Riccardi: l'Italia va riformata così

Si deve cambiare seriamente il nostro Paese, perché abbia un futuro. L’Agenda Monti e la persona del presidente sono un riferimento decisivo in questa operazione.

15/01/2013
Mario Monti durante la trasmissione di Bruno Vespa "Porta a Porta" (Ansa). Anche la foto di copertina è dell'agenzia Ansa.
Mario Monti durante la trasmissione di Bruno Vespa "Porta a Porta" (Ansa). Anche la foto di copertina è dell'agenzia Ansa.

Una nuova forza politica si presenta alle elezioni: fa capo a Mario Monti. Con lui si candidano persone dalle storie politiche diverse: dal centro, dalla destra e dalla sinistra, assieme a uomini e donne della società civile. Ci sono pure personalità cattoliche. I candidati della lista Monti hanno sottoscritto un codice etico molto esigente, che non ha uguali nella storia italiana. L’Agenda Monti unisce queste persone, che si impegnano a una politica nuova fuori dal bipolarismo destra/sinistra, Berlusconi sì/no.

Negli anni passati l’Italia è sprofondata verso la crisi, ma la politica non è riuscita a salvarla (nemmeno a darci una legge elettorale degna). Il Parlamento, nel novembre 2011, ha chiamato Monti al Governo. L’Italia era sull’orlo dell’abisso. Lo spread si alzava vertiginosamente e il Governo Berlusconi si era impegnato – sotto pressione dell’Europa – a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Lasciando così a chi lo seguiva l’onere di imporre tasse pesantissime. Una bomba a orologeria che Monti ha gestito con perizia. Nota Marco Ruffolo su La Repubblica: a conti fatti, Berlusconi aumenta le tasse di due punti, Monti di uno. L’attuale presidente del Consiglio ha evitato un carico ulteriore di imposte sugli italiani e lo sfascio del Paese.

La mia non è una difesa d’ufficio di un Governo di cui sono parte. Sono convinto che, perché il Paese riprenda a sperare e crescere, c’è bisogno di un nuovo soggetto che conduca una nuova politica mirata a salvare il Paese. È l’idea della lista Scelta Civica. Con Monti per l’Italia. Monti, alternativo alla destra berlusconiana, ha il coraggio di dire che una certa politica di sinistra è conservatrice. Ci vuole una politica di riforme incisive che apra una nuova pagina della storia. Solo così l’Italia riprenderà a crescere. Questo significa il lavoro per i giovani, che è l’obiettivo prioritario. La crescita consente quella spesa sociale necessaria a tante famiglie che hanno sofferto nei mesi e negli anni passati. Si tratta soprattutto di chi è vulnerabile. Per questo non si può ritornare al teatro politico delle promesse vuote o delle responsabilità addossate agli altri. Si deve cambiare seriamente l’Italia, perché abbia un futuro.

L’Agenda Monti e la persona del presidente sono un riferimento decisivo in questa operazione, perché hanno coagulato energie nuove con l’obiettivo di cambiare il Paese. Infatti l’Italia non è destinata alla rassegnazione e alla recessione. Dobbiamo avere una forte ambizione per il nostro Paese, che ha tutte le possibilità di essere una grande nazione europea, in cui i cittadini abbiano un futuro degno. Ma bisogna abbandonare i particolarismi, gli odi che hanno caratterizzato la nostra vita politica, per unirsi in un grande sforzo. Per questo – mi si perdoni la chiarezza – ho insistito non da oggi che Monti chieda il voto degli italiani sulla sua proposta politica. Saranno loro a decidere.

Andrea Riccardi
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Postato da martinporres il 22/01/2013 16:44

Se poi all’attuale ministro della Cooperazione riuscisse di diventare ministro degli Esteri (il suo sogno) senza passare dalle elezioni, il cerchio si chiuderebbe.

Postato da Anna Pia il 22/01/2013 13:56

Sebbene la chiusura dell'articolo con un "Saranno loro a decidere", ho trovato l'articolo tendenzioso. Disapprovo completamente la scelta di scrivere questo articolo in quanto fuori tempo e propagandistico. Che non si tratterebbe di una "difesa di ufficio" mi sembra, francamente, una excusatio non petita accusatio manifesta. Non posso fare a meno, inoltre, di prendere atto, con profonda amarezza, che si difende un Governo che ha tagliato su tutto (scuola, sanità, giustizia aumentandone i costi) eppure, ripetendosi uguale agli altri non ha provveduto a tagliare privilegi...e si è permessa una spesa pari a 171,2 milioni per spesa militare (Riccardi si legga l'articolo di Alberto Chiara in proposito). Come spiega Riccardi questa scelta? e vogliamo parlare delle riforme? meglio che mi fermo va...

Postato da aldo abenavoli il 18/01/2013 09:05

Vorrei chiedere ad Andrea Riccardi se non trova più corretto, anzi più onesto, avvertire l’elettorato moderato e un poco distratto che fa riferimento al suo schieramento che la” prolusione” del Prof Monti sulla famiglia tradizionale e il no al matrimonio tra le coppie omosessuali è stata accompagnata da un si appena sussurrato, in modo che nessuno se ne sia accorto, alla tutela giuridica delle coppie di fatto, così come era stato proposto dalla coalizione di Prodi nel 2006. Vorrei inoltre avvertire Andrea Riccardi che la tutela delle coppie di fatto è oramai un valore riconosciuto anche dalla destra berlusconiana la quale, essendo stata scaricata dalla Chiesa, si è ovviamente vendicata togliendo il veto ad una regolamentazione sul tipo di quella “laicista” dei Dico. Attendo quindi fiducioso che da parte della gerarchia ecclesiastica,naturalmente prima delle elezioni, venga sancita ufficialmente la inevitabile “scomunica” della destra e del centro, così come è arrivata alla parte “sinistra” dello schieramento, la quale peraltro non ha mai preteso di rappresentare i cattolici ma solo i laici, intendendo con questa espressione coloro che credono nella laicità.

