovi edifici, in una piazza ancora in costruzione d accompagnare Obama tante personalità, tra cui il sindaco di New York, Micheal Bloomberg, e l'allora primo cittadino Rudolph Giuliani. Tra i pochi presenti alla silenziosa cerimonia anche la quattordicenne Payton Hall che ha perso il padre nel collasso del World Trade Center. L'ex presidente George Bush, inviato alla cerimonia, l'uomo della “War on terror”, ha preferito rimanere lontano dai riflettori, per ragioni non meglio specificate.
Secondo l'analista politico Larry Sabato «Obama si è guadagnato questo “giro della vittoria”», con uno stile antitetico all'arrogante “missione compiuta” annunciato da Bush nel 2003 sulla portaerei USS Lincoln, come dimostrano anche i sondaggi che vendono l'indice di gradimento in crescita da lunedì.
Celebrazioni anche Washington D.C., presso il Pentagono, dove il Vicepresidente Joe Biden e il Segretario uscente alla Difesa Robert Gates hanno deposto anch'essi una corona di fiori per ricordare i 125 militari e i 59 passeggeri del volo American 77 deceduti durante l'attacco all'edificio militare più famoso del mondo.
Lontano dalle cerimonie ufficiali, come accaduto domenica notte all'annuncio dell'uccisione di Bin Laden, migliaia di persone hanno festeggiato l'eliminazione del Signore del terrore e ricordato le vittime. Bandiere e slogan per celebrare un nuova era americana, con feste in onore delle truppe, barbecue per “mandare all'inferno Osama” e preghiere per le strae. A Capitol Hill un gruppo di dimostranti ha issato cartelli con scritto “ora che la missione è compiuta, le truppe possono tornare a casa”. Nei bar la “nuova era americana” si celebra anche con “cicchetti” di Jagermeister e bourbon per 1 $. Davanti alla Casa Bianca è un via vai di bandiere, di canti e fotografie di gruppo. A New York «le linee della metropolitana sono stracolme di americani avvolti nelle bandiere”, racconta Claire, studentessa. «come lunedì solo che allora c'era euforia e sembravano i festeggiamenti dei Mondiali, oggi c'è rispetto, patriottismo e sobrietà».
Alcuni tassisti offrono corse gratis per celebrare il “grande giorno”. Per Gena Zak, 32 anni «la morte di Osama non cambia molto, ma è un sollievo per le famiglie delle vittime. Ci ha reso molto fieri dei nostri Navy Seals e dell'Intelligence. Ci sono voluti 10 anni, ma questi 10 anni sono serviti anche per studiare meglio l'intero fenomeno del terrorismo e a contrastare le loro mosse. Dobbiamo continuare a supportare l'intelligence per sconfiggere ogni minaccia alla nostra sicurezza nazionale». Per Obama la neutralizzazione di Bin Laden frutterà un aiuto prezioso per risalire nei sondaggi e far ritrovare l'unità ad un America sempre più polarizzata. Anche se oggi chi celebra realmente il popolo americano, sono i suoi soldati, gente comune in fondo, in cui ognuno si vuol rispecchiare, che con la loro forza sono riusciti a sconfiggere il Grande Male.
(ha collaborato Chiara Cavalieri)
Emanuele Bompan