24/11/2011
Con il voto oggi non ci sarebbe gara. Il centrosinistra otterrebbe, se unito, il 47%, superando di circa 12 punti la coalizione Pdl-Lega: un vantaggio mai registrato negli ultimi 17 anni. È quanto emerge dal Barometro politico di novembre dell’Istituto nazionale di ricerche Demòpolis.
Più che un cambiamento, un rovesciamento dei rapporti di forza. Come interpretare questo risultato? Lo chiediamo a Pietro Vento, direttore di Demòpolis. «È chiaro che si tratta di uno degli esiti della gravissima crisi finanziaria e istituzionale che ha investito l’Italia. Saranno, comunque, le prossime settimane a dire come si evolverà, negli scenari politici ed elettorali, la domanda prorompente di cambiamento espressa oggi dagli italiani».
– Quali sono gli aspetti più significativi della vostra ricerca?
«L’analisi sulle intenzioni di voto segnala una crescita per il Terzo Polo: l’Udc di Casini
per la prima volta supera l’8% e sembra assumere un ruolo di maggiore centralità nello
scenario politico, anche se il peso effettivo dipenderà dalla legge elettorale con cui si tornerà alle urne. La Lega Nord, oggi unico partito all’opposizione, riparte da un 8%, il valore più basso degli ultimi quattro anni. Si attestano tra il 7 e l’8% Sel di Vendola e IdV: molti dei loro elettori avrebbero preferito la strada delle elezioni anticipate, nella certezza di una vittoria del “nuovo Ulivo”, che corre invece il rischio di essere archiviato nel nuovo
scenario del Paese».
– E per i partiti maggiori?
«Il Pd sarebbe oggi, con il 29%, il primo partito del Paese. Al contrario il Pdl si attesterebbe al 24%, con una emorragia di quasi 5 milioni di voti rispetto al voto del 2008. È molto alto, però, secondo la nostra indagine, il numero di quanti non andrebbero a votare, indecisi sulla scelta da compiere nell’ipotesi di un ritorno alle urne. Un bacino formato per lo più di anziani e casalinghe, ma di estremo interesse in caso di nuova competizione elettorale».
Fulvio Scaglione
Seconda parte del testo qui
Nota metodologica:
I dati sulle intenzioni di voto degli italiani sono tratti dal Barometro Politico dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, diretto e coordinato da Pietro Vento, con il contributo di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. L’indagine demoscopica è stata condotta dal 19 al 22 novembre 2011, con metodologia cati-cawi, su un campione di 1.000 intervistati, rappresentativo dell’universo degli elettori italiani, con la supervisione di Marco E. Tabacchi.