01/12/2011
Marta Russo
Giovanni Scattone - che insegnava da settembre nel liceo scientifico di Roma dove studiò Marta Russo, la
studentessa per il cui omicidio fu condannato in via definitiva, con
formula colposa, a 5 anni e 4 mesi (venne ritenuto, infatti, colpevole
insieme a Salvatore Ferraro, entrambi all'epoca assistenti universitari) - si è dimesso questa mattina da insegnante del liceo Cavour, dopo una
settimana di polemiche. Una decisione sollecitata anche
dall'Associazione Presidi.
In un'intervista a un quotidiano aveva detto: “Mi sono sempre dichiarato
innocente. Con tutto il rispetto per i parenti di Marta Russo io sono
sereno e non vedo perché non dovrei insegnare storia e filosofia. La
Cassazione ha cancellato questa interdizione, che era un errore tecnico.
Posso però rinunciare a insegnare nel liceo di Marta Russo, non sapevo
che fosse la sua scuola”. Eppure la ragazza è ricordata nel liceo Cavour da una pergamena
incorniciata da una classica cornice: “Marta Russo, la cui morte nei
viali dell’università di Roma La Sapienza, ha suscitato unanime
cordoglio”.
Giovanni Scattone
Sembra la trama di un thriller. L'omicida di una ragazza riprende a
insegnare storia e filosofia e per uno scherzo del destino (o meglio,
delle graduatorie) finisce per ottenere la cattedra proprio nel liceo
frequentato dalla ragazza da lui uccisa con un proiettile sparato da una
finestra della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università La Sapienza.
Oggi, a detta di studenti e genitori, Giovanni Scattone è un insegnante
molto preparato e sempre disponibile. Non essendo più interdetto dai
pubblici uffici, Scattone ha formalmente tutto il diritto di insegnare,
nonostante le polemiche che si scatenarono già nel 2005, quando entrò
per la prima volta in un liceo pubblico come docente. Molti si domandano
se – di fronte al sacrosanto diritto di lavorare - sia opportuno che
svolga proprio questo mestiere.
La madre di Marta è molto chiara:
“Dopo un delitto così atroce, lui non può essere un educatore di giovani; proprio lui non può insegnare filosofia.
Certe notizie mi sconvolgono sempre e minano il mio precario
equilibrio, raggiunto negli anni a fatica. Ma soprattutto non mi aiutano
a voltare pagina, cosa che ho cercato di fare intitolando a Marta
un'associazione per la donazione degli organi”.
Il Cavour è stato il primo liceo scientifico sorto a Roma e
forse in Italia, avendo iniziato la sua attività non appena fu attuata
la riforma Gentile, che istituiva questo corso di studi nel 1926.
Spostatosi da via Cavour nel 1964, si trasferì in quella che era la sede
della casa generalizia dei Padri Oblati di Maria. Tra le personalità
illustri che hanno operato nel liceo Cavour di Roma ricordiamo il fisico
Bruno Pontecorvo, uno dei ragazzi di via Panisperna, l’ex ministro
della Pubblica Istruzione Franca Falcucci e il filosofo Gioacchino
Gesmundo, vittima delle Fosse Ardeatine.
Gabriele Salari