22/05/2012
Il sindaco di Parma Pizzarotti con la moglie Cinzia (foto sopra e di copertina: Ansa)..
Fino a poche settimane fa non ci avrebbe
scommesso quasi nessuno, a cominciare da noi. I
grillini, a Parma, potevano mettere in atto un’azione di disturbo, niente di
più. E invece non solo il candidato del Movimento 5 stelle è andato al
ballottaggio col candidato del Pd Vincenzo Bernazzoli, dato all’umanimità per
vincente, ma ha anche stravinto col 60, 2 per cento dei voti.
Federico Pizzarotti, 39 anni, volto nuovo della
politica, è il nuovo sindaco di Parma.
La gente ha seguito i risultati dello scrutinio
sotto i portici del Grano, di fianco al Municipio, ed è esplosa in un vero
boato quando i dati hanno confermato la sua vittoria.
E questo la dice lunga sull’umore di una città
che con questo voto ha voluto affermare l’orgoglio parmigiano messo a dura
prova dagli scandali che hanno coinvolto la precedente giunta di Centrodestra
guidata da Pietro Vignali.
Il commissariamento che ne è seguito non è mai stato
accettato, è stato vissuto come una ferita aperta e una profonda umiliazione.
I parmigiani hanno dato un segnale
inequivocabile. Hanno voluto voltare pagina e non l’hanno fatto col candidato
del Pd, forse il più tecnico dei contendenti. Vincenzo Bernazzoli, attuale
presidente della Provincia, un lungo passato da amministratore, con le sue
promesse di austerità e di rigore è stato giudicato probabilmente troppo grigio
e non ha convinto, tant’è che si è fermato al 40 per cento dei voti, al di sotto dei sondaggi.
Come non ha convinto il movimento che ha
ereditato la protesta degli indignados, “Parma bene comune”, guidato da una
giovane insegnante che ha puntato sulla solidarietà e sull’ambiente.
Parma ha girato le spalle, con decisione, a chi
ha infangato la fiducia dei cittadini, ma senza rinunciare al diritto a una
rivincita. Questo è il senso del voto.
Certo alla vittoria di Pizzarotti ha contribuito
in modo decisivo il voto (senza accordi) del entrodestra e della lista di
Elvio Ubaldi, leader di Civiltà Parmigiana,
due volte sindaco prima di Vignali.
Con lui la città di Parma ha conosciuto un
periodo di grandezza, la politica del fare ha regalato ai parmigiani il
festival Verdi, la sede dell’Authority alimentare, le grandi mostre, l’orgoglio
di essere considerata una città vetrina. Poi sono arrivati gli scandali,
l’indebitamento, i cantieri interrotti a cominciare dalla voragine della nuova
stazione.
Pizzarotti è un uomo giovane, simpatico e
rassicurante. Un uomo normale, perito informatico in banca, che si è preso le
ferie per la campagna elettorale, inseparabile dalla moglie Cinzia, sua
portavoce. Ha speso solo 6.000 euro, una vera e propria campagna "low cost". Punta sulla trasparenza e sulla
partecipazione. Si presenta come un parmigiano che ama la sua città e che vuole
impegnarsi per il bene comune. L’indebitamento e il futuro dei progetti avviati
lo metteranno a dura prova. Una cosa però è certa. Ha vinto in barba ai poteri
forti, che lo davano perdente. La città è con lui. Simonetta Pagnotti
Simonetta Pagnotti