Postato da Paolo Ruffatti il 17/01/2013 19:57

Mi scusi sig Riccardi, mi chiedo se lei ha messo in riga tutto ciò che ha fatto Monti in questo anno; lo so benissimo che era ricattato continuamente dall'ineffabile cavaliere dal cavallo basso e i tacchi alti (quello con la zia suora e la mamma che diceva tanti rosari, ma lui intanto andava a .....escort), ma mi dica una sola cosa (esagerato di pensare di usare una parola grossa come "riforma") che fosse rivolta alle famiglie e ai giovani: una sola la prego!. Potrei invece dirle io la riga di cose fatte, non tanto per cederea B. che non sa neanche che cosa sia la politica, ma solo e soprattutto alla sua (Di Monti) vera fede: il liberismo. Se lei sa di cosa parlo allora stia , per favore, molto zitto, se invece mi sbaglio, me lo dimostri, sempre per favore! Il suo movimento ecclesiale è stato attaccato da qualche detrattore (disciplina ferrea fino al mobbing): ha qualcosa da dirci? grazie

Postato da giorgio traverso il 17/01/2013 18:46

Ho sempre ammirazione,e rispetto,per questo giornale,ma la pubblicazione,di questo articolo,mi sembra inoportuna.Il signor Riccardi,fà parte diuna coalizione politica,e se non erro è anche candidato.Siamo in piena campagna elettorale,e si deve avere rispetto per tutte le altre coalizionni politiche.E questo lo dico pur condividendo,in parte,le cose scritte da lui. giorgio traverso

Postato da Pisitu il 17/01/2013 12:24

Parole...parole...parole!!! Energie nuove! Ma quando? Fini, casini.etc....lo stesso monti, dov'e' la novita'? Questi leader sono stati scelti con regolari votazioni dai cittadini?

Postato da Chiara Borsato il 16/01/2013 22:22

Per me il Sig. Riccardi in cui avevo riposto tante speranze è stato un enorme delusione. Insieme al governo Monti ha fatto votare leggi perché i ricchi possano diventare sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Il suo programma è fatto più di regole che piacciono alla Chiesa gerarchica ma corrispondono molto meno all'insegnamento di Gesù: i poveri ,gli umili,gli ultimi. Per un cristiano come lui si professa speravo qualcosa di più e di meglio.

Postato da martinporres il 16/01/2013 10:02

Allora perché Riccardi non si candida? I cattolici in politica? Che fine ha fatto l' onorevole Luigi Bobba, ex presidente delle ACLI, praticamente non pervenuto. Per avere sue notizie bisogna rivolgersi alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto".Comunque ha ottenuto una ricandidatura quasi sicura, è il premio per non avere rotto le scatole alla nomenclatura rossa del PD.

Postato da Kalliopes il 16/01/2013 06:55

Concordo sullo sfascio morale ed economico ereditato dal governo Monti. Il punto focale per cui però non mi fido di un Monti è che promise equità ma ha tratto tasse e spremuto fino alla disperazione solo i redditi più bassi, precipitando il ceto medio nella povertà (per non parlare dei già poveri) e discriminando, ledendo, sconvolgendo i lavoratori disabili con gravi patologie, ma ancora capaci di lavorare (secondo le proprie competenze!) _in quanto disabili e malati_ - e questa è discriminazione. Siamo passati da corruzione e iniquità a una promessa equità _tradita_. Mi basta essere tradita una volta, non solo non posso dar fiducia a Monti ma mi indigna che chi evangelicamente dovrebbe sostenere gli ultimi invece sostenga chi li abbia perseguitati. In passato come adesso. Grazie dello spazio.

Postato da DOR1955 il 15/01/2013 19:57

Egregio prof. Riccardi, lei cita testualmente: ".....Per questo non si può ritornare al teatro politico delle promesse vuote o delle responsabilità addossate agli altri. ..." Peccato che il signor monti stia facendo esattamente questo, addebitando questa o quella "colpa" a destra e a manca, alimentando "quell'odio" di cui lei cita che non dovrebbe esserci. Mi sembra che la sua difesa d'ufficio del signor monti abbia poco valore visto che lo stesso signor monti si sta dimostrando un "politico come tutti gli altri". Altro che cambiamento o "salito in politica"; si stà abbassando a livello degli altri forse perchè è come glia latri. E poi, questo continuo richiamo di tutti i candidati "alla società civile" cosa significa? Che finora siamo stati il terzo mondo, una dittatura, una anarchia? Ma smettiamola tutti di fare POPULISMO e diciamo come si risolvono i problemi. Altrimenti un comico come Crozza troverà sempre più signori "montezemolo" da imitare che "sa tutto" ma si dimentica sempre del COME! Se non sappiamo COME è meglio starsene a casa. E vale per tutti, visto che il "COME nessuno lo ha ancora individuato e scritto nero su bianco.

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